Sulla carta, il big match della prima giornata della Lega Adecco Gold va di scena in Ciociaria. Fmc Ferentino e Manital Torino appartengono alla lista di squadre che potranno lottare fino in fondo per l’unica promozione in Serie A, sul mercato estivo hanno badato poco a spese, soprattutto la matricola terribile torinese, e lo scontro messo dal calendario in apertura di torneo può già offrire un primo giudizio attendibile per la fascia alta. Tuttavia, gli infortuni che hanno condizionato il precampionato delle due formazioni hanno lasciato dietro di loro diverse assenze illustri per lo scontro diretto del PonteGrande di Ferentino, togliendogli parzialmente il valore di match clou.

Stefano Pillastrini, coach Manital Torino

Stefano Pillastrini, coach Manital Torino

A pagare il dazio più alto è Torino, coach Pillastrini deve fare a meno di una delle tre superstar in rosa, il play americano Steele (2 mesi di stop), più il pivot italo-polacco Wojciechowski, che toglie ai piemontesi l’unico vero totem. Inoltre, dopo una settimana di lavoro diversificato conseguente all’infortunio che l’ha fatto fuori per gli Europei in Slovenia, non si sa ancora con certezza se giocherà il capitano della nazionale italiana Mancinelli, una delle attrazioni non solo della partita ma dell’intera stagione della Lega Adecco Gold, anche per il triennale faraonico strappato in estate. Resta così una squadra tutta italiana (Torino ha deciso di non prendere il secondo straniero, almeno per il momento), guidata in regia da Lorenzo Gergati e nello spirito dall’ex nazionale Valerio Amoroso, che esordisce su un campo che il fratello Francesco ha conosciuto bene nella sua esperienza in amaranto ai tempi della B1 (così come conosce bene la Ciociaria il giemme torinese Valeriano D’Orta, per due stagioni vice allenatore a Veroli). Con una panchina ridotta all’osso, fondamentale sarà anche l’apporto di altri titolari previsti per il match del PonteGrande, Chessa e capitan Evangelisti: “Finalmente dopo una lunga preparazione siamo arrivati alla prima di campionato: non ci presentiamo certamente nelle migliori condizioni possibili, siamo attualmente in emergenza per le assenze di due giocatori come Wojciechowski e Steele – ha detto il tiratore di origini toscane all’ufficio stampa del suo club – Ferentino è un’avversaria “tosta”, che gioca in un campo molto difficile da espugnare: pur non essendo al meglio ce la metteremo tutta come abbiamo sempre fatto. Per me sarà una partita particolare, la prima con la fascia di capitano “al braccio”: sono molto emozionato ma anche desideroso di onorare questo impegno al meglio”.

Dalla parte dei padroni di casa c’è il problema del pivot, Mosley è stato operato in settimana (ancora non ufficiali i tempi di recupero, possibili anche qui 2 mesi), al suo posto esordisce dopo una sola settimana di allenamenti il mezzo sconosciuto Mortellaro, italo-americano pescato nell’A2 spagnola, che dovrà tenere botta sottocanestro facendosi aiutare da un “4” atipico come Pierich, più l’ex Scafati Rosignoli in uscita dalla panchina. Tuttavia Gramenzi può contare in generale su una formazione che, guidata dal bomber Rodney Green, pare messa molto meglio di Torino per questo debutto, prima mano di un poker subito complicato che prevede nei prossimi turni la trasferta a Barcellona, Trento in casa e un altro viaggio siciliano a Capo d’Orlando: “Ci aspetta un inizio di stagione terribile. Se guardiamo al primo mese di campionato ci dobbiamo preoccupare e non poco, ma è giusto ragionare una partita alla volta – dice Gramenzi all’ufficio stampa degli amaranto – Torino è una delle avversarie più difficili dell’intero campionato Gold. Puntano a una stagione da protagonisti e con i giocatori che hanno ne hanno ampia possibilità. Noi cerchiamo di mettere sul parquet il lavoro svolto in questi mesi. Fisicamente stiamo bene e per domenica all’esordio ci sarà anche l’ultimo arrivato Mortellaro“. A supportare Ferentino ci sarà anche il presumibile entusiasmo del PonteGrande, perché, al secondo anno nel torneo, i tifosi amaranto si ritrovano per la prima volta con la prospettiva di vivere da protagonisti il campionato di più alta categoria in cui la loro formazione abbia mai militato.

Paolo De Persis