Giovanni Agusto

Giovanni Agusto

Dopo aver fatto il pieno di consensi in occasione del suo debutto in biancorosso, Giovanni Agusto ripercorre i suoi primi quaranta minuti con la sua nuova squadra: «Sono contento di avere incominciato con una vittoria e di essere riuscito a dare il mio contributo facendo felici tutti quanti, io compreso. Il coach, durante la settimana, mi aveva anticipato che avrei dovuto lavorare in difesa su Scarone e credo di aver fatto bene. Poi mi sono venute tante cose anche in attacco. Abbiamo soddisfatto le richieste dell’allenatore e portato a casa i due punti: meglio di così…».

Tra Cento e Ferrara c’è sempre stata una certa rivalità: come sei stato accolto, nella città del Guercino?
«Se la gente si comporta bene con me, io rispondo allo stesso modo. Sono un ragazzo che fa tutto il possibile per vincere e sono pronto a dare tutto. A Cento mi hanno accolto a braccia aperte: i dirigenti e lo staff tecnico mi hanno subito fatto capire che credono in me. Un tifoso mi ha chiesto di dargli la mia maglia a fine stagione, ancor prima che la indossassi: pazzesco. L’ambiente è super: io vengo da una realtà come Ferrara dove c’è un seguito, ma di curve che ti sostengono in questo modo e dall’inizio alla fine, in un campionato dilettantistico, non ce ne sono più.».
Quali obiettivi ti sei posto, quando hai accettato questa sfida?
«Quello di fare bene, inserirmi in un gruppo già consolidato e dare sempre il mio apporto alla causa. Mi hanno fatto il contratto anche per la prossima stagione sportiva e per me è davvero importante perché è davvero raro trovare una società che costruisce e pianifica il futuro. Punto a crescere e far bene le mie cose quando il coach mi manda in campo, consapevole del fatto di giocare insieme ad altri quattro giocatori. Cerco sempre di guardare giorno per giorno e in questo momento non penso troppo al domani poiché credo che, se le cose andranno in un certo modo, sarà tutto automatico e naturale. Sabato il mio problema era quello di ricordarmi il numero delle rimesse, adesso il pensiero è già rivolto alla trasferta di Firenze. Credo che siamo un buon gruppo in una categoria in cui non vedo fenomeni e quindi possiamo giocarcela con tutti o quasi, poiché chi gioca meglio insieme si porta a casa il risultato.».
A.S.D. BENEDETTO XIV 2011
Michele Manni