Meno uno. Ancora un giorno di attesa poi finalmente prenderà il via la serie che decreterà chi tra Pistoia e Brescia avrà l’onore e la gioia di approdare in A1.

Fiorello Toppo (foto di Diego Martelli)

Fiorello Toppo (foto di Diego Martelli)

A Pistoia non si parla d’altro ed è già in allestimento la fantastica coreografia da parte dei ragazzi della curva che tornano a raccomandarsi affinchè chiunque sia presente sabato al palaCarrara, in qualsiasi settore, indossi una maglietta bianca. Il perché lo scopriremo a pochi minuti dalla palla a due.

Anche sul web si moltiplicano i commenti e se ne dicono di tutte.  Alessio sul profilo della Baraonda ammette che l’attesa gli provoca “ uno sfarfallio nello stomaco “ , gli fa eco Simone che si proclama “ totalmente dipendente “ da questa squadra mentre Nicola, che vive lontano dalla sua Pistoia, con un pizzico di nostalgia ricorda antiche attese e successive gioie o delusioni, concludendo che “  il tempo può passare, le generazioni cambiare, ma l’amore della città’ per il basket non potrà mai finire “.

E’ innegabile che  il capitano Fiorello Toppo ( foto Diego Martelli ) possa essere definito un “ tifoso in campo “ poiché dopo aver indossato per oltre dieci anni la casacca del Pistoia Basket sarebbe riduttivo considerarlo soltanto  un giocatore quanto piuttosto  il simbolo di una società , di una squadra e di un’ intera tifoseria. Per questo ritengo giusto che sia lui a confidarci come si vive, in questo doppio ruolo, una vigilia così importante.

Fiorello, in città si respira un’aria bellissima forse unica ….

Hai proprio ragione ed ogni volta è una sensazione nuova. Mi ricorda la vigilia della promozione dalla B quando tornammo nel basket che conta. Anche quella fu una vigilia molto “ sentita “ ma questa è senza dubbio speciale forse perché abbiamo l’occasione di raggiungere un risultato inatteso ad inizio stagione o forse perché senza dubbio la serie A1 rappresenterebbe calcare un palcoscenico da cui Pistoia è lontana da troppi anni.

Per realizzare questo sogno però ci sarà da fare i conti con Brescia. Come avete preparato questa sfida?

Brescia è arrivata a questa finale meritandosela appieno. Ha avuto ragione di due squadre ostiche e può vantare un roster di ottimi giocatori esperti e talentuosi. Ha una panchina solida ed in questi play off massacranti sappiamo tutti benissimo l’importanza di poter contare su tutti i giocatori della rosa. Dobbiamo inanzitutto rispettare i nostri avversari facendo leva sulle nostre caratteristiche migliori: alzare il ritmo e difendere bene alternando diversi quintetti in campo. Secondo me in questa finale avrà la meglio la squadra che sarà capace di mantenere alta la concentrazione.

Come si vive questa vigilia nello spogliatoio?

Direi molto bene ed in modo tranquillo e concentrato. Del resto quasi tutti hanno giocato partite importanti anche se ovviamente l’emozione non abbandona mai neppure i giocatori più navigati visto che come ti dicevo all’inizio ogni volta si vivono nuove sensazioni. Comunque credo che ognuno di noi principalmente sia determinato a dare tutto in questa serie finale affrontandola al meglio delle proprie possibilità

In città si dicono tante altre cose, le più diverse e disparate, ma tutti hanno un unico pensiero che però, per scaramanzia, nessuno racconta.


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