Kenny Lawson (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Kenny Lawson (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Bologna – Virtus vs Treviso è la sfida tra due nobili decadute del basket italiano. Il palcoscenico, oggi, è meno prestigioso, ma la rivalità tra queste due storiche formazioni è sempre affascinante. La Segafredo e la De Longhi hanno dato vita ad una partita intensa, anche se non spettacolare. Bologna ha vinto puntando sulla difesa che ha costretto Treviso a perdere ben 19 palloni. Solo Moretti nel primo tempo e Ancellotti nel secondo hanno colpito la retroguardia bianconera. I colored di Pillastrini hanno giocato una partita indecorosa. Perry ha segnato solo a partita virtualmente terminata, mentre De Cosey è stato relegato in panchina durante tutto l’ultimo quarto. La Segafredo, sempre priva di Ndoja, bissa il successo di Udine schierando per tanti minuti un quintetto dall’alto tonnellaggio con Rosselli ala piccola e Michelori ala grande, insieme al solito Lawson. I tre giocatori virtussini hanno alzato un muro contro cui si è schiantata Treviso. Ancora una volta i giovani, in particolare Lorenzo Penna, hanno dato un notevole contributo dalla panchina e questa è una delle note più liete della serata bianconera. Il trittico di partita ravvicinate si concluderà domenica a Jesi. Un’ulteriore vittoria attesterebbe la Virtus nelle parti alte della classifica.

Cronaca: Treviso parte con le idee molto confuse. Senza un regista d’ordine come Negri, assente per infortunio, perde sette palloni già nel primo quarto. Dall’altra parte la Virtus inizia la partita molto timida in attacco e trova qualche sicurezza solo quando spedisce il pallone nelle manone di Kenny Lawson. 13 – 12 a fine primo quarto. L’ingresso in campo di Michelori e Penna affidano l’inerzia della partita a Bologna. Il capitano bianconero è un clinic difensivo, mentre Penna aggiunge velocità e imprevedibilità all’attacco della Segafredo. La De Longhi trova qualche sorriso solo da Moretti che mostra carattere, nonostante la giovane età. All’intervallo Bologna conduce saldamente 34 – 21. La Virtus rientra dagli spogliatoio con ancora più ferocia e stringe ulteriormente le maglie in difesa aumentando il distacco. Nell’ultimo quarto la De Longhi ha una reazione d’orgoglio spinta da Ancellotti e da qualche palla persa virtussina. Gli ospiti si riavvicinano a -6 (49 – 43). Bologna trema, ma non si scompone. Lawson sale in cattedra e firma otto punti che fermano la rimonta trevigiana. Per superare indenne le ultime curve della partita, la Segafredo si affida ad un inusuale playmaker: Guido Rosselli. L’ala bianconera porta palla, affiancando un indeciso Spissu, e guida la Segafredo al fischio finale con tranquillità. Finisce 63 – 55.

Andrea Michelori (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Andrea Michelori (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Pagelle:

Segafredo Bologna:

Marco Spissu: un passo indietro in attacco. 1 su 7 al tiro. Viene spodestato in cabina di regia da Penna e Rosselli. Voto 5,5

Michael Umeh: letale nel primo tempo, poi cala con il passare dei minuti. Voto 6,5

Alessandro Pajola: grinta e determinazione. Voto 6

Gabriele Spizzichini: minuti preziosi per recuperare la condizione ottimale. Voto 6

Danilo Petrovic: parte in quintetto e regge bene in difesa. Voto 6

Klaudio Ndoja: NE

Guido Rosselli: 8 assist giocando da playmaker aggiunto. Pochi punti, ma tanta utilità. Voto 7

Andrea Michelori: le statistiche non raccontano la sua importanza. Nel primo tempo spacca la partita con la sua applicazione difensiva. Voto 7,5

Tommaso Oxilia: preciso al tiro. Promosso. Voto 6

Lorenzo Penna: aggiunge brio all’attacco bianconero prendendo il posto di Spissu. Voto 6,5

Kenny Lawson: fondamentale nell’ultimo quarto a respingere gli assalti trevigiani. Voto 8

De Longhi Treviso:

Jesse Perry: 12 punti bugiardi. Dorme per 38 minuti. Voto 5

Andrea La Torre: una tripla nel momento migliore di Treviso, poi il nulla. Voto 5,5

Davide Moretti: immarcabile nel primo tempo, sparisce nei secondi venti minuti, stritolato nella morsa della difesa virtussina. Voto 6

Dorde Malbasa: NG

Simone Barbante: NE

Matteo Fantinelli: eccessivamente timido contro la squadra che l’ha formato nelle giovanili. Voto 5

Andrea Saccaggi: spuntato, non riesce mai a rendersi utile. Voto 6

Tommaso Rinaldi: gomiti e scarsa mira. Voto 5

Federico Poser: NE

Andrea Ancellotti: come un diesel parte piano, ma nel secondo tempo è il perno su cui gira il tentativo di rimonta di Treviso.

Leonardo Marini: NE

Quenton De Cosey: 5 punti e 4 palle perse. Pillastrini decide di affidarsi ad altri nell’ultimo quarto. Sembra essere venuto a Bologna in gita. Voto 5