Coach Zanchi (assigeco) - Foto Barbara Lodigiani © 2012

Coach Zanchi (assigeco) – Foto Barbara Lodigiani © 2012

L’Assigeco di Andrea Zanchi è in cerca di equilibrio: «Firenze arrabbiata? Anche noi»

 

CODOGNO Cambia il calendario, inizia il nuovo anno: che Assigeco si presenterà al “Campus”? Il cartellone del primo appuntamento ufficiale del 2013 nel palazzetto rossoblu, domani alle ore 18, mette in programma la sfida con la Brandini Claag Firenze, una partita di notevole rilevanza sia dal punto di vista della classifica che dell’autostima. La squadra di Andrea Zanchi riuscirà a vestire i panni sicuri del gruppo che fa vibrare le corde del buon basket, come evidenziato spesso nelle strisce vincenti e in determinati momenti della partite, o quelli incerti di chi strimpella note discordanti a volte stonando nei finali o nei momenti topici di gara?

L’interrogativo, più indirizzato verso il gioco d’attacco considerato che da qualche partita a questa parte la fase difensiva lodigiana gira sostanzialmente per il verso giusto, non è di poco conto pensando alla mancanza di continuità dell’Assigeco. Più “on the road” che al “Campus”, dove prima di Natale il gruppo rossoblu ha sciorinato un paio di prestazioni da applausi. Firenze (due successi in trasferta) è a pari punti in classifica (14) e pur presentandosi con una striscia di quattro stop rappresenta un duro ostacolo per i lodigiani vogliosi di firmare la sesta vittoria casalinga della stagione. «L’importanza dell’appuntamento è innegabile, al di là dei punti di classifica – concorda Andrea Zanchi -. Firenze arriva arrabbiata per le ultime sconfitte. Noi non lo dobbiamo essere meno di loro: domenica scorsa, senza nulla togliere a Chieti che ha meritato, abbiamo buttato un’occasione non giocando come possiamo per tutta la partita. In casi del genere è fondamentale bilanciare le motivazioni».

Sotto questo profilo i giocatori del coach veneziano non tradiscono mai le attese: voglia e determinazione non mancano certo all’Assigeco che cerca solo equilibrio e costanza. «Oltre a mettere in gioco perlomeno le stesse motivazioni e intensità degli avversari un fattore chiave diventa la capacità di esprimersi con serenità e attenzione per non cadere nella trappola del nervosismo o della troppa fretta».

Firenze conta sull’agilità di Capitanelli e Casadei all’ombra del canestro dando spazio alle idee di Caroldi, spalleggiato da Sanna, per innescare Rabaglietti e Spizzichini sul perimetro. «Firenze ha talento, esperienza e fisicità da mettere sul parquet: dobbiamo essere preparati a reagire alle difficoltà che si presenteranno. Serve la forza mentale di continuare a fare il nostro gioco con fiducia sotto la pressione avversaria – dice il coach dell’Assigeco -. Questo è un fattore che non sempre accompagna le nostre prestazioni. Con il nuovo anno dobbiamo continuare a impegnarci per arrivare a una maggiore regolarità di prestazione. Spesso ci siamo battuti da soli più che trovarci battuti dagli avversari. Siamo a fine andata, sono qui da un mese e mezzo ormai, tra due settimane comincia il girone di ritorno: è il momento di iniziare il nostro vero campionato».

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi