Loschi - Assigeco Casalpusterlengo

Domenica si chiude la regular season, l’Assigeco affronta Chieti in attesa di conoscere l’avversario (Trieste, Trento) dei quarti di finale

 

CODOGNO I tre giorni passati lontani dal “Campus” in occasione della Pasqua, oltre a rappresentare l’opportunità di un “salto” in famiglia, per Simone Lottici e i suoi ragazzi sono la parentesi adatta per soffermarsi con calma a riflettere sugli effetti del successo “on the road” di otto giorni fa a Napoli che, interrompendo la striscia negativa di quattro giornate, in concomitanza con lo stop di Perugia a Ferentino certifica l’approdo aritmetico ai play off. L’Assigeco timbra l’obiettivo stagionale e si appresta a vivere senza particolari ansie di risultato l’ultima di regular season, domenica a Codogno contro Chieti (orfana dell’ala Feliciangeli, bloccato dalla rottura del tendine d’Achille), in attesa di conoscere il nome dell’avversaria (Trento o Trieste) dei quarti di finale.

Archiviato il marzo “pazzerello” i rossoblu aprono nel modo migliore il mese di aprile: l’amichevole con Treviglio di venerdì scorso evidenzia il buono stato, fisico e mentale, del gruppo. Unico assente, così come a Napoli, è Marco Venuto, in lotta per risolvere un fastidioso stiramento. Il 26enne play di Codroipo, grande protagonista dell’annata, scalpita per rientrare. «Gli esami fatti evidenziano un buon recupero ma la decisione sulla convocazione di domenica spetta al coach dopo aver sentito lo staff medico spiega Venuto, alla terza stagione in rossoblu -. Una risposta semplice se dovessi decidere io, ma in questi casi, anche per evitare pericolose ricadute, è meglio seguire i consigli degli esperti: i nostri medici sono bravi e non fanno correre rischi inutili».

Domenica l’Assigeco potrà festeggiare con i tifosi l’approdo ai play off. «Aver raggiunto l’obiettivo stagionale non deve portare ad alcun rilassamento – sottolinea il play rossoblu -. Contro Chieti dobbiamo ripetere la stessa buona prestazione di Napoli: è fondamentale arrivare ai play off con la giusta carica e la mentalità che serve a giocarsi le proprie carte. In più aver fatto bene contro le prime delle due Division della Conferente Sud aiuta a fare il pieno di forza, energia e fiducia, altri elementi utili nei play off».

Un traguardo che sembrava non arrivare più: «Beh, fino a cinque giornate fa, in piena striscia vincente (5 successi filati, nda), dopo il colpo a Pavia cullavamo perfino il “miraggio” del secondo posto nel girone, poi siamo stati capaci di complicarci la vita (4 sconfitte consecutive, nda) chiudendo bene il discorso a Napoli ricorda Venuto. Affrontare Torino, Trento o Trieste per noi cambia poco, al di là delle caratteristiche dell’avversario, perché significa dover cercare di vincere fuori per coltivare qualche aspirazione. Più importante della posizione è come si entra ai play off. A questo proposito ricordo l’esperienza di Fidenza (con Simone Lottici, nda) nel 2006/2007, quando chiudemmo sesti la regular season con 7 vittorie nelle ultime 8 gare, arrivando a giocarci la finale promozione». Un precedente incoraggiante per l’Assigeco.

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi