Sarà Jesi – Brindisi la finalissima della Final Four di Legadue. La seconda semifinale premia il quintetto di Piero Bucchi che vince con Verona e si qualifica per contendere il trofeo al team di Stefano Cioppi.

 

Quintetto Verona: West, Porta, Boscagin, Di Giuliomaria, Banti.

Quintetto Brindisi: Giuri, Hunter, Maestrello, Borovnjak, Callahan.

I pugliesi si presentano alla semifinale senza capitan Ndoja e il play titolare Renfroe . Piero Bucchi sceglie Marco Giuri in cabina di regia. Il giocatore brindisino è autore in avvio di buone giocate, ma commette 2 falli nei primi 4 minuti. Il coach emiliano decide, così, di cambiarlo con Matteo Formenti. Gli attacchi delle due squadre non sono spumeggianti, con diversi errori anche nei liberi. Borovnjak con 6 punti, prova a spingere i suoi, ma Verona risponde con il neo entrato Waleskowski. Si segna solo dall’area con i due quintetti che chiudono il primo quarto, in perfetta parità 14-14, avendo realizzato complessivamente solo una tripla.

4 punti consecutivi di Mario West aprono il secondo parziale, con i veneti che si portano sul 18 a 14. Bucchi richiama in panchina Wojciechowski con tre falli, rientra Borovnjak per aumentare il peso sotto le plance del quintetto biancazzurro. L’Enel nei primi sei minuti del secondo quarto realizza solo due punti. Verona, pur non brillando anch’esso in attacco,  si porta sul + 6 grazie ad un canestro del solito West  (22-16). Bucchi, per provare a rientrare in partita,  ordina la pressione a tutto campo. Ci riesce con Callahan che ricuce lo strappo con due canestri da sotto ed un libero. Hunter con l’aiuto del tabellone completa la rimonta e firma il vantaggio dell’ Enel . Verona  non demorde. Aiutato anche dagli errori degli avversari, il quintetto veneto piazza un break di 8 a 1. Hunter sul suono della sirena limita i danni con la prima tripla della serata per i pugliesi. Al riposo lungo si va con gli uomini di Alberto Martelossi avanti per 30 a 26 . Punteggio bassissimo testimoniato anche dai numeri dei primi 20 minuti  . Dal perimetro 1/ 13 per Verona, 1/ 7 per Brindisi .

Veemente il ritorno sul parquet dei pugliesi:  11 a 2 di break per Hunter e compagni, che registrano, però, il terzo fallo di Giuri. Borovnjak –Callahan sembra spadroneggiare sotto le plance con i biancazzurri che a metà quarto allungano sul + 5 (39 a 34). La risposta veneta è affidata a tre triple consecutive realizzate da Mc Grath : Verona, così,  nuovamente avanti 47 a 44. Brindisi non trova varchi nella difesa imposta da Alberto Martellossi. Giuri perde l’ultimo possesso del parziale e West in contropiede chiude il terzo quarto aumentando ancora il vantaggio della sua squadra (52-46).

Ancora un break di 9 a 0 di Brindisi apre l’ultimo periodo. Match nuovamente in bilico, con i biancazzurri avanti di 3 a 6 minuti dal suono della sirena. I veneti continua a sbagliare parecchio:  due soli punti in 7 minuti, e costringono coach Martelossi a chiamare time-out. Borovnjak esce per cinque falli, ma Brindisi sembra non risentirne e con Hunter dal perimetro si portano sul + 6. Il solito McGrath tiene in vita Verona con una tripla dall’angolo che vale il 62 a 60 per i pugliesi ad un minuto dallo scadere dei quaranta minuti. Finisce anche la partita di Callahan per cinque falli con Bucchi che perde i suoi due uomini di riferimento a rimbalzo. Waleskowski, per Verona sbaglia i due tiri liberi della possibile parità. Giuri dalla lunetta per due volte è , invece, freddo e implacabile chiudendo la contesa . Finisce 68 a 60 per l’ Enel tra l’entusiasmo degli oltre 400 tifosi biancazzurri giunti nell’impianto barese.