Tante storie dietro le scelte dei bianconeri

 

La Pallacanestro Trento 2009 ufficializza i numeri di maglia dei propri giocatori per la stagione 2012/13. Dietro ogni numero, una scelta, molto spesso di cuore. Partiamo dal capitano: Toto Forray ha optato quest’anno per il numero 10, anziché il numero 20: “Il 10 è il numero che ho sempre avuto nelle giovanili e in prima squadra: ho preso il 20 solo nelle società in cui il 10 era già stato scelto da qualcun altro.” Luca Conte ha abbandonato il numero 19 per scegliere il numero 41 per motivi importanti: “E’ dedicato a mia cugina, che purtroppo è venuta a mancare il 19/11/11: il 41 è la somma di questi numeri.”  Cambio di numero anche per Marco Spanghero che ha puntato sul numero 45, il numero di maglia del suo idolo calcistico Mario Balotelli.  All’insegna della tradizione invece le scelte di Davide Pascolo, che ha tenuto la numero 7, “un numero che mi piace”, e per B.J. Elder e Michael Umeh, che giocheranno rispettivamente con la 20 e la 5. Luigi Dordei ha scelto la numero 11, “perché è il numero con cui giocava mio padre”, mentre Luca Garri ha preso per la sua nuova avventura in maglia bianconera la numero 15: “è stato un consiglio di mia moglie”. Stefano Bossi ha optato per il 13:“E’ la mia data di nascita ed è il numero che ho sempre avuto”. Giani Zaharie ha scelto invece il 19 perché”è il numero di Luca Conte dell’anno scorso”: Leonardo Muhlbach il numero 8 “semplicemente perché è un numero che mi piace”.

 

Contro la Vanoli Cremona la prima amichevole stagionale

Vincenzo Cavazzana: “Ci interessa vedere la disponibilità verso i compagni”

È iniziata la seconda settimana di allenamenti in casa bianconera. Si prosegue con i doppi allenamenti quotidiani in attesa della prima amichevole stagionale, che si terrà venerdì 31 agosto alle ore 19.00 a Carisolo (TN) contro la Guerino Vanoli Cremona di coach Caja. Per i tifosi trentini ci sarà la possibilità di vedere all’opera per la prima volta la squadra bianconera in questa stagione: chiaramente occhi puntati soprattutto sui nuovi, ossia Dordei e Garri, in attesa di godersi l’esordio dei due americani Elder e Umeh.  “In occasione dell’amichevole ci interessa vedere più che altro la disponibilità a collaborare tra giocatori – spiega l’assistente allenatore Vincenzo Cavazzana I primi allenamenti e le prime amichevoli sono utili proprio per cercare di capire le caratteristiche di ciascun giocatore, per capire dove il compagno vuole il pallone, dove può essere più pericoloso. In questi giorni abbiamo lavorato sulla transizione e da ieri anche sulla difesa, ma in questa prima uscita ci interessa maggiormente vedere i nostri ragazzi giocare insieme.

 

 

All’interno dello staff tecnico c’è soddisfazione per questi primi giorni di lavoro. “Sì, si lavora intensamente: anche se il carico è maggiore in questa fase e le ore di lavoro sono tante, ci si allena con molto entusiasmo e con intensità.” Vincenzo Cavazzana, alla sua prima stagione a Trento da allenatore, non ci ha messo molto ad inserirsi nel contesto lavorativo, viste le sue precedenti esperienze trentine come giocatore. “E’ stato molto più semplice che in altre realtà: conoscevo già coach Buscaglia, lo staff dirigenziale: ho trovato un’organizzazione efficiente, per cui si tratta soltanto di pensare strettamente al proprio lavoro che è la cosa fondamentale.” In questi giorni arriveranno a Trento i due americani, che si uniranno subito a Forray e compagni per gli allenamenti. “Aver perso questi primi dieci giorni non è un grosso problema: si lavora maggiormente sul carico fisico, sulla parte atletica: certo, dispiace che se fossero arrivati prima avremmo fatto l’amichevole con l’EA7 e poteva essere bello giocare contro una squadra di Eurolega. Però diciamo che il loro ritardo rientra nella normalità, perché succede spesso: l’anno scorso, ad esempio, in serie A alcuni americani sono arrivati a metà settembre.”
Stefano Trainotti

Ufficio Stampa Pallacanestro Trento 2009