foto di Luca Mallamaci

La delusione di Spissu alla sirena finale (foto di Luca Mallamaci)

CODOGNO – Che domenica al “PalaCosta” di Ravenna sia accaduto qualcosa di inusuale lo si intuisce anche curiosando nella pagina Facebook di Flavio Tranquillo, “the voice” dell’Nba su Sky, dove è stato postato il video dell’ultimo minuto della sfida giocata dall’Assigeco sul parquet dell’Acmar.

Se anche un “mostro sacro” del giornalismo cestistico si interessa delle vicende della Dna Silver significa che il tiro da tre sulla sirena finale, con una mano e fuori equilibrio, di Singletary, costato una bruciante sconfitta di misura alla squadra di Andrea Zanchi, è destinato a rimanere nella storia della stagione. «Il finale? Un peccato, perché recuperato il filo dal brutto primo tempo credevamo nella possibilità di farcela, avanti di 5 punti a un minuto dalla fine. Questo è però il basket: perdi un paio di palloni, ti va male qualche libero e l’inerzia gira in un attimo – commenta Marco Spissu, il 19enne play arrivato a gennaio dal Bari -. Di positivo c’è la nostra capacità di risalire dal -18 del primo tempo (42-24 al 6′ del secondo quarto, ndr); poche squadre sarebbero riuscite a ribaltare la gara in modo simile. Dispiace solo non essere riusciti a portare il viaggio fino in fondo».

Il giovane talento sardo (è di proprietà di Sassari) è stato determinante nel trasmettere vitalità al resto del gruppo, irriconoscibile nella prima parte di partita: «Alla chiamata del coach sono entrato in gioco con l’idea di fare meglio di quanto fatto negli ultimi tempi: domenica scorsa con Treviglio non sono andato bene – racconta Spissu, top scorer dell’Assigeco con 1/3 da due, 6/9 da tre, 4 rimbalzi e un assist nei 30′ sul parquet del “PalaCosta” -. Avevo voglia ed entrati i primi due tiri ho realizzato che questa avrebbe potuto essere la “mia” partita: grazie soprattutto alla collaborazione dei compagni sono riuscito a fare buone cose».

Da soli nel basket di partite se ne vincono poche, ma l’effervescenza dello “sbarbato” rossoblu è stata il propellente necessario a cambiare il volto dimesso dell’Assigeco. Un segnale importante lanciato da Spissu, che si divide fra prima squadra e Under 19. «Sono contento di come vanno le cose al “Campus”, dove mi impegno parecchio per gli impegni delle due squadre – confida uno dei punti di forza della squadra di Michele Carrea -. Con l’Under domani giochiamo a Bergamo una gara importante che potrebbe valere il passaggio diretto alle finali nazionali. Meglio quindi archiviare la “scottatura” di Ravenna e pensare a dare il massimo nelle prossime uscite».

Con Vencato infortunato, il minutaggio di Spissu è destinato inevitabilmente ad aumentare anche in Silver: «Devo stare molto concentrato per dare il mio contributo al gruppo – chiosa il giovane sardo -. Mi spiace un sacco per il “Venca” che stava facendo un gran bel campionato: è un grande amico con il quale ho legato immediatamente fin da quando ci siamo trovati in Nazionale. Un infortunio può capitare, sono sicuro che tornerà ancora più forte».

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi