TRIESTE – Dopo la brutta sconfitta casalinga subita da Forlì due settimane fa l’Acegas si riprende alla prima occasione utile, vincendo in maniera perentoria e meritata contro la Sigma Barcellona. Una partita vinta in condizioni di emergenza, con Ruzzier ancora in borghese e Filloy zoppicante, ma autore di una prestazione esemplare. Barcellona gioca con supponenza, come al gatto col topo,  disunendosi nel momento decisivo dell’incontro.

Questi i quintetti in campo alla palla a due:

Acegas: Carra, Mastrangelo, Thomas, Brown, Gandini

Sigma: Bell, Green, Callahan, Sanders, Cittadini

Inizio di gara di marca ospite, con Trieste a litigare coi ferri del PalaRubini, facendo fatica a trovare la via del canestro. Callahan e Cittadini colpiscono invece dalla distanza con efficacia, per il 7-2 Sigma del 3’. La reazione dei ragazzi di Dalmasson non tarda a farsi sentire, con le maglie difensive dei biancorossi a farsi sempre più strette. La tripla di Jobey Thomas regala poi il primo vantaggio dell’incontro ai locali, per il 12-11 del 5’. Brown non trova il necessario ritmo in attacco ed in difesa fa mancare tremendamente la propria presenza, con Dalmasson ad alternare Fall e Mescheriakov al suo posto. Il primo quarto resta così sui binari dell’equilibrio, con la tripla del bielorusso dell’Acegas a far segnare il 18-20 con cui si concludono i primi 10’.

Perdichizzi sfrutta appieno la profondità di una rotazione con pochi rivali in campionato, con Trieste costretta invece a far fronte all’infortunio di Ruzzier (ancora ai box) e ad un acciaccato Filloy. Nonostante questo i giuliani giocano a viso aperto, con il punteggio ancora in perfetta parità al 13’, 22-22. Il coach della Sigma tenta quindi la carta della zona matchup, cercando di limitare il buon momento di Trieste che con Mescheriakov stava creando diversi grattacapi ai lunghi siciliani. La Sigma con Bucci mette la testa avanti, ma la gara è sempre in bilico, 32-30 al 18’. Gli ultimi 2’ sono caratterizzati da una gran confusione e diversi errori, con il solo Bucci a mettere a segno i tiri liberi del 34-30 con cui si conclude il primo tempo.

Trieste ritorna in campo con il giusto piglio, sfruttando l’energia che il giovane Mastrangelo mette nella metà campo difensiva per mettere pressione agli esterni della Sigma. I ritmi dell’incontro si abbassano così sensibilmente, entrando in un terreno favorevole ai ragazzi di Dalmasson, che con la bomba di Filloy si portano sul +4 al 24’, 38-34. Trieste ha la possibilità di scavare un parziale consistente dopo la seconda tripla di Filloy, ma complici alcuni errori in fase di finalizzazione i giuliani non riescono ad ampliare la forbice in maniera significativa. La Sigma riesce così ad approfittarne, cavalcando un Cittadini in serata di grazia e riportandosi in vantaggio 44-43 a poco più di un minuto dalla fine del terzo quarto. Il risveglio di Brown permette a Trieste di piazzare un controparziale di 5-2, con cui l’Acegas va all’ultimo intervallo avanti 48-46.

Ed è sempre Brown dalla distanza a suggellare l’ottimo inizio dell’ultimo parziale dell’Acegas, che piazza un perentorio 8-2 costringendo Perdichizzi  a chiamare timeout sul 56-48 del 33’. Barcellona tenta di rispondere, ma lo fa “alla Garibaldina”, perdendo coesione e ritmo in attacco, spesso forzando conclusioni dopo pochi secondi. Trieste è spietata e lucida nell’approfittarne, e dopo l’antisportivo fischiato a favore di Carra piazza il 4-0 del +13, 65-52 al 37’. La Sigma non riesce più a riportarsi a contatto, nonostante un flebile tentativo di reazione con la partita a concludersi 76-61 per i locali. Trieste può così festeggiare la ritrovata vittoria casalinga, ed un nuovo slancio per la corsa playoff.

 

ACEGAS TRIESTE – SIGMA BARCELLONA  76-61  (18-20,30-34, 48-46)

ACEGAS TRIESTE

Punti: Thomas (16), Filloy (14)

Rimbalzi:  Filloy (7), Brown (7)

Assist: Thomas (2), Filloy (2)

SIGMA BARCELLONA

Punti: Cittadini (16), Bucci (13)

Rimbalzi: Cittadini (9), Bell (7)

Assist: Sanders (4), Green (2)

Arbitri: Ciaglia (CE), Scrima (CZ), Boninsegna (MI)

Spettatori: circa 3000

 MVP: Ariel Filloy gioca sul dolore della caviglia malconcia, mettendo cuore e talento.

Il peggiore: Troy Bell cicca clamorosamente la gara, un giocatore del suo talent non può assolutamente giocare su certi livelli.