Andrea Costa Imola Basket – Scaligera Basket Verona 86-66 (27-16; 50-39; 68-57)

Imola: Bell 18, Alviti 16, Maggioli 8, Wiltshire ne, Cai ne, Wilson 19, Gasparin 8, Prato 7, Toffali, Rossi ne, Penna 10, Simioni. All. Cavina

Verona: Dieng, Green 8, Poletti 13, Jones 15, Amato 6, Guglielmi ne, Oboe ne, Palermo 7, Nwohuocha, Udom 9, Ikangi, Totè 8. All. Dalmonte.

Wilson doppia doppia sfiorata per lui (foto Pasquale Cotugno)

Vince ancora Imola che ribalta anche la differenza canestri e continua a credere nel sogno playoff.
Partita dominata fin dal via dagli uomini di Cavina, che costruiscono la vittoria sopratutto nel primo tempo (50 punti e 8/14 da tre). Nel terzo quarto Verona torna a -5 (60-55) ma da lì in poi è un monologo imolese (26-11).

Imola manda quattro giocatori in doppia cifra (Bell, Alviti, Wilson e Penna) confermandosi la solita cooperativa dei canestri. Verona invece ha buone cose solamente da Poletti e da Jones.

Parte forte Imola (13-6 al 5’) sorretta da tre triple e da un buon impatto di Maggioli (5 punti).
L’Andrea Costa continua a tirare bene da tre punti (6/9 in 10’) e nonostante un super Jones (8 punti) chiude avanti il primo quarto (27-16).
Imola gioca bene in attacco e se non fosse per tre dormite difensive di Simioni il divario sarebbe più ampio (41-22 al 15’). Verona aggiusta la mira da fuori e grazie al calo fisiologico dei padroni di casa ricuce parzialmente il divario alla pausa (50-39).
Gli ospiti tornano in campo con un altro spirito e grazie alla fisicità difensiva sentono l’odore del sangue (55-60), ma Imola è brava a resistere e chiude il terzo quarto con il vantaggio in doppia cifra (68-57). L’ultimo quarto è lo specchio della gara con Imola che domina in lungo e in largo (18-9 il parziale) ed è bravissima a gestire il vantaggio.

La chiave: la difesa di Imola negli ultimi 15’ concede solo 15 punti agli ospiti, che erano riusciti a tornare a contatto, fa la differenza rendendo di fatto pura accademia l’ultimo quarto.

Mvp: Wilson (19 punti e 9 rimbalzi, 24 di valutazione) e Penna (10 punti, 4/4 dal campo, 8 assist e 24 di valutazione) si dividono ex equo la palma del migliore in campo. Il primo per la presenza e per i canestri importanti nel terzo quarto, il secondo per l’ottima gestione della squadra.