In seguito a quanto letto sulla stampa e sul web riguardo a quanto accaduto ieri a Bologna in occasione della gara 1 tra Sogema ed ArcaAnthea Lucca, la Pallacanestro Lucca –in virtù delle riprese video che testimoniano con esattezza cosa sia successo– intende prendere posizione in merito e precisare i fatti, sgombrando il campo da ricostruzioni palesemente inesatte/infondate.

Per seguire la gara un gruppo di dirigenti lucchesi si era sistemato dietro la panchina ospite, con famiglie al seguito, formando un gruppo di una ventina di unità; la tifoseria organizzata biancorossa composta da una quindicina di ragazzi,  era invece collocata nella curva opposta a quella dei padroni di casa.

Nel terzo quarto il clima sulle tribune si è riscaldato, con gli ultrà bolognesi che hanno cominciato contestazioni veementi nei confronti degli arbitri: così facendo si sono avvicinati alla panchina ospite spostando continuamente le transenne.

Un gruppo di 20 persone si è poi diretto verso i dirigenti lucchesi, circondando lo spazio in cui alloggiavano, insultandoli e sputando: si è poi passati all’aggressione fisica da parte di alcuni soggetti senza alcun intervento delle persone che avrebbero dovuto gestire la sicurezza all’interno del palazzetto.

La situazione era pertanto già insostenibile quando si è verificato lo scontro di gioco che ha visto l’infortunio della sfortunato Matteo Imbrò, che tra l’altro è stato immediatamente soccorso dal medico sociale lucchese Massimo Butelli ed a cui vanno da parte dell’ArcaAnthea Pallacanestro Lucca i migliori auguri per un pronto rientro: non è vero perciò che sia stato questo il casus belli né tantomeno la solitaria incursione di un tifoso ospite verso la Fossa.

Il giovane infatti voleva intervenire per difendere la ragazza, coinvolta nei tafferugli dietro la panchina, ed è stato rispedito in malo modo tra gli ultras da uno steward, come dimostrano eloquentemente le immagini.

A quel punto il clima era impraticabile, con i tifosi locali in campo a minacciare apertamente giocatori e tesserati ospiti, tanto da costringere gli arbitri a sospendere la partita.

Nel frattempo il gruppo di tifosi organizzati lucchesi è stato scortato dalla Digos fuori dall’impianto e poi alla stazione ferroviaria mentre i dirigenti e le loro famiglie riparavano negli spogliatoi insieme alla squadra.

Durante il colloquio avvenuto tra gli arbitri e gli allenatori è stato fatto presente come mancassero totalmente le condizioni per la ripresa del match ma i direttori di gara hanno garantito di poter portare a termine la partita senza problemi.

Al rientro in campo il clima era surreale e le squadre hanno terminato la partita in un ambiente assolutamente inadeguato, tant’è che lo staff tecnico ospite si vedeva passare i poliziotti davanti alla panchina durante lo svolgimento del gioco.

A fine partita poi sia la squadra che i dirigenti lucchesi sono stati scortati dall’interno del palazzetto fino all’ingresso autostradale.

Di tutto quanto è stato qui esposto esistono le immagini televisive che, si ripete, confermeranno con precisione questa ricostruzione, in modo tale da eliminare ogni dubbio.

L’ArcaAnthea Pallacanestro Lucca, ritenendo doveroso effettuare queste precisazioni, comunica altresì che, in vista della casalinga gara 2 in programma mercoledi alle ore 21, sono stati presi contatti con la locale Questura al fine di predisporre un piano di tutela per tutte le persone che intendano recarsi alla partita.

Nella speranza che fatti come quelli di domenica non abbiano a ripetersi, la società garantisce che mercoledi ci saranno tutte le condizioni per assistere a questa importantissima partita nella piena serenità ed invita tutti i sostenitori a partecipare nella maniera più numerosa possibile per sostenere la squadra impegnata a raggiungere un traguardo molto prestigioso come la finale playoff.