1) La Final Four era la vostra meta, o la stagione vi ha fatto capire che la promozione sarebbe stata perseguibile?

“Non era l’obiettivo di partenza ma, man mano che la stagione procedeva, abbiamo preso consapevolezza dei nostri miglioramenti e della nostra forza. L’obiettivo raggiunto è importante e proveremo ad onorarlo impegnandoci fino alla fine”.

2) Cosa chiedete alla vostra squadra per raggiungere l’obiettivo di vincere almeno una delle due partite che vi attendono?

“Contano certamente due aspetti: il primo è fisico, perché la stagione è stata lunga e chi saprà coniugare le energie fisiche e nervose potrà vincere. C’è da capire in che condizioni arriveremo noi e le altre. Tecnicamente il livello è molto alto, a differenza del campionato ci si conosce meno e sarà quindi più difficile preparare la gara nel dettaglio. Credo possa essere decisivo l’approccio al match”.

3) Cosa temete dei vostri avversari? E chi, secondo voi, rappresenta l’elemento più pericoloso?

“Legnano fa dell’organizzazione di gioco il suo punto di forza. Dobbiamo cercare di soffocare il talento avversario, lavorando di squadra, puntando sulla difesa, mandandoli fuori giri. Abbassare il ritmo della partita contro i Knights sarà una nostra prerogativa. Se corrono in campo aperto diventa difficile giocarci”.

4) Delle quattro squadre che prendono parte alla Final Four, chi secondo voi è la più forte?

“Latina e Scafati sono le più accreditate per esperienza e tasso tecnico. In stagione hanno dominato i propri gironi, potendo permettere qualche esperimento tattico. A differenza del girone A e B, i gironi C e D sono stati meno equilibrati. Ciò, però, non toglie il merito a Latina e Scafati che a mio giudizio sono le squadre più forti di questa Final Four di DNB”.

5) Rivolgete un invito al pubblico per invogliarlo a vedere questa Final Four di Cervia: cosa scrivereste sul vostro manifesto?

Siamo in una città che vive il basket con grande entusiasmo. Tutte e quattro le squadre che parteciperanno all’evento di Cervia al 99% potrebbero disputare la Silver il prossimo anno. La passione di Tortona ha portato a Rimini 200 persone per la Coppa Italia a marzo. E sono certo che la città parteciperà nuovamente in maniera massiccia, sperando che si trasformi in un’arma in più. E’ chiaro che non potremmo godere dello stesso sostegno avuto nel corso dei playoff, giocando in campo neutro. Ma vale per tutte”.

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