Una Tezenis da “PalaOlimpia” rispedisce al mittente le critiche delle ultime settimane battendo con autorità la capolista Aquila Trento (96-80). Una prova davvero convincente quella dei gialloblù che rifilano ben 96 punti alla miglior formazione del campionato: ciò che non si riesce a capire è come può una squadra andare in campo in trasferta senza neanche provare a vincere (sono parole di coach Ramagli) e poi in casa “trasformarsi” e mettere sotto nettamente i leaders della Adecco Gold. E non parliamo tanto di prestazioni lontano dal PalaOlimpia, ma di atteggiamento: tutto il contrario di quello visto stasera sul parquet scaligero. La valutazione finale (122-74) spiega molto su quanto Verona abbia dominato gli avversari, ribaltando pure il doppio confronto (+6 all’andata per l’Aquila) se mai questo potrà servire a fine regular season.

Primo quarto all’insegna dell’equilibrio con Verona che segna da due con la coppia Smith-Taylor e Trento da tre (Triche e Forray). La Tezenis accelera sino al 10-6 ma viene “tenuta a bada” dagli ospiti con Pascolo (10-10), Callahan indovina un gioco da tre punti (13-10), imitato poco più tardi da Triche (15-15). Da Ros e Taylor commettono infrazione di passi in due azioni di fila, cosicché Trento ne approfitta per mettere il naso avanti con Forray (15-17). Buscaglia mette i suoi a zona che viene bucata da Carraretto (19-19) e Da Ros (21-21), ma sulla sirena ecco la “triplona” di Forray che manda tutti al primo riposo (21-24). Il secondo periodo si apre con le triple veronesi di Grande e Reati (27-24), i trentini faticano a trovare la via del canestro (4 punti segnati in 5 minuti) e commettono pure infrazione di 24″. La schiacciata di Lechtaler riporta sotto gli ospiti (31-30), Smith replica da due prima di commettere due falli in attacco: sul secondo, molto dubbio, “vola” un fallo tecnico a Ramagli. Triche fa 1/2 ai liberi e nell’azione successiva si becca anche lui un tecnico di pura compensazione: fischio pesantissimo perché per il play bianconero è il quarto fallo. Taylor e Boscagin dalla lunetta siglano il 36-31, Buscaglia richiama in panchina Triche e riprova la zona. L’Aquila è frastornata, Elder ha pure lui problemi di falli (3) e il parziale veronese è di 10-1 (41-31). Si arriva così all’intervallo lungo dopo i cesti di Forray e Taylor (43-33) con gli ospiti che hanno totalizzato in questa frazione 9 punti e 5 di valutazione di squadra.

Nel terzo quarto il vantaggio veronese si mantiene sempre in ampia doppia cifra: Boscagin da tre infila il +15 (48-33), poi Callahan ne mette 5 in fila per il 56-38. Qui Trento ha una reazione, Buscaglia è costretto a rimettere in campo Triche, e il parziale bianconero è di 0-8 (58-48). Il redivivo Carraretto insacca una tripla (61-48), Forray e Lechtaler riavvicinano per gli ospiti (63-54), ma Callahan e Taylor li ricacciano indietro (67-54 all’ultimo intervallo). La frazione conclusiva si apre con la schiacciata di un vivacissimo Callahan (69-64), poi una super tripla di Reati e un paniere di Da Ros dànno il “ventello” di vantaggio ai padroni di casa (74-54 con un break di 9-0). La gara è segnata, Ramagli prova un quintetto con 4 piccoli e arriva il massimo vantaggio della serata, ancora con Da Ros (78-57). Elder commette il suo quinto fallo, ma ormai i titoli di coda sono già partiti, benché manchino ancora 4 minuti alla sirena finale. Forray “aggiusta” il tabellino (finirà con 20 punti), Reati commette pure lui la quinta penalità e Taylor (MVP della serata) infila la tripla del nuovo +20 (94-74). C’è solo il tempo per vedere in campo i giovani Molinaro e Salafia e per godersi l’applauso del PalaOlimpia che fra 72 ore ospiterà un’altra capolista, Capo d’Orlando che, battendo stasera Barcellona nel derby, ha raggiunto Trento in vetta.