Nando Gentile, coach Prima Veroli

VEROLI – Abbonata da un po’ di tempo a questa parte a giocare di venerdì (è la terza volta consecutiva che succede in casa), la Prima insegue un duplice obiettivo col match di stasera: infilare il tris di vittorie per la prima volta in stagione e sistemare definitivamente il discorso salvezza. Alle 20.45 al palasport di Frosinone va in scena l’anticipo televisivo della prima giornata di ritorno della Legadue, avversaria Sant’Antimo (diretta su RaiSport2, radiocronaca su ExtraRadio, in streaming su www.extraradio.it).

Contro la cenerentola del torneo l’occasione è ghiottissima per la formazione verolana, che s’è rigenerata dopo le due vittorie su due del 2012 contro Verona e Jesi. Nel giro di 8-giorni-8 la Prima può uguagliare quanto fatto, o sarebbe meglio dire non fatto, nei primi due mesi e mezzo di campionato, dove le vittorie sono state appunto tre (in 12 match9. In questo modo metterebbe da parte l’inattesa paura che s’era materializzata prima di Natale, la retrocessione: con un successo i punti di vantaggio su Sant’Antimo salirebbero a 6 e, con lo scontro diretto fissato sul 2-0 grazie al blitz dell’andata a Pozzuoli, sarebbe una bella polizza.

“La gara è fondamentale come tutte le partite che abbiamo giocato in questo inizio di 2012 – la presenta Nando Gentile, atteso da casertano al derby personale – Siamo già all’inizio del girone di ritorno, altre battute d’arresto in casa non possiamo più permettercele. Anche Sant’Antimo lotta per un obiettivo vitale, s’è rinnovata nell’organico e non sarà facile”. In settimana è andato tutto liscio alla comitiva giallorossa, tranne l’assenza nota di Colussi nessun acciacco per gli altri, tra cui ci si aspetta il riscatto di Jackson dopo l’orrendo 1/19 al tiro delle ultime due gare. Per i campani non si sa se verrà già schierato il nuovo americano Troy Bell. L’ex guardia di Soresina e Reggio Emilia è sbarcato appena mercoledì e con pochi allenamenti sulle gambe è un azzardo schierarlo: “Non sappiamo in che condizioni Bell si sia presentato, Sant’Antimo ha ancora in organico il terzo americano, David Teague, quindi può anche essere che alla fine possa giocare ancora lui. Nel caso in cui Bell ci fosse, il suo apporto dipenderà ovviamente dalle sue attuali condizioni fisiche, ci ho già giocato contro con Roma e ho visto che è un grande tiratore”.

Ultima in classifica con 3 vinte e 11 perse, la matricola dell’ex capitano verolano Marco Rossi (sotto tono: 5.0 punti e 4.1 di valutazione in 21’ di media) ha cambiato già diverse cose in organico (oltre Teague, messi da parte George e Gagliardo, finito come si sa a Ferentino), l’altro americano è Folarin Campbell (14.4 punti), in regia si affida al prodotto di casa Carlo Cantone, il talento migliore è quello di Riccardo Moraschini (11.0 punti in 29’), il play-guardia classe ’91 di scuola Virtus Bologna arrivato in corsa dopo essere stato grande protagonista dell’argento europeo dell’Italia Under 20, e sottocanestro ha il 2.07 Alessandro Cittadini (110.1 punti+5.2 rimbalzi) e il 2.06 Milivoje Bozovic, montenegrino neo arrivato (9.5 punti e 9.5 rimbalzi nelle prime due gare). Il pericolo maggiore in cui può incappare Veroli è quello della sottovalutazione: “Sant’Antimo è un’avversaria pericolosa, l’ultima gara con Imola in casa l’ha persa nel finale, l’ultima trasferta a Piacenza l’ha vinta. Di certo, guardando anche le statistiche, il suo difetto più evidente è che fa pochi punti (il meno prolifico della Legadue con 69.1 di media, ndc) e l’arrivo di Bell è proprio per colmare questa lacuna. Noi dovremo difendere forte per renderla più evidente e vincere a rimbalzo, visto che quando l’abbiamo fatto ci siamo portati a casa anche la vittoria”.

Dopo Marcelletti e Dell’Agnello altra sfida particolare per Gentile con il collega avversario. Gennaro Di Carlo, infatti, è allievo del principe di Tuoro: “Non c’è maestro né allievo. Con Gennaro siamo stati insieme responsabili del settore giovanile a Maddaloni, poi l’ho avuto come vice a Imola e Roma e vedendo in questi giorni i viedo di Sant’Antimo ho rivisto tante cose che facevamo insieme io e lui”. Il dispiacere all’amico dovrà comunque darglielo.
     
Paolo De Persis