UPS

Brown in area - 24 pts (2016 © Foto Alessio Brandolini)

Brown, 22 punti con 9/13 al tiro a Casale (2016 © Foto Alessio Brandolini)

LE SORPRESE ROSETO, VIRTUS ROMA E JESI – Sono solo due giornate disputate ma gia’ abbiamo le prime sorprese. Sicuramente in pochi avrebbero predetto gli Sharks Roseto in vetta a punteggio pieno. Stagione per gli abruzzesi iniziata tardi e con tante incognite e nonostante un americano in meno a roster battono prima Verona e poi in casa si sbarazzano dell’Alma Trieste. Partito il bomber Byron Allen sbocciato come un fiore a primavera con Trullo, Roseto pare aver azzeccato anche il classe 1992 Adam Smith che viaggia a 31 punti di media facendo sognare ancora la piazza. Stesse premesse per la Virtus Roma che dopo i problemi estivi col rischio di non essere ammessa al torneo di A2, completa all’ultimo la squadra e parte alla grande issandosi in testa con la sola Tortona ad Ovest. Agrigento prima, Casale poi sono due scalpi importanti per una Roma che difende bene e forte subendo solo 74 punti di media. A Casale e’ Chessa onfire (26 pt e 10/14 dal campo) oltre agli assist di Raffa (7) e se il buongiorno si vede dal mattino per la gloriosa Virtus ci sarà da divertirsi. Altra sorpresa e’ Jesi che vince anche il derby marchigiano contro la Ambalt di coach Calvani. Squadra giovane ma con tanta voglia di difendere e sbucciarsi le ginocchia quella di coach Cagnazzo che trova i rimbalzi del capitano Maganza (8 a gara) ed i fuochi d’artificio dell’Usa Davis che tira tantissimo dalla lunga distanza e segna 25,5 punti ad allacciata di scarpe. Dopo i magoni della scorsa stagione ed il rischio retrocessione pare la stagione della svolta per la formazione jesina.

Matteo Martini, eroe di giornata (Foto: Tania Calini)

Matteo Martini, eroe di giornata per Legnano (Foto: Tania Calini)

LA STRANA COPPIA ED IL “MURO” TAYLOR SMITH – Dopo la sconfitta in volata con Tortona, Legnano trova i primi due punti del campionato a Castellanza grazie ad una tripla di Matteo Palermo, ma chi guida i Knights ad una grande partita contro la favorita Ferentino è la strana coppia Nik Raivio-Matteo Martini. L’americano si prende le sue responsabilità caricandosi spesso e volentieri l’attacco di Legnano sulle spalle e firmando una gran partita da 30 punti e 8 rimbalzi, con un 12/17 al tiro, ma il vero MVP di giornata è il giovane Martini (classe ’92) che entra dalla panchina portando energia in campo e scompiglio nella difesa laziale, che non riesce proprio a tenere il suo 1vs1. Gioca la partita della vita chiudendo con 27 punti, 5/9 da due e 4/6 da tre, più 4 rimbalzi, per 30 di valutazione. Taylor Smith è un centro sottotaglia ma che già lo scorso anno aveva dimostrato di sapere tenere bene il campo contro i pari ruolo. Questo inizio di campionato sta confermando tutto il suo potenziale che spinge Ravenna in vetta alla classifica a punteggio pieno. Mette insieme una doppia-doppia da 21 punti e 12 rimbalzi, ma soprattutto aggiunge la specialità della casa, 5 stoppate, che frustrano oltremodo le velleità di una pur buona Forlì.

DOWNS

Cohn (Imola)

Cohn, tra i più deludenti di Imola (foto di Daniele Ferretti)

FORTITUDO BOLOGNA/ ANDREA COSTA IMOLA – Diversa la classifica ma anche il budget e gli obbiettivi stagionali per le due formazioni che si trovano a pochissimi chilometri di distanza. La F bolognese arrivata a sorpresa in finale la scorsa stagione e’ ripartita con grosse ambizioni ma sopratutto una piazza che ha costretto la società a terminare la campagna abbonamenti per lasciare un minimo di tagliandi alle formazioni avversarie. Il tutto esaurito ha forse fatto tremare le gambe agli uomini di Boniciolli, che dopo la promettente vittoria a Chieti all’esordio ed ancor prima la Supercoppa in saccoccia, cade al Paladozza contro la Tezenis Verona. I bolognesi sono ancora privi di Ruzzier ma ciò non può giustificare una cosi brutta prova. Gli uomini di Frates doppiano (26-52) gia’ al 20’ i padroni di casa della Kontatto traditi dagli Usa. Ancora a secco Imola che dopo la sconfitta al fotofinish contro Recanati cede tra le mura amiche contro una Virtus Bologna sempre avanti sin dalla palla a due. L’Andrea Costa manca di aggressività’ e pare la brutta copia della formazione che piuttosto bene aveva fatto in un precampionato costellato di tante vittorie. Anche tra i biancorossi deludono in due colored Cohn e Norfleet, un campanello d’allarme preoccupante per lo staff tecnico di Ticchi prima di due trasferte impegnative.

Obi Emegano (Novipiù Junior Casale, foto di Maurizio Dalla Zuanna)

Obi Emegano non ha ancora convinto (Novipiù Junior Casale, foto di Maurizio Dalla Zuanna)

NOVIPIU’ CASALE – Non è il caso di fare drammi, certo è che Casale aveva abituato a partenze più “cattive”. Più che i 2 stop consecutivi, infatti, preoccupa la carenza di una identità precisa (marchio di fabbrica delle precedenti squadre di coach Ramondino). La Novipiù ha spesso schierato quintetti anomali che non chiariscono fino in fondo alcuni dubbi. L’esterno USA Emegano pare piuttosto insicuro e i pochi lampi mostrati nelle prime uscite non sembrano far pendere l’ago della bilancia su una sua possibile crescita esponenziale. Di Bella, poi, preso come alternativa a Tomassini, pare invece l’alter ego di Blizzard, faticando a trovare le chiavi della regia rossoblu. Urge quindi, in primis, trovare un leader difensivo – perso con la partenza di Aka Fall -, capace di far scattare la scintilla, alzare l’asticella dell’aggressività, dettare i ritmi nella metà campo difensiva e chiudere definitivamente il cerchio della nuova chimica di squadra. Ma il tempo non è tiranno, permettendo a coach Ramondino di lavorare per limare quei dettagli che possano permettere alla Novipiù di recuperare la strada persa a partire proprio dalla prossima trasferta a Siena, primo crocevia importante per capitan Martinoni e compagni.

a cura di Fabrizio Quattrini, Alessandro Salvini, Michele Coppo e Davide Moroni


Dailybasket.it - Tutti i diritti riservati