VEROLI BASKET - TEZENIS VERONA 05/10/2014 LEGA GOLD“A Verona non si passa”. Questo il monito di Darryl Monroe, ala-centro della Tezenis Verona. Monroe può arrogarsi meriti non indifferenti sulla vittoria schiacciante ottenuta in casa contro Casale Monferrato domenica scorsa. Ma, da vero uomo-collettivo, parla quasi sempre al plurale. “Stiamo cercando di imporre il nostro volere, imporre il nostro Palazzetto e giocare il nostro gioco” spiega, quasi fosse un’ovvietà. Quasi non contassero molto quei 31 punti rifilati alla pericolosissima Casale Monferrato.

E dire che, nel pre-season, si parlava di una Verona “piccola”, fisicamente parlando. Che avrebbe potuto avere difficoltà con i rimbalzi, che non sembrava adatta a giocarsela molto bene sul piano fisico. Ma la filosofia di Monroe è un’altra: “Per i rimbalzi non conta quanto sei alto, conta saper prendere la posizione giusta, e soprattutto conta la forza di volontà. Il coach Ramagli ci stressa molto su questo fondamentale. Ci dice: vincete i rimbalzi, vincete quelli perchè è così che si vincono le gare. Quindi è quello che cerchiamo di fare”.

Si aspettava così, il basket italiano, Darryl Monroe? Un basket tecnico, che talvolta deve sacrificare un po’ di spettacolo? “Certamente è un basket diverso da quello che ho giocato nelle stagioni precedenti in Spagna, ma alla fine la pallacanestro è sempre pallacanestro: vinci con la tua squadra, perdi con la tua squadra. E noi stiamo vincendo perchè giochiamo come squadra. C’è chi fa 20 punti, chi prende venti rimbazi, ma non è questa la cosa importante, noi giochiamo sempre e comunque come squadra“. A proposito di referto: il suo recita 15 punti in 26 minuti di gioco con Casale, il miglior realizzatore dei veronesi insieme al capitano, Giorgio Boscagin. 7 su 11 la sua media al tiro, e un totale di 11 rimbalzi, il dato migliore per Verona.

Sarà perchè nella squadra ha trovato un ambiente che gli è particolarmente congeniale: “Sto bene in questa squadra, coach Ramagli mi cerca molto, mi ripete spesso che sono il secondo play in campo. Penso che sia importante, in questo senso, giocare non solo di fisico, ma soprattutto di testa. Che cosa migliorare? La difesa, come squadra. Nonostante abbiamo lasciato fare appena 52 a Casale Monferrato. Possiamo migliorare ancora”.

Sette vittorie su sette per Verona cominciano quasi a fare paura. Il segreto, per Monroe, è semplicemente quello di non pensarci: “Dobbiamo affrontare ogni partita come singola. Non è questione di vincerne sette di fila, è questione di vincere la prossima. Non possiamo pensare di essere i più forti, o lasciarci andare, dobbiamo restare sempre concentrati. Non credo di aver mai vinto 7 volte di fila nella mia carriera. Forse il mio secondo anno in Francia feci una buona striscia positiva, ma furono forse 5 di fila. Comunque non conta, pensiamo già alla prossima”.