La pessima prestazione di domenica scorsa contro Brescia, i fischi subiti dalla squadra, i musi lunghi dei giocatori al giro di campo di fine partita, i capannelli dei tifosi fuori dal palasport, avevano dipinto un quadro a tinte fosche: puntualmente dalla società è arrivato un messaggio chiaro e forte.

Maurizio Lasi non è più il coach della Betulline, promosso sul campo, al suo settimo anno a Jesi, Damiano Cagnazzo.

Il classico fulmine a ciel sereno, sul quale cala l’ombra di un dubbio, se la scelta sia stata o meno tempestiva, tanto quanto ci si poteva aspettare una solenne ramanzina alla squadra, nel dopo-Brescia, che, al contrario, non ci risulta ci sia stata, almeno a giudicare da quello che è emerso, nella conferenza stampa che ha dato l’ufficialità al cambio di rotta.

I ringraziamenti a Lasi, da parte degli intervenuti, Rosati (responsabile comunicazione), Lardinelli (amministratore unico), Ligi (diesse) e ovviamente Cagnazzo, non sono stati dettati dalle circostanze, perché, al di là dei risultati, va dato merito a Lasi di aver lavorato, nei due anni passati a Jesi, con serietà, impegno, professionalità e sempre con un atteggiamento positivo, specialmente nei periodi più difficili.

Certo è che in questo girone di ritorno, a parte un paio di episodi favorevoli, come le vittorie contro Recanati e Mantova, si è vista una squadra involuta, che ha fallito l’appuntamento con la salvezza diretta, che pure a un certo punto era alla sua portata, fino alla brutta prestazione di domenica scorsa, che ha gettato nello sconforto pubblico e società.

E quando si è deciso di dare una scossa, non si poteva che fare la scelta più diretta ed immediata, sacrificare Lasi, anche se è evidente che le colpe vanno equamente divise con la squadra.

Cagnazzo (foto G. Esposto)

Cagnazzo (foto G. Esposto)

“La mia sfida è riuscire a trasformare i fischi di domenica in energia e intensità – sono alcune delle prime dichiarazioni del neo coach Cagnazzo – dovremo fare attenzione ai dettagli e soprattutto mettere la giusta positività”.

Ha anche speso parole per Corbett: “ogni giorno vedo che prova a integrarsi di più, mettendo il suo grande talento a disposizione degli altri”.

Ma l’attenzione dei colleghi giornalisti si è spostata sulle ultime parole di Lasi, nel post partita di domenica scorsa, che riguardavano le brutte prestazioni di Hunter e Santiangeli.

Sulla questione spinosa di Hunter, ha risposto il diesse Ligi, il quale ha ricordato che, sempre nel rispetto del giocatore che è tra l’altro condizionato da problemi fisici, la società è sempre vigile sul mercato e non è escluso che arrivi un rinforzo, pur nella cronica mancanza di giocatori liberi: di nomi ne sono circolati tanti, Pacher, Blizzard, e diversi altri, ma per ora non se ne è fatto nulla.

Per Santiangeli ha risposto direttamente Cagnazzo, chiudendo la conferenza stampa: “gli chiederò di tornare quello che ho conosciuto quando sono arrivato a Jesi, un ragazzo di sedici anni, che aveva sempre il sorriso in faccia e, con il suo sorriso riusciva a contagiare tutta la squadra”.