Juan Fernandez (foto M. Martinelli 2013)

Juan Fernandez (foto M. Martinelli 2013)

Mercoledì alle 20.30 la Manital riceverà la Leonessa Brescia, che si presenta da imbattuta dopo aver ottenuto gli scalpi nei due turni precedenti delle altre due piemontesi,  Biella, rifilandole un ventello e Casale Monferrato, al termine di un testa a testa spettacolare.

La squadra di Diana sembra già aver trovato la “quadratura del cerchio”, nonostante in estate siano stati molti i cambiamenti nel roster: l’atletismo e il carisma di Giddens sono stati rimpiazzati dall’arrivo di due americani. Roberto Nelson è il top scorer con oltre 17 punti di media e le sue accelerazioni hanno messo in ginocchio sin qui quasi tutte le difese avversarie, mentre Brownlee è un’ala grande dotata di un tiro da tre punti affidabilissimo (oltre 45%).

La chiave di questo inizio di stagione al di sopra delle attese è però Juan Fernandez, “cervello” del team bresciano, come testimoniano i 7 assist a partita e la freddezza da vendere anche quando la palla pesa.

Per Torino quindi non sarà semplice aver la meglio, nonostante possa contare su Lewis, reduce da una super prestazione balistica (10/14 dai 6.75) e sul progressivo recupero di Amoroso, decisivo nell’ultimo quarto contro Forlì. Anche Davion Berry sembra essersi destato dal torpore delle prime partite, dimostrando grande aggressività su entrambi i lati del campo e sarà fondamentale in difesa contro le guardie avversarie, visto che Giachetti e Gergati non sembrano aver il passo per limitare Nelson.

Data l’assenza di Mancinelli, la squadra ha un problema di rotazioni  che Bechi tenterà di tamponare sperimentando tanti quintetti diversi: Brescia invece ha ben otto giocatori che rimangono in campo oltre 15 minuti e se la partita fosse punto a punto, potrebbe essere un fattore decisivo.

Inoltre la Manital nella vittoria contro Forlì ha dimostrato un dominio a rimbalzo (+11 contro Forlì) che sarà difficile da ripetere viste le doti in questo fondamentale di Cittadini, ritornato ad alti livelli, e di Benevelli (anche loro in doppia cifra di media).

L’esperienza non manca ad entrambe le squadre, che vogliono accorciare il gap dalla capolista Verona, ma ciò che farà la differenza sarà la forma fisica, che Torino sta acquistando match dopo match e la capacità di trovare in attacco punti da giocatori diversi da Lewis, presupposto imprescindibile per scalfire le certezze difensive della Leonessa.