Gregory A. Renfroe: (14.0 p., 8 rimb., 21.0 di valut.) nella serie in cui Brindisi si libera piuttosto agevolmente della matricola Ostuni, c’è tutta la versatilità del play di Memphis capace, tra punti realizzati e rimbalzi catturati, di dare un consistente apporto su ambo i lati del campo alla sua squadra. In due occasioni, tirando giù ben 9 carambole, sfiora la doppia doppia. Calamita oltre 4 falli subiti di media e smista 3 assist a partita. Eccellente con il 60% nel tiro da tre (6/10) e nei tiri liberi (10/12). Sale di oltre 4′ il minutaggio a gara. Il meglio di sé lo offre in gara 3 con: 19 punti, 9 rimbalzi e 8 falli subiti.

Paul L. Marigney: (23.0 p., 61.5% da due, 23.8 di valut.) 4 partite da urlo quelle della guardia americana di Scafati, capace rispetto alla stagione regolare di migliorarsi in tutte le voci, ad esclusione dei tiri liberi, dove la percentuale si abbassa del 2%. Contro Brescia supera per tre volte quota 20 punti, con il massimo di 28 arrivato nella vittoria decisiva in terra lombarda di gara 4. Nella serie conferma la sua capacità di segnare canestri pesanti a fil di sirena. Rispetto alla regular season salgono le palle recuperate (3.3) e diminuiscono le perse (3.0). Nel tiro da due è un martello pneumatico, raggiungendo in gara 2 l’80%. Bene anche dal perimetro (34.6%) con il 5/9 nell’ultima sfida. Leader indiscusso. Mvp della prima fase di play off.

Bobby Jones: (14.5 p., 9.0 fal. sub., 22.8 di valut.) strepitosa la sua prestazione in gara 4 contro Veroli, con un roboante 41 di valutazione. Una serata coronata da 27 punti, 9 rimbalzi, 8 falli subiti e l’88.9% nel tiro da due, senza dimenticare il pesante tiro da tre realizzato nell’ultimo minuto. Come avvenuto nella stagione regolare, l’ala di Pistoia si è dimostrato un giocatore molto utile, sia sotto le plance che in fase realizzativa. Buone anche le percentuali al tiro (55.6% da due e 42.9% da tre). Il tutto in 31.3′ di media.

Dwayne Anderson: (15.8 p., 7 rimb., 19.8 di valut.) buon play off quello disputato dal numero 22 di Piacenza. Dopo la pessima prestazione in gara 1, chiusa con soli 6 punti e 3 di valutazione l’americano di Washington D. C. , ricordandosi di essere il leader di Piacenza, si sveglia dal torpore e, dopo aver spaventato i rivali in gara 2 (18 punti), si riconferma in gara 3: altri 18 punti, con 10 rimbalzi e 28 nella voce valutazione che sono valsi il successo per i bianco rossi. Strepitoso anche in gara 4: 21 punti e 31 di valutazione. Una prova inutile che, tuttavia, ha ricordato a tutti che D. A. non ha sfigurato al suo primo anno in Italia.

James Thomas: (11.5 p., 60.9% da due, 11.5 rimb.) nessun dubbio. Anche nei play off conferma di essere il dominatore assoluto tra i lunghi della categoria, nonostante il minutaggio sia sceso da 30.4 a 27′. In 4 gare viaggia a doppia doppia di media nella voce punti/rimbalzi, così come era accaduto in regular season. Si conferma anche un buon intimidatore (0.8 stoppate). 21.5 la valutazione di media. Nella decisiva gara 4, segna 13 punti e cattura altrettante carambole, tutte difensive.

All. Paolo Moretti: Dopo il ko interno in gara 2, in tanti si aspettavano l’eliminazione di Pistoia, ma i toscani non si sono scomposti e con due prestazioni autoritarie hanno piazzato due blitz consecutivi in trasferta. Ora c’è Scafati, con il fattore campo da ribaltare. Compito arduo ma non impossibile, specie se nel roste c’è un Bobby Jones stellare.