Jesi – Tutto come prevedibile, all’Ubi Bpa Sport Center, la vittoria va alla Centrale del Latte, che si dimostra sempre più proiettata, mentalmente e tecnicamente verso i play-off, beneficiando anche del recente innesto di Moss, che, sul campo della città che lo scoprì, portandolo in Italia, ha dimostrato di possedere ancora la fisicità dei bei tempi. Ma Brescia non è soltanto Moss, ci mancherebbe altro, Brescia è una squadra profonda, che ha permesso a coach Diana frequenti rotazioni, Brescia è Cittadini, al quale gli anni sembrano non passare, è Alibegovic, al quale non puoi lasciare un metro di spazio e tanto altro ancora.

Insomma, una squadra che può candidarsi come una delle pretendenti per la promozione in quella A/1, che manca da diverso tempo.

La Betulline è stata ben poca cosa: è vero che Lasi ha fatto qualche prova, modificando lo starting five, dando tanti minuti, sia a Battisti che Corbett, il primo perché, oggi come oggi, sta dimostrando attaccamento e tanta voglia di fare, il secondo perché ha bisogno di ritrovare quella condizione perduta, dopo i tre mesi di stop. Attorno a loro il deserto.

A questo punto la società dovrà guardarsi intorno per capire se c’è la possibilità di inserire un giocatore al posto di Hunter, in preda a una pericolosa involuzione tecnica che si somma a un problema fisico che renderebbe perfino problematico il suo utilizzo quando, nei play-out, si giocherà ogni due giorni. Ovviamente in giro non ci sono tanti giocatori liberi, qualcun altro si libererà presto, quando qualche squadra, a salvezza ottenuta, uscirà fuori da altri giochi, ma aspettare ancora significa farsi del male.

Cittadini, grande prestazione (foto G. Esposto)

Cittadini, grande prestazione (foto G. Esposto)

Resta anche l’incognita Santiangeli, che nelle gare chiave del girone di ritorno, ha sempre fallito, pur avendo tutte le qualità per essere il giocatore più importante della squadra; se ha buoni orecchi, avrà sicuramente sentito qualche fischio piovuto dalle gradinate e magari avrà capito, che così non si può andare avanti.

Paci a fine partita si è intrattenuto con lacuni tifosi che hanno contestato la squadra (foto G. Esposto)

Paci a fine partita si è intrattenuto con lacuni tifosi che hanno contestato la squadra (foto G. Esposto)

Starting five

Jesi: Hunter, Battisti, Paci, Corbett, Santiangeli

Brescia: Passera, Cittadini, Alibegovic, Moss, Hollis

 

Coach to coach (ipse dixit)

Diana:”La partita di stasera è il frutto del nostro lavoro giornaliero, che si trasforma poi in intensità durante la partita. Ricordo ancora quando facevo presente che allenarsi in cinque non è semplice, finalmente questa settimana siamo riusciti a fare allenamento in undici e alla fine il lavoro ha pagato come è giusto che sia. Siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo, sono contento di come la squadra sta rispondendo, è un gruppo che vedo molto compatto, che ha voglia di lavorare ma anche di divertirsi giocando. Dal punto di vista tecnico ci sono alcune situazioni sulle quali facciamo ancora errori banali, sulle quali dovremo migliorare in queste due settimane”

Lasi: “Non siamo partiti male, nei primi 5’ ce la siamo giocata, nonostante abbiamo avuto dei giocatori sotto tono, vedi Hunter, che ha problemi a un piede, che nella prima parte della gara ha giocato male, costringendoci a giocare a lungo con due lunghi come Paci e Maganza. Corbett è un giocatore che va innescato, l’ho tenuto in campo a lungo, in certi momenti ce lo siamo perso, ma ho insistito perché deve ritrovarsi, dopo tre mesi di assenza dai campi. Mi dispiace perché non abbiamo fatto quel passo in avanti che mi aspettavo, pur nella difficoltà che avevamo nell’affrontare una squadra forte come questa.”

 

BETULLINE JESI-CENTRALE DEL LATTE BRESCIA 61-84

12-26; 15-19; 15-20; 19-19

Arbitri: Cappello, Gagliardi e Callea