Settima giornata di DNC che conferma quanto visto sino ad ora, e cioè che il Mola è di certo tra le più pronte pretendenti alla promozione, senza alcun ombra di dubbio.
Il match casalingo contro il Nardò è l’ennesima dimostrazione di competitività espressa in queste giornate dai ragazzi di coach Lotesoriere, accompagnata dalla capacità di un allenatore giovane (classe ’86) di gestire un gruppo che presenta nomi altisonanti nel panorama regionale ed interregionale. L’incontro-scontro con l’ex Bray è, inutile sottolinearlo, stravinto dal giovane monopolitano.
In un PalaPinto sempre più presente e coinvolto e coinvolgente, il quintetto di casa parte forte, come ormai solito; Mazzotta e Teofilo si offrono come prime opzioni offensive, ma sono Musci e Manchisi a risultare determinante, sorprendendo il quintetto ospite. 26 a 14 dopo la prima sirena, con distanze che si allargano (grazie al 23-14 del secondo periodo) sino ad arrivare al 49 a 28 sul quale i molesi vanno a riposo.
Il terzo periodo, con i padroni di casa in vantaggio di 21 punti, è segnato dal disperato tentativo da parte di Bray di organizzare una improbabile rimonta, con gli ospiti che riescono a recuperare solo quattro lunghezze; la precisione di Manchisi e soprattutto Mazzotta dalla lunga distanza (9/17 da 3 in due, con il capitano dei molesi mortifero e capace di un ottimo 6/8) spegne però definitivamente i sogni dei salentini, con un quarto periodo a ritmi elevati, giustificati soprattutto dall’ingresso in campo degli under molesi che danno qualche minuto di riposo e i meritati applausi anticipati ai vari componenti del quintetto titolare. 89 a 77 il punteggio finale, con un Mazzotta sontuoso e sugli scudi, capace di 33 punti, 2 assist, 8 rimbalzi ed un valutazione da 43.
Sempre più al comando il Mola di Lotesoriere, a braccetto con il Campli, a sua volta vincente nella gara odierna.
Mola: Mazzotta 33, Manchisi 17, Musci 10; Rimb (37) Mazzotta 8; Ass (19) Teofilo 7.
Nardò: Chirico 28, Ferrienti Giuliani 18, Malamov 17; Rimb (43) Malamov 11; Ass ( 9 ) Colella 5.
