Jesi – La regola del 5 premia Roseto, che trova il suo quinto successo consecutivo, dimostrando di essere la squadra del momento, partita, è vero, con il dichiarato obiettivo di raggiungere la salvezza, entrata ora prepotentemente nel gruppo delle migliori. Se Trullo sarà capace di mantenere equilibri e umiltà, Roseto metterà paura a diverse squadre.

Per l’Aurora Jesi è invece la quinta sconfitta consecutiva, seconda della serie all’Ubi Bpa Sport Center: la squadra di Lasi regge per due quarti, poi si sbriciola sotto i colpi di una squadra che ha giocato con una velocità impressionante. Anche i muri del palasport jesino sapevano che Jesi ha difficoltà, contro squadre di questo tipo, quando non riesce a difendere con la difesa schierata e puntualmente c’è scappata la batosta.

Non è stato un bello spettacolo vedere l’Aurora perdere 17 palloni, subendo altrettanti contropiede, o quasi e vedere la maggiore fisicità di Roseto, prevalere in ogni fase di gioco, al punto che, in alcune giocate, la voglia di lottare su ogni pallone, ha cancellato dal campo la squadra di casa.

Se c’era ancora qualche dubbio sulla debolezza della squadra, Roseto, forse l’avversaria sbagliata, capitata nel momento sbagliato, ha messo i puntini sulle “i”, riportando tutti alla realtà. Il segnale di resa definitivo, emblematico,  è arrivato a metà del terzo quarto, quando Santiangeli, superato da Weaver, lo ha afferrato per la maglia beccandosi l’antisportivo, a quel punto si è capito che per Jesi non c’era più nulla da fare.

Ora urgono provvedimenti, più di mercato che, ovviamente disciplinari, vista l’attuale manifesta inferiorità. Almeno, sino a questo momento, sul proprio campo, la squadra di Lasi se l’era giocata con tutti, ora non è più così.

Roseto ha dimostrato di non essere solo Allen-Weaver, che già da soli sono valsi il prezzo del biglietto per i numerosi tifosi saliti a Jesi; ha dimostrato di avere molto di più, un Moreno stizzoso, polemico (anche col pubblico) quanto si vuole, ma talentuoso e concreto, un giovane interessante come Marini, mandato in quintetto per errore, il migliore per rendimento dopo Allen.

Complessivamente la squadra ha dimostrato di avere assimilato più che bene il Trullo-pensiero e i risultati si sono visti, se poi i due lunghi Bryan e Borra non sono i più forti del campionato, poco importa: avanti tutta, la strada è quella giusta.

Allen e Greene (foto G.Esposto)

Allen e Greene (foto G.Esposto)

Starting five

Jesi: Greene, Hunter, Paci, Santiangeli, Picarelli

Roseto: Allen, Ferraro, Marini, Bryan, Moreno

Palla avvelenata

Starting five a sorpresa per Roseto: gli addetti al tavolo scambiano Marini per Moreno e Trullo pesca un jolly. Non era una carta voluta, ma di jolly si è trattato, perchè Marini gioca una splendida partita e il coach abruzzese ci scherza su, in sala stampa. Ma il suo peccatuccio Trullo lo commette quando manda in campo Papa, sull’ultimo attacco jesino, per arginare Santiangeli e quest’ultimo lo prende così sul serio, da commettere ben tre falli nel giro di 9”, l’ultimo dei quali manda il golden boy jesino in lunetta per tre liberi, che riportano Jesi sul -6 al riposo.

Roba dell’altro mondo, ma al ragazzo (Papa), il peccatuccio si può perdonare.

MARINI SANTIANGELI

Se la matematica non è un’opinione

Diciassette palle perse, una vera catastrofe per Jesi, specialmente contro una squadra che chiude con un saldo positivo la statistica perse/recuperate. Vi sembra poco?

E poi quei 40 rimbalzi conquistati, contro 26, addirittura 14 offensivi, un 45 di valutazione di Allen, Roseto straborda.

Coach to coach (ipse dixit)

Trullo: “Jesi veniva da quattro sconfitte consecutive e voleva tornare alla vittoria, così la temevo abbastanza, anche perché nella precedente partita in casa con Imola, aveva perso, praticamente all’ultimo secondo. Era una squadra da rispettare e prendere con le molle. Noi stiamo vivendo un momento magico, in cui riusciamo a giocare la nostra pallacanestro, fatta di transizione e contropiede continuo e tanto pick ‘n roll e questo alla lunga li ha schiantati, perché anche quando si sono riavvicinati nel punteggio, abbiamo ripreso a correre prendendo di nuovo il largo. Con noi diverse squadre fanno fatica, giochiamo un basket sempre al massimo, quando ci è possibile farlo e questa è la nostra forza”

Lasi: “Roseto è una squadra di grande qualità e lo sapevamo. L’unico modo di giocarcela alla pari era perdere pochi palloni e avere buone percentuali di tiro e correre. Sono rammaricato perché loro, è vero, hanno corso tanto, ma spesso tutto è partito da nostre palle perse. Se nei primi due quarti abbiamo retto, rimanendo in partita, con tre-quattro errori di fila loro hanno ripreso il largo. Contro una squadra così non te lo puoi permettere. Nello scout non vedo una voce positiva, unica nota positiva la prova di Picarelli, che ha fatto la migliore partita di questo inizio si campionato.”.

 

AURORA JESI – MEC ENERGY ROSETO 85-108

23-26; 22-25; 25-33; 15-24

Arbitri: Nicolini, Solfanelli, Fabiani.