Pienne PordenoneSi inizia subito con una canestro dei padroni di casa, sarà l’unico vantaggio della Garcia Moreno, poi prende la scena il “pistolero” Palombita che, in tre minuti, segna due bombe, un canestro in entrata, ruba due palloni, serve un assist per Ferrari e subisce un fallo sul tiro da tre. Mettendo poi i liberi. Nel primo quarto è tutta la Friuladria a dare spettacolo, concludendo il tempo in vantaggio 33-19. Ottimo l’impatto di Di Prampero, sceso in campo con “la faccia giusta” e capace di rubare tre palloni in dieci minuti.
Anche il secondo quarto si svolge all’insegna dei pordenonesi, con Arzignano che arriva presto in bonus con i falli. Purtroppo la serata ai liberi dei pordenonesi non è delle migliori, e i dieci tiri sbagliati dalla lunetta (11/21) tengono in vita i padroni di casa.
Dopo l’intervallo lungo la Friuladria continua a navigare sui dieci punti di vantaggio, senza mai riuscire ad uccidere la partita. Gli esperti padroni di casa la mettono in bagarre, costringendo i nostri a diverse soluzioni affrettate in attacco. I tiri da tre, la buona vena realizzativa di Zanotti ed i centimetri (ed i muscoli) dell’ex nazionale Camata, permettono ai veneti di restare sempre in partita, ma anche il terzo parziale termina con Pordenone avanti di 10.
La sensazione, fra i numerosi pordenonesi arrivati nel vicentino a sostenere la Friuladria, è che ci sarà ancora da soffrire. Infatti, l’ultima frazione vede la Garcia Moreno rosicchiare punti fino al meno 2 a 8” dalla fine. Nobile, buono il suo rientro, subisce fallo e va ai liberi, mettendoli entrambi. L’ultima azione dei padroni di casa non porta frutti, e arrivano i primi due punti stagionali per i biancorossi.
La vittoria è meritata, ma avrebbe potuto essere meno sofferta; diversi attacchi gestiti con troppa fretta ed i tanti liberi sbagliati hanno messo a rischio una partita nella quale si sono viste molte cose buone. Innanzitutto l’atteggiamento e l’impatto di Federico Di Prampero, efficace in difesa e
sempre pericoloso al tiro, buono anche il rientro di Nobile dopo il lungo stop. Sempre una garanzia Zambon, 38 minuti in campo contro i giganti vicentini.
A caldo Cesare Ciocca analizza così la prova dei suoi:
“La squadra ha avuto grandi lampi, ma ha sofferto molto quando Arzignano ha messo la gara sulla bagarre. Siamo comunque stati sempre sopra e, anche quando abbiamo faticato in attacco, siamo stati bravi a tenere in difesa, nonostante lo strapotere fisico degli avversari. Dispiace per la mediocre percentuale ai liberi, senza la quale avremmo potuto chiudere prima la gara. Ci sono comunque molti aspetti positivi: mi è piaciuto molto Federico, che ha messo canestri importanti e difeso bene. Anche Vittorio Nobile ha giocato una partita intensa, anche se è mancato un po’ al tiro, ma è assolutamente comprensibile dopo i problemi fisici che lo hanno condizionato. Ora pensiamo
a Crema, domenica sarà una partita ancora più difficile.”
I tabellini:
Garcia Moreno Arzignano: Bellato, Zanotti 15, Vencato 5, Monzardo 10, Faccioli 5, Buzzi 14, Camata 12, Bolcato 8, Battilana 3, Tuninetto, All. Venezia
Friuladria Pienne: Toscano 11, Di Prampero 13, Colamarino 7, Nobile 5, Palombita 12, Ferrari 12, Begiqi NE, Varuzza 3, Zambon 13, Visentin, All. Ciocca