Poderosa MontegranaroTra i segreti dell’impennata della Dino Bigioni Shoes nel girone di ritorno c’è anche la crescita esponenziale di Marko Micevic. Arrivato con la stagione iniziata da un paio di giornate, il lungo natio di Belgrado ma ormai da oltre 15 anni in Italia è sempre più pedina insostituibile dello scacchiere di coach Steffè.

Marko, si torna in campo dopo la sosta pasquale. Un bene o un male questo riposo per una squadra lanciata come la Poderosa?

Credo faccia bene. Fra due settimane inizia la giostra dei playoff, staccare un pochino prima della parte calda della stagione fa bene per evitare di arrivare un po’ in sovraccarico, più che altro a livello mentale.

Oggi (ore 17, PalaFoccià, Perugia) l’amichevole contro Siena e prima quella contro la Fortitudo Bologna sono servite anche come metro di paragone con gli altri gironi. Che impressioni hai avuto in tal senso?

Il nostro girone non è sicuramente inferiore a quello A e a quello D. Una differenza c’è sicuramente con quello B, dove una squadra come la Fortitudo che è terza è venuta da noi e ha vinto di 15. Ovviamente, era solo un’amichevole ma è stata sicuramente indicativa.

Hai faticato un po’ all’inizio per inserirti, poi la metamorfosi. Processo fisiologico o è cambiato qualcosa?

E’ vero, ho sofferto un po’. Da una parte ho dovuto ambientarmi nella squadra, dall’altra la squadra e il coach dovevano conoscere me. I primi due mesi eravamo tutti dentro un pentolone ma non riuscivamo ad amalgamarci bene e io facevo fatica a capire cosa potevo dare alla squadra. Dopo le tre sconfitte ci siamo parlato molto e infatti il mio e il nostro rendimento è cambiato da lì.

Quest’anno segni meno da 2 e prendi meno rimbalzi ma si è impennata la tua percentuale da 3 punti. Come mai?

Sono sempre stato bravo ad adeguare il mio modo di giocare alla squadra nella quale mi trovo. Quest’anno abbiamo degli esterni come Ciribeni e Coviello che amano andare in penetrazione e così aprono gli spazi per i tiri miei e di Gatti. Poi sotto canestro c’è un pivot come Ravazzani che a rimbalzo le prende tutte. Sono queste le variabili che spiegano questo cambiamento nelle statistiche.

Domenica (ore 18, palasport di via Martiri d’Ungheria) c’è Senigallia da battere. Che partita ti aspetti?

Questa partita e la prossima contro l’Eurobasket Roma sono due finali. Siamo stati bravi finora ad approcciare una gara per volta, senza farci programmi, ma comunque sono contento di avere due partite toste come queste prima dei playoff, sono dei bei test per noi. A Senigallia all’andata facemmo la nostra miglior partita esterna stagionale e fu la gara che girò la nostra stagione. Abbiamo le armi per batterli. Ma guai a sottovalutarli. È pur sempre un derby.

 

 

Ufficio Stampa S.S.D. Poderosa Basket Montegranaro