VEROLI – Confermato: il nuovo coach del Basket Veroli sarà Franco Marcelletti. Era proprio lui l’allenatore da cui il presidente Zeppieri stava aspettando l’ok alla proposta economica che il club giallorosso gli aveva offerto. Evidentemente Marcelletti dovrebbe aver accettato così com’era l’ingaggio che Veroli aveva previsto da tempo per il ruolo del coach e il matrimonio s’è fatto.

Ieri piovevano conferme da tutte le parti, l’annuncio ufficiale non c’è ancora stato perché soltanto ieri scadeva il contratto di Marcelletti con l’Assi Ostuni, ma l’accordo c’è già da due giorni e con ogni probabilità oggi arriverà la conferma attraverso il comunicato societario. C’è solo da vedere per quanto tempo Veroli avrà legato il suo nome a Marcelletti, nella piazza ernica c’è bisogno di un nuovo progetto, solido, pluriennale, che prevede ambizioni sempre tendenti verso l’alto ma con un occhio di riguardo al bilancio e alla crescita sana ed equilibrata di una squadra che sappia riconquistare, attraverso sudore e qualità, una tifoseria un po’ anestetizzata dall’ultima deludente annata.

Dunque, da un casertano all’altro, da Nando Gentile (a proposito: risolto il contratto con lui?) a Franco Marcelletti. Curiosamente Veroli ha deciso di passare dall’allievo al “Professore”, come è conosciuto da sempre nell’ambiente cestistico italiano Marcelletti, notoriamente tra gli artefici dello splendido scudetto di Caserta del 1991, ancora adesso l’unico ottenuto a sud di Roma nella storia del basket italiano. Zeppieri, e con lui la tifoseria verolana, sperano che la sapienza dell’insegnante si riveli più efficace di quanto mostrato in Ciociaria dall’allievo, che tuttavia nel corso dell’ultima stagione ha battuto due volte su due il maestro, e pure sonoramente.

Dopo aver visto sfumare sul rettilineo finale Crespi, di fatto Marcelletti è stata una seconda scelta per Veroli, ma la sua carriera e lo spessore anche del personaggio difficilmente possono far liquidare la sua scelta come un ripiego, anche perché dopo Crespi lui, tra quelli in ballo, era se vogliamo la figura più simile all’ex Casale Monferrato, al pari di Attilio Caja. Zeppieri e Bartocci hanno deciso di affidarsi alla sua ultraventennale esperienza, alla sua indubbia competenza tecnica, al suo buon senso e anche alla capacità di ottenere buoni risultati senza far spendere troppo, puntando su giocatori che vogliano e sappiano sacrificarsi per la maglia, non solo per i soldi. Tutte queste doti Marcelletti le ha mostrate anche nell’ultima stagione in Puglia, dove è riuscito a conquistare l’accesso ai playoff nella primissima esperienza tra i professionisti di Ostuni, con una squadra che non era automatico pronosticare ad inizio stagione tra le prime nove del campionato. 

Ci si può domandare se uno come Marcelletti – che ha vinto uno scudetto, una Coppa Italia, che ha fatto una finale di Coppa delle Coppe e vissuto mille altre cose – abbia ancora voglia ed energia, a 57 anni, di buttarsi anima e corpo in una piazza che si attende molto. L’obiezione è legittima, ma c’è da scommettere che Marcelletti abbia il fiuto giusto per capire che questa può essere la sua ultimissima occasione per riaffermarsi ai più alti livelli del basket italiano, proprio grazie ad un club che, malgrado il ridimensionamento del budget, punta ancora a diventare una realtà sempre più importante nella palla a spicchi nazionale.

Voci di corridoio dicono che il nuovo allenatore si porterà un nuovo secondo (si parla dell’avellinese Marco Ramondino, più volte vice di Capobianco in passato e alla Conad Bologna lo scorso anno) e un nuovo preparatore atletico. Ma soprattutto l’arrivo di Marcelletti implica la necessità di trovare un direttore sportivo che affianchi Bartocci. Da qualche tempo Marcelletti è “collegato” a Renzo Vecchiato, vecchia gloria di Nantes ’83 in cerca di nuova sistemazione dopo l’ultima esperienza proprio con il casertano ad Ostuni e pertanto favorito principe per il ruolo di diesse, sempre che Veroli sia tornata a volerlo veramente questo ruolo.

Intanto, si riparte da Marcelletti, il Cesare Prandelli verolano. Che in queste ore avrà anche deciso il futuro o meno in giallorosso di Elder, Rullo, Cortese e Iannone, i quattro con i quali Veroli poteva esercitare clausole di uscita dal contratto proprio ieri.
             
Paolo De Persis