Tre partite giocate e tre sconfitte: ruolino di marcia non di certo invidiabile per la Spes Fabriano che, secondo molti addetti ai lavori, è destinata a rappresentare il fanalino di coda nella divisione sud-est della DNA.
Se però andiamo ad analizzare bene questo inizio di campionato, la valutazione può sembrare un po’ troppo affrettata. Messo da parte l’esordio, che fa sempre storia a se, il calendario ha già riservato alla Spider una serie di incontri difficilissimi con due potenze della conference nord. Nonostante questo, nei due match, la Spes ha sfigurato soltanto per 20 minuti: il secondo tempo contro Omegna, quando dopo l’intervallo lungo i piemontesi hanno sovrastato gli avversari, complice anche un precario stato di forma di Mario Gigena e l’assenza di D’Arrigo che ha limitato le rotazioni a coach Giordani. Nell’ultimo incontro invece, quello di domenica contro Trento, sarebbe bastata solo un po’ più di freddezza negli ultimi 90 secondi ed ora non staremmo qui a parlare dello zero in classifica della squadra fabrianese.
Nella prossima gara la Spider affronterà la rinata Napoli, che con Ferentino (la Spes la incontrerà domenica 16 in trasferta) e Capo d’Orlando, rappresentano le maggiori indiziate per la lotta al vertice del girone sud.
Proprio domani, nel turno infrasettimanale con inizio alle ore 21, arriverà al palaGuerrieri la BPMed Napoli, che in classifica è a punteggio pieno.
Napoli rappresenta, per la Fabriano cestistica, uno dei ricordi più belli e indelebili della sua storia. Era la stagione 2000/2001; nella formazione dei cartai c’erano gli indimenticabili Rodney Monroe e Chandler Thompson.
Nella finale di legadue per la promozione in legaA, che si disputava al meglio delle 5 gare, si affrontavano la Banca Marche Fabriano e la Record Napoli. Con un secco 3-0 Fabriano conquistava la sua ultima promozione in serie A, grazie ad una penetrazione all’ultimo secondo di Vetra e alle mostruose prove di Monroe (13, 32, 37 i punti nelle tre finali per l’americano).
Da allora sono cambiate tante cose e delle dirigenze di quel tempo non rimane più nulla. Nel 2008 scomparivano sia il Basket Napoli che il Fabriano Basket. Da quel triste anno la società Spider ha rappresentato la pallacanestro a Fabriano riportandola, sul campo, dalla C2 alla terza serie nazionale; Napoli invece, a causa di dirigenze un po’ scellerate è morta e risorta più volte. L’ultimo fallimento proprio l’anno scorso, quando la Pallacanestro Napoli ha chiuso i battenti a metà del campionato B dilettanti (stesso girone della Spider Fabriano).
La piazza partenopea, che vanta grande cultura e tradizione di basket, quest’anno ha ottenuto dalla federazione la tanto criticata wild-card, grazie alla quale è ripartita dalla DNA.
La nuova società chiamata Napoli Basketball, per far capire da subito le proprie ambizioni, come prima mossa ha ingaggiato un coach di grande spessore ed esperienza come Bartocci e grazie ad un cospicuo budget economico ha costruito un’ottima squadra.
Fra i top-players arrivati in  Campania troviamo la guardia Bernardo Musso. Nelle prime tre gare della nuova stagione, è stato il più produttivo dei suoi nella casella punti e sta confermando quanto fatto di buono l’anno scorso. L’argentino nel 2010/2011 è stato tra i migliori tiratori della A dilettanti e grazie ai suoi 17,5punti di media, tirando con il 60% da due e 40% da tre, ha portato in alto Perugia. A fargli compagnia tra gli esterni troviamo l’ala Rizzitiello: giocatore dal grande impatto fisico e con tanta esperienza. Il playmaker è l’ex Trieste e Massafra Leonardon, anche lui espertissimo della terza serie nazionale. Spostandoci sotto le plance, Napoli inizia a fare davvero paura: il centro è il 207 cm Iannilli, l’anno scorso in legadue a Veroli e quest’anno già miglior rimbalzista della DNA e 7° nella top-ten per valutazione. A fargli da spalla, come ala grande, Simone Gatti, proveniente dalle quattro stagioni di S.Antimo, che in queste ! tre partite iniziali sta tirando con il 56% da tre.
La panchina è formata dagli under. Su tutti, il talento play-guardia Sabbatino (scuola Mens Sana) e il cambio dei lunghi Rotondo, un ’89 che ha già calcato la serie A con Biella.
Non sappiamo cosa s’inventerà coach Giordani per cercare di arginare la superiorità partenopea soprattutto nel pitturato, tuttavia possiamo supporre che punterà molto sulla difesa a zona per intasare l’area colorata, sperando poi, che l’altro “pericolo pubblico” Musso, incappi in una giornata negativa al tiro.
All’apparenza quindi può sembrare una partita quasi proibitiva questa per i “ragnetti” ma visti gli ultimi miglioramenti, la Spider Spes, è chiamata ha confermare la buona prestazione di domenica, aspettando e sperando che il successivo passo, quello per la prima vittoria, arrivi presto.