foto di Danilo Scaccabarossi

Filippo Alessandri in maglia Remer Treviglio, dove ha disputato l’ultim campionato di Silver (foto di Danilo Scaccabarossi)

CODOGNO – Si completa a fine luglio, in largo anticipo sui tempi del raduno (che sarà domenica 24 agosto al “Campus”, ndr) il roster dell’Assigeco, che nella giornata di ieri ha anche ottenuto l’ufficialità al ripescaggio in A2 GoldL’ultimo giocatore firmato dalla dirigenza rossoblu per rinforzare il reparto “piccoli”, è Filippo Alessandri.

Da Filippo (Masoni) a Filippo (Alessandri), insomma: stesso nome di battesimo, ma diverse caratteristiche per il settore play dell’Assigeco nella nuova stagione. L’anno scorso con Masoni (classe 1983) Zanchi cercava un elemento di esperienza all’ombra del quale fare sviluppare il talento di Vencato. Ora arriva un giocatore di 25 anni, reduce da una buona stagione a Treviglio, ben strutturato fisicamente e in grado di gestirsi anche nel ruolo di guardia. Alto 190 centimetri e cresciuto nel fertile vivaio della Virtus Siena, dove ha esordito (nell’allora campionato Dna) a 16 anni e dove è tornato a giocare (in Dnb) due anni fa, Alessandri si è subito distinto per talento e abilità. A Palestrina (2007/2008) ha brillato spingendo il club laziale (14 punti di media nei play off) alla promozione in A Dilettanti. Siena e Palestrina sono rimaste nel suo destino anche nella stagione successiva (17 punti, 4 rimbalzi e 2 assist di media) spingendolo al passaggio a Ferentino. Il successivo trasferimento a Capo d’Orlando, in LegaDue, non è stato invece del tutto fortunato, a causa di un infortunio al collo che lo ha bloccato per diversi mesi. Due stagioni fa, quindi, è tornato a Siena, recuperando rapidamente il proprio livello (18 punti, 3 assist di media). Dopo averlo ammirato da avversario l’anno scorso a Treviglio, l’Assigeco ha deciso di assicurarsi le prestazioni di un giocatore molto determinato, sia dal punto di vista tecnico che agonistico, caparbio in fase difensiva, con notevole personalità e tiro, anche dall’arco, oltre che forte nell’uno contro uno: giusto quello che serve ai rossoblu per sostenere l’elevato confronto, fisico e tecnico che caratterizza la A2 Gold.

fonte Il Cittadino di Lodi