Alessio Iardella in entrata – Foto Diego Martelli.

Don Bosco Livorno: Iardella 14, Niccolai 4,  Cunico 6, Martini 7, Passaglia, Mazzantini 4, Mariani 9, Artioli, Benvenuti 5, Modica 7. All. Da Prato.
Enegan Affrico Firenze: Toppino 8, Paparella 11, Sousa, Bandinelli, Fontani 19, Serena 4, Grilli 11, Coccia 2, Sferruzza, Udom 13. All. Giordani

Livorno torna al Palamacchia per chiudere la striscia negativa che l’ha vista uscire sconfitta dalle ultime tre partite, Firenze vuol confermare ciò che di buono ha mostrato in questo primo frangente di campionato, pur priva del pivot Fattori che rientrerà, a quanto detto dal quartier generale gigliato, domenica prossima. In casa Don Bosco tutti abili ed arruolati.
La partita comincia con errori da entrambe le parti, difese intense ma attacchi blandi. Dopo quattro minuti di gioco le due  squadre segnano la miseria di sette punti. Anche Iardella sembra avere le polveri bagnate rispetto alla sua proverbiale precisione. Udom viene penalizzato con due fallì che lo costringono in panchina anzi tempo. Livorno riporta la partita in parità sull’ 8-8  dopo l’antisportivo fischiato a Paparella: Iardella fa 0/2 ai liberi ma mette dentro una bella penetrazione. Niccolai riporta sopra i labronici con un bel jump dalla media  ma i fiorentini infilano la bomba del nuovo più due e sul ribaltamento di fronte Passaglia si fa stoppate de Toppino. Firenze ha la palla per l’ultimo tiro ma Grilli stampa un tiro incerto sul ferro ed il primo quarto, lasciando molto a desiderare sul piano dello spettacolo, si chiude sul 14-16.

Da Prato appesantisce il quintetto lasciando in campo Passaglia, Modica e Niccolai mentre Salvadori inaugura il quarto con un elegante sotto mano.  Niccolai in entrata crolla su Toppino, per l’arbitro é sfondamento e Livorno perde l’occasione per riportare i sopra.  Neanche dieci secondi e sul ribaltamento é ancora Niccolai a commettere fallo. Da Prato lo richiama in panchina. Al suo posto Lorenzo Benvenuti che subisce subito fallo e mette 1/2 dalla lunetta riportando il Don Bosco avanti di un punto. Da Prato rialleggerisce il quintetto e sceglie di giocare col solo Benvenuti come lungo. L’effetto immediato é maggiore concretezza in attacco ma al tempo stesso minore incisività in difesa dove Udom opera con maggiore libertà. A metà quarto Livorno insegue sul -4. Martini subisce il terzo fallo di Udom ed il black fiorentino é costretto di nuovo in panchina, mentre Martini, con un 2/2 dalla lunetta riporta Livorno sul -2.  Fontani mette dentro un fortuito canestro mentre Mazzantini e Iardella sparacchiano sul ferro. Dopo il terzo fallo di Niccolai, Toppino fa 2/2 ai liberi, ma Martini infila una funambolico penetrazione. Paparella commette il suo terzo fallo ed anche lui si siede in panchina. Da Prato le prova tutte e mette dentro il classe ’95 Artioli. C’é tempo per altri due punti frutto di una bella entrata di Mariani e la sirena suona col tabellone che segna 26-32 per l’Affrico.

Da Prato lascia Iardella in panchina ma Martini comincia con un fiacco tiro dalla media, mentre Fontani mette a segno il più 9 al quale risponde prontamente Mazzantini, ma Coccia bissa la prova di Fontani. Con Firenze sul +10 Mariani subisce un colpo all’occhio da Udom ma, per fortuna, per lui niente di grave. In avvicinamento é Serena a portare Firenze sul più dodici e Da Prato vuole parlarne, anzi urlare, la mancanza di condizione e l’atteggiamento rinunciatario di una squadra la cui caratteristica, non fosse altro che per ragioni anagrafiche, dovrebbe essere la sfrontatezza. Niente da fare, perché il successivo tiro da tre di Modica non tocca neanche il ferro. In casa fiorentina Udom commette il suo quarto fallo in attacco. Un Modica spento perde l’ennesimo pallone ma dopo un errore fiorentino al tiro Iardella termina il digiuno e mette dentro il trentesimo punto labronico al 24′. Mariani sfrutta l’assistenza di Iardella ed è lo stesso Iardella ad andarsi a prendere uno sfondamento da Bandinelli. Livorno fa una fatica erculea a cercare buone soluzioni in attacco: sono troppo poche le occasioni in cui riescono a trasformare le buone palle recuperate in difesa in punti utili alla causa. Cunico e Benvenuti provano a suonare la carica riportando Livorno sul -5, ed é ancora Cunico che uno splendido jump sulla sirena chiude il quarto sul -4.

Dopo un paio di ribaltamenti di fronte, contemporaneamente infilzo infila il -2 e Niccolai subisce sotto canestro il fallo di Toppino. Nell’azione successiva, dopo un bel recupero di Modica, é proprio Niccolai ad andare a segnare i due punti che riportano il match in parità.  A quattro minuti dalla fine é Grilli che con un canestro dalla lunga, riporta Firenze a cinque lunghezze di vantaggio. Dopo il quinto fallo di Niccolai, su canestro realizzato di Udom, Da Prato sceglie di giocare con quattro piccoli ed il solo Modica sotto, ma a novanta secondi dalla doccia il passivo di otto punti sembra davvero incolmabile, quando poi Modica va a commettere fallo su Udom che ancora una volta realizza, si capisce quale verso della Fi-Pi-Li abbia preso la partita. L’ultimo minuto é puro garage time e Da Prato dovrá inventare qualcosa di veramente nuovo per una squadra che oggi é apparsa prevedibile e pressapochista. In casa Affrico impressiona Udom, talento ancora da sgrezzare, che, a parte una certa facilità a fare fallo, ha dominato sotto le plance ed ha dimostrato una mano molto bene educata.