TEZENIS VERONA – Porta 2, West 20, Vukcevic 17, Edwards 18, Renzi 17, Boscagin 6, Di Giuliomaria 1, G. Mariani 2, Banti, Colli ne, Brusamarello ne. Coach: Martelossi.
PRIMA VEROLI – Rowe 9, Jackson 23, Cortese 5, Brkic 9, Lee 21, Tommasini 4, Rullo, Colussi 7, Gatto 1, Ammannato. Coach: Cavina.
Arbitri: Ursi di Livorno, Conti di Firenze, Migotto di Santo Stino di Livenza (Ve).
Risultato finale: 83-79 (23-17; 40-36; 65-53)

VEROLI – Una mezza consolazione alla fine gliela dà la “sua” Coppa Italia. Almeno nell’ottica del doppio confronto. La triplice detentrice Prima perde la quinta partita consecutiva del suo periodo orribile, a Verona i padroni di casa della Tezenis vincono l’andata dei quarti di finale della competizione tricolore, ma l’83-79 finale dà ottime speranze di poterlo ribaltare nel ritorno in Ciociaria del 22 novembre per conquistare così la quarta partecipazione di fila alla Final Four. Qualche miglioramento deve esserci stato all’ombra dell’Arena se stavolta nei minuti finali i giallorossi non sono crollati ma sono anzi rientrati da un -12 (71-59 a 5’ dalla sirena) che stava per decretare l’ennesima disfatta.
L’iper deludente Rowe in panca, il ventenne Tommasini in cabina di regia, questo il primo segnale dato col quintetto base dal traballante Cavina, scelta che sapeva di bocciatura per il colpo più costoso del mercato estivo. E quando dopo cinque minuti l’ha fatto entrare sul 7 pari, Veroli è andata subito al massimo svantaggio, 12-21. Ma proprio Rowe, dopo tre quarti e mezzo incolori in linea col suo inizio stagione, è stato importante, con 6 punti, nel ricucire il gap negli istanti finali, dove un accenno di risveglio l’ha dato pure Colussi.
Jackson, dopo i 18 punti del primo tempo per farsi perdonare i 2 in totale di Reggio Emilia, nella ripresa ha abbassato il volume, Lee è stato più costante, oltre che miglior marcatore del match (21+9 rimbalzi per 31 di valutazione). Anche dall’altra parte in evidenza gli stranieri, almeno tre su quattro, più l’azzurro Renzi, che contro Veroli va sempre bene.
La partita in Veneto dovrebbe aver rappresentato il passo d’addio per Demis Cavina. Oggi potrebbe essere il giorno del divorzio da Veroli del coach, consensuale o forzato non si sa. Per la sostituzione come favorito si era rimasti ad Attilio Caja, ma una voce dell’ultimissima ora dà pronto a sbarcare già oggi in Ciociaria Nando Gentile. Chi vivrà vedrà. Magari si vedrà ancora Cavina. Chissà.
Paolo De Persis