La Prima Veroli

VEROLI – Una sfida d’alta classifica. Anzi, d’altissima. Per vederla giocare bisogna aspettare ancora 15 giorni e può essere che il turno di campionato che le altre giocheranno domani ne modifichi, almeno leggermente, gli scenari. Come anche il Consiglio Federale del 14 aprile, se deciderà di accogliere la richiesta della Comtec di infliggere 2 punti di penalizzazione alla squadra avversaria per problemi finanziari, stessa penalità che potrebbe essere affibbiata ad una diretta rivale-playoff come Brescia. Ma la gara che la Prima Veroli affronterà dopo Pasqua sul campo della Giorgio Tesi Group Pistoia sarà il match tra due delle squadre migliori della seconda parte del torneo.

Se in base alla classifica assoluta – considerata senza l’anticipo di ieri sera tra Brindisi e Verona – si affrontano la co-capolista, la squadra toscana, e l’ottava, quella ciociara, per la graduatoria del girone di ritorno sarà invece lo scontro tra la seconda e la terza. Con le sue 7 vittorie in 10 partite la formazione di Paolo Moretti sta facendo peggio solo di Scafati nel secondo giro di boa, un gradino appena dietro c’è appunto il quintetto di Nando Gentile, che di successi ne ha ottenuti 6 come Brindisi, Barcellona e Jesi (quest’ultima con una gara in meno).
 
Ma se per Pistoia questo rendimento non è una novità visto che partiva già dalla seconda piazza del girone d’andata, per Veroli il cambio di passo è stato vertiginoso dopo il terzultimo posto in cui languiva desolatamente dopo la quindicesima giornata. Davvero dal giorno alla notte la trasformazione della squadra giallorossa, ma va subito chiarito che il valore dell’organico è più in linea con il rendimento attuale che con quello avuto nei (troppi) mesi precedenti. Premettendo questo, ci sono stati alcuni giocatori e settori per i quali il cambiamento è stato più evidente. Il principale è quello di Jarrius Jackson, passato dal possibile scambio con Cremona per Roderick a gennaio – dopo essere stato scaricato o quasi da Gentile che non gli vedeva segnare un canestro nemmeno in una vasca da bagno – a braccio armato tornato di lusso per la categoria e che domenica scorsa ha avuto il suo più alto picco stagionale coi 34 punti rifilati nientemeno che alla capolista Scafati. E con soli 14 tiri tentati, come è piaciuto sottolineare allo stesso Gentile, ormai conquistato pure lui dall’allievo di Bobby Knight a Texas Tech.
 
Il settore in cui s’è migliorato complessivamente di più è il reparto lunghi titolare. Per la prima parte del torneo l’area colorata verolana è stata terreno di conquista per tutte le avversarie, ora sono proprio Brkic e Lee le colonne su cui si poggia il felice momento della Prima. Il serbo-cesenate e il nazionale finlandese stanno vivendo ormai da settimane e settimane, al pari di Jackson, il loro miglior periodo stagionale e in contemporanea, sono diventati dei fattori non solo offensivamente, dove hanno il loro punto forte, ma anche per rimbalzi e intimidazione, due aspetti in cui Veroli soffriva tremendamente.
 
Poi c’è la questione dell’ala piccola, ruolo in cui la Prima è passata dal non averne nemmeno una all’averne due di discreto livello, se, accanto al prossimo rientro della sicurezza Elder, Cortese dovesse confermare nei prossimi appuntamenti la crescita di determinazione, oltre che di qualità tecnica, mostrata con Scafati. Senza poi dimenticare la consapevolezza che ha assunto ora in cabina di regia Giovacchini, che non sarà il playmaker dei vostri sogni per una squadra che punterebbe a vincere il campionato, ma se inserito in un contesto dove sono i compagni a fare canestro può andare bene per disciplina e ordine che dà al gioco e per la discreta applicazione in difesa.
 
Per un finale di stagione davvero esaltante sarebbero necessari altri miglioramenti, però. Da Tommasini (tuttavia in crescita) e Rullo ci si aspetta maggiore continuità e fame, magari proporzionale al talento che hanno, ma il vero rompicapo è l’apporto di Gatto e Colussi, enigmatico per l’esperienza enorme che si portano dietro e problematico per i loro ingaggi, non certo da decimo e undicesimo uomo come invece sono diventati per rotazione. I due stanno uscendo sempre più dai radar di Gentile, l’ex capitano ha giocato 7 minuti di media nelle ultime due gare, Colussi non è stato fatto nemmeno entrare contro Scafati. Proprio su Colussi c’è stato l’auspicio del presidente Zeppieri di recuperarlo durante questa sosta di due settimane della Prima, anche per l’ingente investimento che il club giallorosso ha fatto in estate sull’ex Caserta, che rimarrà a Veroli anche l’anno prossimo stando al contratto. Gentile, come ribadito nel dopogara con Scafati, è tuttavia intenzionato a guardare prima al rendimento della squadra, che sta facendo bene senza i due. Ma un loro pieno recupero sarebbe “eticamente” corretto.
         
Paolo De Persis