UPS

MIKE HALL (ala, Bondi Ferrara, Irlanda) – JAMARR SANDERS (guardia, Novipiu’ Casale Monferrato, Usa) – Mattatori nelle vittorie esterne dei propri club i due stranieri leader delle formazioni allenate rispettivamente da Martellossi e Ramondino. L’ex Biella gioca ben 43 minuti acchiappando ben 23 rimbalzi e pur tirando male dal campo (4/15) risulta decisivo con la stoppata sulla penetrazione di Castelli a pochi secondi dalla fine del combattuto overtime. L’eta’ cresce ma la sua leadership non accenna a scendere. Sanders da par suo chiude un match dominato dalla sua truppa per tutti i 40 minuti nel derby contro la Bertram Tortona con 27 di valutazione frutto di 20 segnati in 33 minuti, 6 falli subiti e ben 5 assist oltre ad una stoppata data. Casale continua a volare prima in classifica senza macchie facendo sognare tutti i suoi tifosi con la guardia classe 1988 che viaggia a medie importanti con quasi 19 ad allacciata di scarpe ed oltre il 50% da due punti.

MATTEO DA ROS (ala forte, Alma Trieste, 1989) / GIOVANNI GASPARIN (guardia, Andrea Costa Imola, 1991) – Strana coppia quella formata dall’ala forte numero 20 della capolista Trieste di coach Dalmasson e la guardia ex Piacenza ed Omegna in forza a coach Cavina. Il nativo di Milano che ha saltato le prime due giornate di campionato in quanto infortunato ha compiuto il suo primo acuto personale realizzandone ben 33 in quel di Mantova. Per lui 12/19 al Palabam con 7 rimbalzi, 5 assist che gli vale 38 di valutazione in ben 35 minuti, tanti minuti di campo per l’ex Verona sempre più importante negli equilibri di un’Alma ancora a punteggio pieno e che trova ogni giornata un protagonista differente. L’esterno della formazione romagnola invece continua il suo momento d’oro iniziato con l’aver conquistato il quintetto base ai danni dell’Usa Bell. Ben 18 i punti realizzati a Roseto in 32 minuti, per lui 3/4 dai 6,75 metri e 6 falli subiti col trentello nella valutazione. Suo high stagionale come pesante e’ la vittoria della sua Imola contro la diretta rivale per la salvezza Roseto.

EUROTREND BIELLA – Quattro vittorie consecutive per l’Eurotrend di Michele Carrea, che diventano automaticamente 5 considerando che la squadra piemontese in settimana ha già disputato in anticipo la nona giornata battendo Reggio Calabria al Forum. Dopo la pesante sconfitta di Legnano, il mese di novembre ha segnato una importante svolta nella stagione della squadra di patron Massimo Angelico con un ruolino di marcia fatto di sole vittorie, favorito in parte anche dal calendario che le proponeva tre sfide sul parquet di casa dove Biella non perde in regular season dal 17 aprile 2016. Eppure la trasferta di Agrigento era sicuramente da temere, contro una squadra che ha iniziato bene il campionato nonostante sia all’inizio di un nuovo ciclo. Biella è scesa in campo concentrata e vogliosa di fare sua la partita per non perdere altro terreno dalla capolista Casale. Sotto nel punteggio praticamente solo nel primo minuto di gara, Biella è andata via in fretta trascinata da Ferguson (30 punti con 9/17 al tiro) e Tessitori (doppia-doppia da 15+11), andando ben oltre la doppia cifra di vantaggio e permettendo così a Carrea di mettere nel motore di Carl Wheatle altri minuti importanti, che torneranno utili nella seconda metà di questo girone di andata per strappare nuovamente il biglietto per le Final Eight di Coppa Italia.

(credits Legnano Basket Knights)

DOWNS

VIRTUS ROMA – Momento difficilissimo per la Virtus Roma di un Fabio Corbani probabilmente al capolinea della sua avventura capitolina. Già in settimana la sua panchina era traballata, ma alla fine la società ha preferito aspettare il derby con Rieti prima di prendere una decisione. L’ennesima sconfitta interna stagionale (la quarta su cinque gare giocate al Pala Tiziano) è di quelle amarissime, perché arrivata in modo troppo simile alle altre, con continui alti e bassi nel corso del match, segno di una squadra che forse non ha ancora tutte le certezze tattiche in mano. Dopo una pessima partenza (-13 alla fine del primo quarto) Roma sembrava aver preso in mano il match con un parziale di 44-21 che la portava addirittura sul +10 a metà terzo quarto. Qui il primo black-out con Rieti che rientrava in partita, a cui poi seguiva il secondo nell’overtime dove Roma toccava in fretta il +7 per poi subire un parziale di 15-5 che decideva il match. E questo per non parlare della gestione degli ultimi possessi alla fine dell’ultimo quarto dove Roma sopra di 3 lasciava ad Olasewere il tiro da 3 per il pareggio. Nelle prossime ore arriverà probabilmente l’esonero di Corbani, che forse non è il solo responsabile di questa situazione ma una scossa al gruppo è fondamentale per provare ad invertire la rotta.

BERTRAM TORTONA / TEZENIS VERONA – Momento complicato per due squadre che, nonostante il pesante rinnovamento estivo, avevano iniziato la stagione in modo molto positivo. Dopo aver infilato 3 vittorie in avvio la Bertram di coach Pansa ha perso 4 delle ultime 5 partite, lasciando domenica a Casale anche il derby. Il problema principale per Tortona è la difficoltà a vedere il canestro soprattutto da dietro l’arco, con percentuali che nelle ultime due gare sono precipitate non consentendo alla squadra piemontese di aprire l’area e permettere a Garri e Sorokas di imperversare nel pitturato, con un attacco che di conseguenza è diventato molto più semplice da leggere per gli avversari, andando ad influenzare ovviamente la media punti a partita rimasta sotto i 70 punti nelle ultime due gare. Ad Est anche Verona era partita in modo positivo con 3 vittorie nelle prime 5 partite, ma il trittico con Bologna, Udine e Treviso che poteva rilanciare le ambizioni della Tezenis, ha invece fatto precipitare la squadra di Dalmonte. Partite nelle quali Verona, a parte il primo quarto con Udine e la reazione di ieri a Treviso nell’ultimo quarto, non è quasi mai riuscita a stare a contatto con gli avversari. A parziale scusante gli infortuni che stanno decimando il roster di Dalmonte, che a Treviso oltre al lungo degente Maganza (fermo da metà ottobre) ha dovuto rinunciare anche a Jones e Nwohuocha. Infortuni che, come lo stesso Dalmonte ha detto a fine gara a Treviso, devono essere recuperati più in fretta possibile per ripartire subito dimenticando le ultime battute di arresto.

(a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini)


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