BOLOGNA – A quaranta minuti dalla fine della stagione regolare l’Arser è tornata padrona del proprio destino grazie alla seconda vittoria consecutiva maturata lo scorso sabato contro la pericolante AICS Forlì, e alla contestuale sconfitta della Riese Energy in terra veneta. Davide D’Atri, vice allenatore Salus, ci ha descritto così l’ultimo impegno di campionato.
I due punti raccolti a Forlì risultano ora quanto mai preziosi, a fronte di una prestazione nella quale la squadra ha girato alla perfezione e con ben poche sbavature. Cosa, a parte i due punti e la sconfitta di Novellara, è andato, e cosa va invece riveduto e corretto? 
“Gli ultimi sono due punti assolutamente importanti perché raccolti in trasferta, contro una squadra motivata che si gioca la griglia play-out. La perfezione nella pallacanestro non esiste, abbiamo fatto discretamente parecchie cose, altre che abbiamo ben presente saranno motivo di lavoro in settimana. Dobbiamo essere più determinati e concentrati per tutti i quaranta minuti della gara”.
Temete forse un contraccolpo dettato dall’euforia dei giocatori causa la sconfitta di Coppeta e soci? Finalmente siete con il pallino in mano e la possibilità di contare solo su di voi…
“Non credo si parli di euforia. I ragazzi stanno lottando e sudando da agosto, sono maturi e consapevoli che nulla è deciso e che ci aspetta una partita durissima contro una Virtus Padova, squadra che ha dimostrato di non essere ancora con la testa in vacanza. Tra l’altro vogliamo riscattare la sconfitta nella partita di andata”.
Parlaci di Padova. Punti di forza, deboli e differenze rispetto alla gara di andata. Fermo restando che loro ormai sono salvi e non dovrebbero più domandare niente a questa stagione.
 “Padova è un collettivo coriaceo con molta sostanza e sei uomini in doppia cifra di media e quindi con buone individualità al servizio della squadra. Fra tutti spiccano il lungo Mancini e il play Argentino Di Marco che sono forse i singoli più rappresentativi. Noi ci ricordiamo bene la gara di andata e siamo memori che loro non mollano davvero mai un centimetro lottando su ogni pallone. Chi pensa quindi che vengano a Bologna in gita dimostra di non conoscerli e sbaglia di grosso, dato che ci hanno già mandato più di un segnale in merito. Colgo l’ occasione per chiamare a raccolta tutti i sostenitori, gli amici e simpatizzanti della nostra società, che sappiamo essere tanti e sparsi per il territorio bolognese. Sabato sera ci piacerebbe fossero tutti all’Alutto per sostenere i ragazzi. Sarebbe un bel carico da 11 la palestra piena e rumorosa di voci biaco-rosso & blu. Tra l’ altro l’ ingresso sarà gratuito”.
Ufficio stampa Arser