Il PalaTrieste, tornato quest'anno palcoscenico del basket professionistico

Il PalaTrieste, tornato quest’anno palcoscenico del basket professionistico

Dopo il consiglio di amministrazione tenutosi ieri, la Pallacanestro Trieste 2004 ha deciso di transare il contratto che la lega a Brandon Brown e di mettere sul mercato Jobey Thomas. Entrambe le operazioni sono finalizzate al recupero della somma necessaria al proseguimento della stagione, che comunque non potrà prescindere dal reperimento di ulteriori risorse (100.000 ).

 

Brandon Brown lascerà Trieste

Brandon Brown lascerà Trieste

Una situazione di precarietà economica che trova origine nello scorso febbraio, quando l’arresto dell’allora presidente Walter Tommasi per usura provocò la perdita di sponsorizzazioni per un ammontare complessivo di circa 350.000 , e l’Acegas costretta ad anticipare 200.000 per permettere alla società  di finire la stagione in DNA.

Il ritorno tra i professionisti dopo la splendida gara 5 con Chieti ha portato in dote anche requisiti economici più stringenti, con il conseguente sforzo della cordata guidata da Claudio Boniciolli e l’ingresso di Paolo Francia a rimpinguare il capitale sociale, garantendo di fatto la pallacanestro di vertice in città. Al momento attuale il capitale sociale della Pallacanestro Trieste ammonta a 155.000 , 30.000 portati da Francia, 45.000 dal pool di Boniciolli, 5.000 da soci minori ed il  restante dall’Acegas.

Tuttavia i problemi a coprire il budget di questa prima stagione tra i professionisti (valutato in 1.4 milioni di euro) sono rimasti, stante il fallito tentativo da parte del sindaco Cosolini di reperire le necessarie risorse dal tessuto imprenditoriale cittadino. I 200.000 forniti dall’Acegas ad inizio di questo mese altro non sono che un anticipo sulle sponsorizzazioni delle prossime stagioni, ed esattamente lo stesso ammontare economico anticipato per coprire il buco della scorsa stagione. Di fatto si è generata una reazione a catena che posticipa alla stagione successiva la risoluzione del problema.

In tutto questo si inseriscono alcuni conflitti di natura prettamente politica tra alcune delle figure più influenti della recente storia cestistica cittadina, in uno scenario fatto di piccole vendette e scontri tra fazioni. A pagare sono come sempre gli appassionati, ed una comunità affamata di pallacanestro che aveva atteso quasi dieci anni prima di riassaporare la pallacanestro di alto livello.

Ad aggiungere ulteriori difficoltà, vi è la fusione tra Hera (multiutility emiliano-romagnola) ed Acegas Aps, che ha comportato la decisione di uscire dal capitale sociale della Pallacanestro Trieste il prossimo giugno, mantenendo comunque fede all’impegno di sponsorizzazione per le prossime due stagioni.

trieste_logoIl budget previsto per il 2013/2014 parla di un milione di euro, 600.000 dei quali sembrano essere già garantiti, ma mancano ancora 400.000 all’appello. In una città che vive di servizi, e dove il  tessuto imprenditoriale risponde freddamente alle richieste d’aiuto delle società sportive, sembra una cifra davvero difficile da reperire.

Le soluzioni potrebbero essere molteplici, dall’azionariato popolare all’intervento di una delle grandi realtà industriali cittadine, quello che conta è fare presto ed iniziare a imbastire un progetto, prima che l’ennesima grande realtà della pallacanestro nazionale ritorni nell’oblio delle serie minori.