Davide Parente dimostra attaccamento alla maglia (foto Ufficio Stampa Pallacanestro Lucca)

Non è bastato Davide Parente per sovvertire le sorti del match (foto Ufficio Stampa Pallacanestro Lucca)

LUCCA – Fede, sacrificio e tecnica. L’Assigeco coniuga le pagine più interessanti del manuale del basket alla voce “difesa” ad un sublime stato dell’anima per scovare il modo più adatto a scardinare le secolari mura che cingono la splendida città toscana e tornare a festeggiare meritatamente il successo “on the road”. Andrea Zanchi si concede una sorta di “rivincita” personale violando il “PalaTagliate”, parquet del suo poco allegro esordio in rossoblu la scorsa stagione.

Energia e intensità della fase difensiva in abbinata all’efficacia in attacco: i rossoblu sono straordinari nel dividere dal filo conduttore di squadra la vivacità di Parente (8/16) capace anche di segnare dal tinello di casa, dalla pericolosità sul perimetro di Santarossa (3/5), Deloach (5/14, 8 rimbalzi) e Conger (3/7, 7 rimbalzi), chiudendo nel contempo ogni spazio all’ombra del canestro. Gli ex Valenti (1/7, 6 rimbalzi) e Banti (3/7) perdono i consueti riferimenti sul cambio di disposizione difensiva dei lodigiani, abili a far scattare raddoppi e tagliafuori, partendo dall’ottima tenuta dell’uno contro uno, così come sporcare ogni linea di passaggio avversaria.

L’Assigeco sublima il concetto di gioco di squadra, facendosi sentire a rimbalzo (34-27) e costringe Lucca a buttare tanti palloni (18) alle ortiche per prendere con decisione l’inerzia della sfida nel terzo periodo. Il momento clou della serata. Dopo aver assaporato l’ebbrezza del vantaggio (9-11 all’8′) nel primo quarto i ragazzi di coach Zanchi si risollevano dal tentativo di allungo locale (21-13 al 3′) in avvio di secondo periodo, cominciando a tessere la propria tela difensiva con progressiva determinazione. La seconda tripla filata di Aronhalt che vale il nuovo vantaggio lodigiano (28-29 al 9′) segna l’inizio della cavalcata vincente che marchia a fuoco il terzo quarto (10-30 il parziale) destinato a spaccare in due il copione della serata, mandando in orbita la voglia di vittoria dell’Assigeco.

foto di Luca Mallamaci

La gioia dei giocatori Assigeco a fine gara

L’arrembante vitalità di Vencato (4/9 al tiro, 4 rimbalzi, 5 assist), la bravura di Ricci (6/13, 9 rimbalzi) e Sant-Roos (7/15, 9 rimbalzi, 5 assist) ben supportati dalle ficcanti zampate di Bonessio (7/10, 7 rimbalzi, 2 assist) e Aronhalt (2/6) mandano in tilt i meccanismi di gioco dell’Arcanthea, finita in un gorgo di smarrimento di fiducia e sicurezza. Esaltando l’azione difensiva (4 punti concessi ai locali nei primi 5′) con una girandola di aiuti e raddoppi, l’Assigeco spedisce in un angolo gli avversari sorpresi dalla rapidità della transizione e dalla mira nel tiro da tre. I lodigiani girano palla con precisione e velocità: i tiri in ritmo confondono le idee dei toscani, incapaci di trovare le contromisure e affondati in fase offensiva.

Quello dell’Assigeco è un crescendo rossiniano (34-50 al 5′, 36-59 al 9′) fino al massimo vantaggio (38-65) firmato al 2′ dell’ultimo periodo con due liberi di Ricci. Il dominio rossoblu è tale da far passare in secondo piano il 2/6 di Chiumenti (4 rimbalzi), meno presente del solito nello score, ma fondamentale nel far girare la fase difensiva. L’aggressività di Lucca, decisa a rimettere in sesto il tabellone, seguita dal calo di tensione dell’Assigeco, meno pimpante nella fase di controllo, riduce il divario nella parte conclusiva (60-73 all’8′). La tripla di Vencato (60-76) rende gli ultimi 59 secondi un piacevole avvicinarsi alla sirena di fine serata.

SALA STAMPA

foto di Luca Mallamaci

Altra prestazione a tutto tondo per Luca Vencato

Andrea Zanchi ha guidato i suoi a un’impresa mica da ridere: «Siamo riusciti a trasportare in campo l’ottimo lavoro fatto durante la settimana di allenamenti intensi: merito anche del pieno recupero di Ricci e Donzelli – dice il coach dell’Assigeco -. In partite del genere servono voglia, personalità e spirito di gruppo: fattori che i ragazzi hanno sfruttato al meglio in ogni frangente della serata. L’intensità difensiva dà sicurezza dietro, utile a seguire nel migliore dei modi le nostre diverse capacità di fare canestro, agevolate anche dall’efficace circolazione di palla per servire il compagno meglio piazzato. Non abbiamo fatto cose mostruose: i ragazzi sono stati bravi a giocare insieme aiutandosi tantissimo grazie agli stimoli giusti messi sul parquet per far funzionare la difesa. È da qui che dobbiamo sempre partire per lottare con gli avversari: gambe e testa, tanta attenzione e giuste motivazioni dell’interno del gruppo. Così ci si può divertire davvero. Ora però si ricomincia in palestra per preparare la prossima sfida».

Howard Sant-Roos è stato ancora uno dei migliori tra i rossoblu: «La buona difesa è il fattore chiave, come dice sempre il nostro coach – interviene la 22enne ala cubana -. Siamo anche andati molto bene a rimbalzo, lottando tutti con grande determinazione. Il successo è senza dubbio meritato».

Lo dice senza termini e con tanta sportività pure Matteo Mecacci: «Faccio i complimenti allì’Assigeco, che è venuta a giocare con merito la gara che voleva – esclama il giovane tecnico dell’Arcanthea Lucca – Noi però glielo abbiamo permesso: è improponibile permettere queste situazioni in casa nostra. In me c’è un mix tra l’arrabbiato e il deluso, anche se non sarebbe giusto usare questo termine perché dà l’idea all’intero ambiente di volersi buttare troppo giù».

ARCHANTEA LUCCA –UCC ASSIGECO 64-78 (15-11; 13-20; 10-30; 26-17)

ARCHANTEA LUCCA Parente 22, Deloach 13, Conger 7, Valenti 2, Banti 8; Santarossa 8, Panzini 3, Sgobba 1; ne: Motta, Di Giacomo. All.: Mecacci

UCC ASSIGECO Vencato 10, Sant-Roos 17, Bonessio 18, Chiumenti 4, Ricci 16; Aronhalt 9, Masoni 3; ne: Donzelli, Rossato, Quarisa. All.: Zanchi

Arbitri Borgo di Dueville, Giovannetti di Terni, Sansone di Aprilia

Note Spettatori 1000 circa. Tiri liberi: Arcanthea 5 su 6; Assigeco 10 su 13. Tiri da tre: Arcanthea 11 su 23; Assigeco 10 su 26. Usciti cinque falli: nessuno


Luca Mallamaci (Il Cittadino di Lodi)