I fiorentini soffrono la maggiore qualità degli avversari

 

Troppo forte Omegna. La Brandini-Claag ci prova ma la capolista, soprattutto tra le mura di casa, è un rullo compressore che non concede niente e supera con abilità ogni ostacolo che trova davanti a sé. Finisce 87-64. Un risultato che evidenzia soprattutto la differenza tra le due contendenti. Da una parte i padroni di casa, prima forza del campionato con  solo 3 sconfitte, miglior attacco e 11 vittorie in casa – 12 con quella di stasera – su 13 incontri. Numeri che insomma parlano da soli. Dall’altra c’è Firenze, che ci ha provato fino in fondo, ma in poco tempo ha visto il suo avversario scappare via. Già nel primo quarto Omegna si era conquistata un discreto margine di vantaggio, che poi ha incrementato nel secondo periodo chiudendo di fatto il match con 22 punti di distacco all’intervallo. Firenze ha accennato una timida ripresa nella seconda parte di gara, ma 22 punti sono tanti da recuperare, soprattutto quando davanti hai un avversario di questo livello. La squadra di Di Lorenzo ha proseguito sui suoi ritmi, ottenendo così un’altra vittoria, la 23esima della stagione. Adesso Firenze guarda avanti. Domenica al Mandela Forum c’è l’SBS Castelletto: una partita da non sbagliare.

Ultime note da registrare, per la Brandini-Claag, l’esordio del neo acquisto Davide Lamma e quello, positivo, del giovane Lorenzo Galmarini, classe 1995.

 

 

 

PAFFONI OMEGNA                   87

BRANDINI-CLAAG FIRENZE    64

 

Parziali: 21-12, 48-26, 71-43, 87-64

 

Omegna: Paci 6, Saccaggi 13, Bertolazzi 9, Casadei 6, Scomparin 4, Raspino 16, Masciardi 9, Tourè 4, Prelazzi 7, Picazio 13

All. Di Lorenzo

 

Brandini-Claag: Bellina 12, Capitanelli 10, Sanna 5, Giampaoli 9, Amici 6, Monaldi 6, Spizzichini 7, Lamma 4, Scodavolpe 3, Galmarini 2

All. Paolini

 

Arbitri: Davide Scudiero di Milano e Andrea Agostino Chersicla di Erba

 

Tiri liberi: Omegna 21/27 – Firenze 12/19

Tiri da 2: Omegna 21/32 – Firenze 20/45

Tiri da 3: Omegna 8/20 – Firenze 4/18

 

Firenze, 23 febbraio 2012

L’Ufficio Stampa