Conquistata gara 1 non c’è tempo di godersi il momento per l’ArcaAnthea, che giovedi sarà nuovamente sul campo al PalaFarina di Viadana alle ore 20, per il secondo episodio della serie finale con Mirandola.

Nemmeno 48 ore tra un match e l’altro e, considerato che i primi 40 minuti sono stati tiratissimi come era lecito attendersi, probabilmente anche la stanchezza potrà giocare un ruolo importante.

Di certo c’è che nessuna delle squadre ha intenzione di fare un passo indietro, si preannuncia pertanto un grande spettacolo anche domani sera.

Patron Alfredo Susanna è stato categorico: “Andiamo per chiudere i conti subito”  il suo monito ma c’è anche la consapevolezza che i ragazzi di Tinti si presenteranno sul parquet decisi a far valere il fattore campo, dopo aver fatto vedere in gara 1 che la loro condizione sia fisica che mentale è più che buona.

Anzi, nei primi minuti della sfida, erano proprio gli Stings più pronti ad aggredire la partita mentre l’ArcaAnthea ha faticato un po’ prima di ingranare e sciogliersi, trascinata da un caldissimo palatagliate che non ha mai smesso di incitare i suoi beniamini.

E c’è da giurare che da Lucca è pronta una consistente migrazione di tifosi a Viadana per non far mancare il giusto supporto ai biancorossi anche lontano da casa.

Le squadre avranno poco tempo per visionare i filmati, controllare cosa è andato bene o meno bene e lavorare sugli aggiustamenti necessari: un lavoro improbo per gli staff tecnici che comunque non vogliono lasciare nulla al caso.

Coach Russo in conferenza stampa è stato chiaro: “Ci sono delle cose da correggere, il differenziale a rimbalzo è stato una chiave importante ma non dobbiamo smettere di migliorare”.

Il tempo a disposizione, come detto, è esiguo ed il conto alla rovescia per gara 2 è già cominciato.

Tra le note più belle di martedi sera va sottolineata senza dubbio l’iniziativa del gruppo di ragazzi disabili dell’Allegra Brigata che a fine gara ha consegnato a capitano e coach ospite la donazione da loro raccolta a favore delle popolazioni colpite dal terremoto: un gesto splendido che fotografa al meglio l’atmosfera respirata in questa serata magica e che va al di là delle brutte polemiche finali, dettate senz’altro -come hanno sottolineato Susanna ed Auricchio- dal comprensibile stress vissuto dagli ospiti.