LIVORNO. Lorenzo Formica e Davide Bottinelli – che ufficialmente ricoprono il ruolo di ‘vice allenatori’ – rappresentano, per il coach del Don Bosco Andrea Da Prato, qualcosa di più di semplici collaboratori. “Siamo – assicura Formica, tecnico fiorentino, ormai livornese d’adozione – una vera e propria squadra. Da Prato, che pure non ‘demanda’ per i propri compiti principali, nutre grande fiducia nel nostro lavoro e ci lascia grande libertà di manovra. Durante le partite, il nostro head coach ha il compito soprattutto di curare la fase d’attacco della formazione. Io, invece, seguo da vicino la fase difensiva, mentre Davide Bottinelli studia le azioni offensive degli avversari. Siamo complementari l’un l’altro. Durante la settimana, quando Bottinelli è impegnato con le nazionali giovanili, guido le sedute mattutine, che sono di carattere tecnico e fisico, con tabelle personalizzate per i vari giocatori. Da Prato ascolta i nostri consigli, ma spesso basta un semplice sguardo per intendersi. C’è fra noi un feeling professionale davvero speciale”.
– La squadra sta trovando giovamento da questa compattezza dei suoi tre allenatori..
“Siamo estremamente soddisfatti – annuisce Formica – dei risultati ottenuti dalla nostra compagine. Si tratta di una formazione molto giovane, che riesce a trovare sempre grandi stimoli, sia durante gli allenamenti, sia durante le partite. Il nostro compito è agevolato dalla serietà di questi atleti. Tutti si aiutano costantemente. I più anziani restano spesso, al termine delle sedute, in palestra per insegnare qualcosa ai più giovani. E i più giovani ascoltano sempre con attenzione i consigli che ricevono. E’ raro trovare uno spogliatoio così unito”.
– Sabato sera, con la sconfitta rimediata sul parquet della Supernova Montegranaro, il Don Bosco ha perso l’occasione di avvicinare l’obiettivo play-off..
“Siamo rammaricati. E’ mancato davvero poco per centrare il terzo successo esterno della stagione. Finora, in trasferta, siamo stati spesso sfortunati. Abbiamo, fuori del PalaMacchia, raccolto meno di quanto avremmo meritato. I nostri giovani, quando giocano fuori casa, non sono mai intimoriti. Sul piano della voglia e dell’atteggiamento non hanno cali quando impegnati lontano dalle mura amiche. D’altra parte, nella zona centrale della classifica, tutte quante stanno faticando ad ottenere buoni risultati in trasferta. Alle spalle della capolista Ravenna, che finora viaggia davvero spedita, imbattuta e a punteggio pieno, è importante per tutte le altre, per i vari obiettivi, ottenere il massimo possibile in casa. Da questo punto di vista, per noi, i conti tornano. Al PalaMacchia, nelle prime 8 partite, sono uscite indenni solo Firenze e Cecina, le squadre attualmente appaiate in graduatoria al secondo posto”.
– Dietro l’angolo, domenica alle 18, ci sarà la gara interna con la Goldengas Senigallia. Che tipo di partita vi attendete?
“Sarà un altro test molto duro. Senigallia è una buonissima formazione. E’ una nostra diretta concorrente della zona centrale della classifica (i biancorossi marchigiani hanno ottenuto finora 12 punti, contro i 16 dei rossoblù labronici, ndc). All’andata, pur commettendo alcuni errori evitabili, non andammo lontani dal successo. Venivamo da due vittorie e, non senza una buona dose di sfortuna, perdemmo 79-70. Faremo di tutto per cercare il nuovo successo interno. Stiamo, con questi giovani davvero promettenti, costruendo qualcosa di importante”. Il crescente interesse nei confronti del Don Bosco è testimoniato dal notevole numero di telespettatori che segue ogni martedì alle 20,30 (e poi in replica nei giorni successivi) le telecronache delle gare di campionato, in onda su TC2 Sport (canale 272 del digitale terrestre).