Martin Colussi

VEROLI – Si cerca di tornare faticosamente alla normalità, per quanto sia possibile tornarci. La tragedia di Martin Colussi turba ancora la mente di tutti e lo farà ancora per lungo tempo in casa Basket Veroli.

 
Appena due giorni fa c’è stato l’ultimo, commovente saluto allo sfortunato cestista friulano ed è da lì che riparte il general manager Ferencz Bartocci, che in questi giorni passati in Friuli ha vissuto da vicino il dramma di Colussi e della sua famiglia. Ha potuto così constatare anche la vicinanza del mondo del basket italiano: “Tra le tante immagini che mi sono rimaste impresse vorrei evidenziare la grande sensibilità del presidente della Legadue, Marco Bonamico, che al momento di incontrare i genitori di Martin si è sciolto in una commozione vera. Ci ha fatto piacere, soprattutto ha fatto piacere ai suoi genitori, che abbia deciso di intitolare il premio di miglior giocatore italiano della Legadue a Martin. Nonostante la tragedia, mi ha molto colpito la voglia della famiglia di esserci fisicamente quando questo premio verrà consegnato, per loro rappresenta l’attaccamento a qualcosa di concreto per ricordare il figlio”.
 
Dal canto suo, il club del presidente Zeppieri ha deciso di ritirare la maglia numero 21 di Colussi. Verrà apposta al palasport di Frosinone vicino ai tre stendardi dei trionfi nella Coppa Italia di Legadue che pendono dal soffitto: “Ritirare la sua maglia è un gesto naturale, un gesto doveroso per un ragazzo che ha vissuto con noi un anno”.
 
Sebbene possa apparire crudo, ora c’è la necessità di tornare a pensare al basket vero e proprio. La scomparsa di Colussi avrà effetti anche sulle prossime strategie di mercato di Veroli. Il friulano, come ci aveva rivelato sempre Bartocci poche ore prima del fatale incidente, era vicinissimo a trovare un accordo per restare anche l’anno prossimo, stavolta giocando nel suo ruolo più naturale, da guardia: “Con il suo procuratore Santrolli c’eravamo sentiti lo scorso giovedì e mi aveva ribadito come Martin avesse espresso la sua volontà di restare, anche abbassandosi l’ingaggio. Pertanto, era uno dei giocatori su cui stavamo impostando la squadra. Invece ora eccoci qui… – si interrompe emozionato Bartocci – Sono in attesa di confrontarmi a breve con il presidente, è chiaro che con quello che è successo si sono allungati i tempi per il confronto sulle strategie da seguire per la costruzione della nuova squadra. Quindi, ad oggi non saprei cosa dire”.
 
Dunque, nessuna novità su Antonello Riva come eventuale nuovo direttore sportivo o su Lardo, Calvani, Caja, Pillastrini o Crespi come nuovo coach: “Giusto lunedì ho fatto in tempo a fare un salto a Udine alle finali nazionali Under 19 ma è stato giusto un salto, non c’era nemmeno la lucidità necessaria per poter pensare ad altre cose. La priorità in questi giorni era stare vicini alla famiglia di Martin”.
         
Paolo De Persis