Gabriele Ganeto rappresenta uno dei punti di forza della nuova Tezenis: lo abbiamo incontrato all’Hotel Vittoria di Folgaria, dove la Tezenis è in ritiro. Gabriele, sei sceso in Legadue dopo diversi anni di Lega A: questa non è una bocciatura per te? «Non direi… E’ vero, sono disceso in Legadue ma il livello della squadra e le ambizioni della società sono alte: il salto è pertanto relativo. Qui ci sono tutti i presupposti per fare bene: squadra giovane, tanto entusiasmo e ragazzi super anche dal punto di vista umano».

 

Sei arrivato in una piazza che ha tanta voglia di riscatto: «Sì, qui si è cambiato tanto, se non tutto: è evidente l’intenzione di cancellare le ultime due stagioni: posso solo dire che noi avremo un grande attaccamento alla maglia, questa è la prima garanzia che mi sento di promettere, poi tutto il resto verrà da sè».

 

Le tue caratteristiche, si dice che sei un giocatore multiruolo? «E’ vero, la mia fortuna è sempre stata quella di saper fare un po’ di tutto: questo è ciò che mi ha sempre contraddistinto, sia in attacco che in difesa. Sono uno che in campo dà l’anima e che è sempre riuscito a farsi voler bene in tutti i posti in cui ho giocato».

 

A che punto è la tua carriera, non sei più un ragazzino? «A 25 anni ho ancora tanto da fare e sono venuto a Verona con l’intento di farlo nel migliore dei modi. E’ un crocevia importante per me, la mia scelta è stata oculata, il progetto che mi è stato proposto è molto interessante e quindi non ci ho pensato su due volte a scegliere la Tezenis».

 

Come si costruisce un gruppo quando si parte praticamente da zero? «Qui siamo tutti nuovi, io conoscevo soltanto Ghersetti e coach Ramagli da tanti anni: la mia esperienza dice che i giocatori vengono scelti soprattutto dal punto di vista umano. Quando si ha un gruppo composto da bravi ragazzi, poi le cose riescono bene di solito: qui in ritiro è il primo passo per far si che ciò si verifichi perché si sta assieme tutto il giorno ed è il modo migliore per costruire un gruppo».

 

 

 

Andrea Etrari