E’ mancato l’happy end a FulgorLibertas-Veroli. Gli ingredienti per un capitolo degno del libro Cuore c’erano tutti: squadra con le rotazioni ridotte al midollo per decisione tecnico-societaria, scontro salvezza, avversario già di per sé sulla carta nettamente più forte (anche se la Prima è tutt’oggi la grande convalescente della LegaDue). Invece, nulla. L’impresa è rimasta nella penna. Anche sotto di 16 lunghezze, nel III periodo, Forlì lima di puro sentimento con Natali, Freeman – per inciso, fischiato nel primo tempo per atteggiamento palesemente svogliato – e Campani a dar l’anima ma sul 65-68 a 2′ dalla sirena un paio di errori puniti da Veroli condannano i romagnoli al quinto stop consecutivo. Stop che stante il successo di Sant’Antimo su Verona vale l’ultimo posto a quota 12 lunghezze. Ora si aspettano come il Messia l’arrivo di Thomas Coleman, il recupero pieno di Nardi. Invece – ultim’ora – si è complicata la pista che porta a Poletti visto che Sant’Antimo s’è inserita nella trattativa.

 

Primo quarto – La forza del cuore di Forlì contro quella tecnica e dei numeri verolani. Questo il copione atteso e rispecchiato nel campo fin dalle prime battute. Forlì è leonina in difesa mentre in attacco il timone è saldamente in mano al duo Huff-Borsato che griffano un bel 7-0 (3′). Per reggere la naturale rimonta di Veroli manca però un tassello fondamentale, la pietra angolare Austin Freeman, tenuto fuori dai giochi dal “torello” BJ Elder. L’aggancio ospite, giocoforza, non tarda e prima Jackson poi Elder guidano il recupero: 7-8, 6′. Forlì gioca col cronometro conscia di dover titillare le energie, alternando uomo a zone 1-3-1 sotto il proprio canestro. Veroli macina ma Huff (super motivato dalla presenza del padre e delle telecamere della rete finlandese YLE) è il solito argine (11-13, 8’30”). L’ex Fulgor, Colussi e Elder (schiacciata dopo recupero) dilatano sullo scadere di quarto il vantaggio che si attesta su -8, 13-21.

 

Secondo quarto – Come in avvio, Huff illude piazzando la tripla del -3 (il suo 12° punto): 19-22 (11′). La magia si rompe subito perché Veroli non tarda a trovar la misura sia su Casoli (Lee lo punta sistematicamente) sia su Borsato. Al 15′, Rullo e Tomassini beffano la zona romagnola allungando a +16, 19-35. Forlì è inchiodata e partono i primi fischi, evidentemente indirizzati a Freeman che messo in posizione di regista, esegue lemme lemme il compitino. Ancora Huff con 5 punti consecutivi rianima un corpo esanime (22-35, 16′) ma non c’è altra trippa e soprattutto non ci sono alternative offensive al finnico. Il terzo fallo di Huff (cui segue poco dopo quello di Borsato) al 19′ è piombo fuso sulle ali FulgorLibertas. Natali si carica tutta l’emotività di casa Forlì, procurandosi una sessione di 4 liberi consecutivi: 29-42, 18′. Non c’è spazio per altre emozioni e il tempo fila via sul 29-44.

 

Terzo quarto – La pausa ricarica un poco le pile dei sette biancorossi ruotati da Vucinic. La prima azione è comunque una tripla giallorossa, di Giovacchini (29-47). Campani dà il la al primo sussulto (35-47) ma è in difesa che Forlì costruisce la rimonta: il dentro-fuori laziale un po’ scontato, porta un paio di recuperi coronati da una bomba in transizione di Freeman che il Palacredito accoglie come fosse l’apparizione del Redentore in terra (39-47, 23′). Natali allunga ulteriormente il break a 12-3 e Forlì al 24′ è totalmente in gara: 41-47. Brkic e Rullo che dall’arco punisce una disattenzione difensiva su pick ‘n roll, riportano i piatti della bilancia lato ospite: 40-52, 25’. La Fulgor comincia a mostrare stanchezza e Veroli soffre i suoi connaturati cali di tensione e il gioco a questo punto va nel congelatore. Il finale di periodo lascia comunque speranze: -14, 46-60.

 

Quarto quarto – Finalmente Freeman decide di provare a dare un senso alla sua partita non solo facendo cesti (canestro e fallo, 51-60 a 31’30”) ma confezionando assist per Natali. Dopo 3′ il parziale pro Romagna è 9-0, il tabellone segna 55-60. Il PalaCredito spinge i biancorossi con tutto il fiato che ha (e 3.000 anime di fiato ne hanno) aiutando i biancorossi a collezionare un paio di belle difese. Mentre si accendono gli animi in curva tra tifosi con vedute differenti, Freeman pesca un altro valido aiuto in Luca Campani: a metà periodo il lungo reggiano appoggia il -3, 61-64. Veroli vacilla e latita ma certo non difetta di talento. Un nome: Rullo. Il nazionale insacca una tripla che è ossigeno puro (62-68, 35’30”) spezzando la rincorsa romagnola. Forlì boccheggia, ma non smette di crederci. Natali è il suo emblema: recupera rimbalzo offensivo e segna un libero che mantiene vive le speranze, 65-68 al 38′. Il botta e risposta è serrato e a decidere il match saranno gli episodi. Primo mattoncino, al 39′ è il jumper di Jackson seguito da una forzatura di Freeman: è -5, 65-70. Ultimo e decisivo errore lo fa Huff sbagliando la tripla del -2 con soli 40″ ancora nel cronometro. Borsato con un cesto e fallo, fa toccare il -2 (68-71) ma 12″ sono pochi e il 2/2 dalla lunetta di Rullo (68-73) dopo sospetta infrazione di 5″ sulla rimessa sono la sentenza finale.

 

PARZIALI – 13-21; 29-44; 46-60; 68-73

 

ARBITRI – Pasetto, Di Gianbattista, Paronelli

 

MARCOPOLOSHOP.IT – Borsato 7, Freeman 19, Huff 20, Natali 8, Casoli (k) 4, Bianchi ne, Godoli ne, Basile. All. Nenad Vucinic

 

PRIMA VEROLI – Tullio ne, Tommasini 5, Cortese 8, Rullo 14, Gatto 4, Lee 6, Ammannato ne, Elder 8, Colussi 6, Jackson 10, Giovacchini 6, Brkic 6. All. Paolo Moretti.

 

 www.forlitoday.it-Francesco Mazza