VIOLA REGGIO CALABRIA – PAFFONI OMEGNA 73-86 (Stats)

vioomeVIBO VALENTIA – Termina con l’ennesima sconfitta il girone di andata per la Viola Reggio Calabria, mentre la Paffoni Omegna ritorna al successo in trasferta dopo parecchio tempo (ultima vittoria contro Ferrara il 20 Ottobre). Una partita che per 34 minuti ha visto una buona Viola che è riuscita a tenere testa ai più quotati avversari, ma poi il continuo martellamento dal perimetro degli ospiti in aggiunta ad una fortissima difesa nel quarto periodo hanno fatto capitolare la formazione reggina che dal canto suo paga le pessime percentuali al tiro da tre e quindi il non aver trovato altra via offensiva nel momento in cui i ragazzi di coach Di Lorenzo hanno ingabbiato Hamilton fino a quel momento l’unico vero terminale offensivo e non solo della Viola.

Ashley Hamilton, ancora un ottima prova per l'ex Pesaro (foto Reggio Inside Photos)

Ashley Hamilton, ancora un ottima prova per l’ex Pesaro (foto Reggio Inside Photos)

Il primo quarto inizia subito con un bel canestro di James che fa già capire che la sua serata personale sarà spumeggiante, tuttavia è la Viola che inizia alla grande il match con ottime giocate contraddistinte soprattutto da un Ashley Hamilton in gran spolvero e praticamente immarcabile per i lunghi piemontesi. Dall’altra parte un Saccaggi in versione “cecchino” punisce la difesa neroarancio  con alcune triple che permettono alla compagine di coach Di Lorenzo di rimanere in scia della Viola, i primi 10 minuti si chiudono sul 22-19 per i padroni di casa. Il secondo quarto vede Omegna portarsi sotto con una forte reazione che si traduce in un 5-0 di parziale iniziale firmato sempre dal solito Saccaggi. La Viola, sempre con Hamilton sugli scudi coadiuvato dal solito Ammannato, non molla e tiene botta, il secondo quarto scivolerà così via sui binari dell’equilibrio fino a quando negli ultimi secondi i neroarancio danno un improvvisa accelerata grazie ai canestri di Ammannato ben servito da Fabi e Monaldi, il primo tempo si chiude così sul punteggio di 41-37. Il secondo tempo si apre con la Viola che prova a scappar via sfruttando le numerose palle perse da parte di Omegna, frutto anche della buona difesa neroarancio, tuttavia anche in questo caso il quarto si manterrà su uno stato di sostanziale equilibrio che vedrà ancora una volta la Viola chiudere la terza frazione sopra nel punteggio per 53-51. L’ultimo quarto inizia con una Paffoni Omegna trasformata, i ragazzi di coach Di Lorenzo stringono le maglie in difesa e ingabbiano Hamilton che non riuscirà più ad essere incisivo come nei precedenti 30 minuti di gioco, la Viola non riesce a trovare vie facili verso il canestro ospite, tant’è che molte azioni si concluderanno quasi sempre allo scadere con risultati non eccezionali. Omegna invece viene letteralmente presa per mano da Mike James che giocata dopo giocata e canestro dopo canestro, di cui alcuni davvero spettacolari e ad alto coefficiente di difficoltà, spiazza definitivamente la difesa neroarancio trascinando Omegna anche sul vantaggio di +13 complice anche una terna arbitrale davvero molto insufficiente nella gestione del match. Ormai per la Viola c’è ben poco da fare e così per i ragazzi di coach Ponticiello si materializza la quinta sconfitta nelle ultime sei gare che fanno sprofondare la Viola al penultimo posto solitario, per Omegna invece l’ennesima dimostrazione di forza e soprattutto di carattere visto che la Viola per 30 minuti ha ben tenuto il campo facendo affiorare qualche dubbio di vittoria finale ai rossoverdi spazzata però via dalle giocate di un immenso Mike James.

I numeri sono impietosi per la formazione dello stretto: una vittoria nelle ultime sei partite, peggior attacco, percentuali al tiro molto al di sotto della sufficienza e difficoltà al rimbalzo, sono questi i fattori che stanno facendo sprofondare la Viola. Serve un cambio di rotta che non sta arrivando, oggi i neroarancio per trenta minuti hanno giocato discretamente bene e alla pari contro una delle formazioni più complete e forti del campionato ma gli ultimi dieci minuti hanno confermato il trend negativo della formazione di coach Ponticiello ancora in attesa di inserire il nuovo lungo che oggi sarebbe servito parecchio. Omegna, come dicevamo, torna alla vittoria in trasferta ma non senza soffrire, poi negli ultimi dieci minuti ha gestito al meglio il match grazie ad un giocatore davvero di un’altra categoria come James che ha praticamente vinto da solo la partita.

Mike James, assoluto MVP del match (foto di Marco Martinelli)

Mike James, assoluto MVP del match (foto di Marco Martinelli)

MVP: Non c’è bisogno di pensarci molto, la palma di miglior giocatore va ancora una volta a Mike James che ha confermato le sue splendide doti, i numeri della sua partita sono emblematici: 31 punti in 32 minuti di gioco col 75% da due e il 50% da tre, 4 assist, 8 rimbalzi e 38 di valutazione…cos’altro dire?…Si conferma essere il miglior americano della DNA Adecco Silver e anche il miglior giocatore fino a questo momento.

SALA STAMPA

coach Ponticiello: «Stasera ho il dovere di ripetere che sono orgoglioso della mia squadra. Se i nostri avversari hanno dovuto fare la loro migliore prestazione in questo campionato, dopo essere rimasti sotto per ben 34 minuti, ciò significa che la Viola é una squadra di altissimo livello che può mettere in difficoltà persino compagini come Omegna che hanno un attacco formidabile. Stiamo migliorando partita dopo partita, ma dobbiamo ancora lavorare su alcuni aspetti. Troppa frenesia in attacco in alcune fasi di gioco e una evidente tendenza allo scoramento emotivo in altri momenti. La trasferta forzata a Vibo sicuramente ci penalizza ma non dobbiamo pensare che i nostri errori dipendano esclusivamente da questo fattore. Adesso però dobbiamo guardare avanti, abbiamo bisogno della massima grinta per affrontare al meglio il girone di ritorno».

Viola Reggio Calabria – Paffoni Omegna 73-86 (22-19; 19-18; 12-14; 20-35)

VRC: Hamilton 22, Ammannato 20. Rim 28 (Hamilton 12); Ass 13 (Sabbatino e Fabi 4).

OME: James 31, Saccaggi 17. Rim 36 (James 8); Ass 11 (Farioli 5).


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