Questa sera si sono incontrate al PalAlberti due formazioni con non pochi problemi da superare e ben consapevoli del fatto che, non esistendo il pareggio nel basket, alla fine dell’incontro una delle due (la perdente) si sarebbe trovata con scelte ancora più difficili da prendere per consentire un’immediata inversione di tendenza.

Barcellona, dopo i proclami estivi e a fronte delle ultime sconfitte con le dirette avversarie per l’approdo in serie A (Scafati, Brindisi e Reggio Emilia), che di fatto si traducono in una sostanziale bocciatura per la promozione diretta, doveva assolutamente riprendere quota. Alla vigilia del match in presidente Bonina avevano rimandato l’immediato intervento sul mercato rilanciando fiducia nell’ambiente anche se, a parere dello scrivente, alcuni reparti della formazione siciliana sono sicuramente da rinforzare con tempestività (vedi Brindisi con il tesseramento di Wojciechowski Jakub).

Verona soffre in buona sostanza degli stessi mali dei siciliani: prestazioni disastrose in trasferta con solo una vittoria su dieci incontri, giocatori con rendimenti al di sotto delle aspettative che hanno portato alla risoluzione dei contratti con Andrea Colli e Dusan Vukcevic sostituito da McGrath Donald Michael (guardia americana con passaporto irlandese ex Teramo).

Alla fine dell’overtime è Verona ad avere la meglio sui padroni di casa. Non sono mancati i fischi al termine dell’incontro rivolti dal pubblico alla propria squadra che ha palesato apertamente di non aver gradito la deludente prestazione del quintetto siciliano. Si vedrà nei prossimi giorni quali provvedimenti intenderà prendere la società.

Passando alla cronaca: la Sigma schiera Green, Lukauskis, Hicks, Da Ros, Martin, la Tezenis risponde con Porta, Boscagin, West, Waleskowsky, Renzi.

Nel primo periodo le squadre si equivalgono e non si scoprono; la Sigma trova in Martin un buon finalizzatore, la Tezenis va a canestro ripetutamente con Porta che ha modo di sfoggiare il proprio repertorio. Sul 17-14 Hicks mette la tripla del 20-14 ma gli scaligeri due volte in lunetta con Waleskowsky e Mariani capitalizzano un solo punto per il finalino 20-15.

Nel secondo quarto, dopo l’iniziale canestro messo a segno da Bonessio per i locali (22-15), Verona reagisce e non concede spazio ai siciliani; piazza invece un parzialone di 10-0 che vale il momentaneo sorpasso del 22-25. La Sigma troppo bassa in campo rimette dentro Hicks il quale non si lascia pregare e firma subito il 24-25. Porta capisce il momento buono e con l’aiuto di West e Renzi tenta il distacco: siamo sul 24-31. Bucci, il capitano del Barcellona, è sempre attento e dopo aver trasformato i liberi relativi ad un fallo procuratosi, innesca Lukauskis con uno splendido assist: è il 28-31. Si procede punto a punto con Boscagin e Lukauskis sugli scudi. Si va al riposo lungo sul 38-37.

Anche il terzo tempo conferma il sostanziale equilibrio tra le due formazioni. Le difese diventano protagoniste da ambo i lati, quindi, è più complicato segnare. I falli fioccano ed alla fine del tempo entrambe le formazioni hanno esaurito il bonus di squadra. Il tabellone al termine della frazione di gioco segna il punteggio di: 58-57.

Nell’ultimo quarto Barcellona, con Lukauskis e Mocavero, prova a prendere il largo. Verona risponde con Porta e West. Boscagin dalla distanza firma il 69-70. Martin vi pone momentaneo rimedio ma Di Giuliomaria e compagni non mollano così si arriva allo scadere sul punteggio di 82-83. Barcellona spreca dalla lunetta prima con Lukauskis e dopo con Green (per entrambi 1/2 ai liberi); anche Porta si fa contagiare dagli avversari e mette il punto del pareggio 84-84. La Sigma ha la palla della vittoria ma sbaglia e si va al tempo supplementare.

Viste le premesse, la paura di sbagliare si fa sentire così come il nervosismo del pubblico che non ha mancato di sottolineare gli errori commessi dalla propria formazione sul finale dell’ultimo tempo. Di Giuliomaria trova, invece, fiducia nei propri mezzi e diventa l’uomo più pericoloso della Tezenis. Sul punteggio di 86-89 Barcellona comincia a traballare, Porta e Waleskowsky infieriscono e incrementano il loro vantaggio sui padroni di casa: è il 91-95. Si va al fallo sistematico ma il +4 guadagnato vale la vittoria. A nulla vale la tripla di Lukauskis sul finale. Un libero di Porta fa segnare il finale 96-98.

Parziali: 20-15, 18-22, 20-20, 26-27, 12-14.

Questi i tabellini delle squadre:

Sigma Barcellona: Green 9, Bucci 16, Hicks 10, Lukauskis 21, Martin 19, Piazza 2, Bonessio 2, Da Ros 9, Mocavero 8.

Tezenis Verona: Porta 25, McGrath 2, West 10, Waleskouski 18, Renzi 9, Mariani 2, Boscagin 13, Banti 2, Di Giuliomaria 17.