Logo_DNA35Anche in questa seconda tornata di post season, il fattore campo ha fatto la sua parte venendo rispettato nuovamente in in cinque gare su sei. Un’eccezione alla regola però c’è stata anche questa volta con Agrigento che, alla fine di una gara tiratissima, ha avuto la meglio su Matera riuscendo cosi a riequilibrare la serie, cosa che è riuscita anche a Bari brava nel reagire e a replicare il colpo esterno di Latina in gara 1. Nelle restanti quattro gare invece si andrà al cambio campo sul 2-0 infatti Torino, Mirandola, Recanati e Ferrara hanno bissato la difesa della propria fortezza. Ma analizziamo il tutto nel dettaglio con la nostra consueta sintesi.

Torino-Casalpusterlengo 77-66 (Torino conduce la serie 2-0)

Come detto quindi Torino difende nuovamente il proprio parquet, imponendo la seconda sconfitta di fila a Casalpusterlengo. Questa volta si è trattato di una vittoria tutto sommato più tranquilla con i padroni di casa ad indirizzare subito il match dalla propria parte, e questa volta bravi a non concedersi cali vistosi nella ripresa. Con un Baldi Rossi che ancora non riesce a entrare completamente nella serie, e un Tommasini meno ispirato del solito, coach Pillastrini, oltre che sulla solida coppia Gergati-Evangelisti e su un ritrovato Wojciechowski (18 punti), ha deciso di fare più affidamento sul proprio terzetto di punta proveniente dalla panchina, con il trio Conti-Sandri-Parente che si è ritagliato uno spazio più consistente offrendo un buon ricambio in tutto il corso della gara. A proposito di giocatori pronti a entrare dalla panchina, per Casalpusterlengo non è servito l’exploit di giornata da parte di Fiorito che ha mandato a bersaglio 6 bombe realizzando cosi 18 punti. L’Assigeco infatti finisce per pagare le percentuali al tiro basse di altri giocatori come Prandin e Planezio, sicuramente tra i più negativi. E quindi venerdi per i piemontesi ci sarà già il primo match point, e onestamente il calo di Casalpusterlengo in questa gara due, fa presagire una possibile chiusura anticipata della serie.

Matera-Agrigento 58-60 (serie in parità sul 1-1)

Decisamente più movimentato il secondo episodio della serie tra Matera e Agrigento, che ha visto gli ospiti spuntarla al termine di un incontro pieno di polemiche, soprattutto arbitrali. Nel finale di gara effettivamente, giusto o non giusto, c’è lo zampino della terna arbitrale che ha fischiato un fallo tecnico dalla panchina a Iannuzzi, ma sarebbe ingiusto ridurre la vittoria dei siciliani a questa chiamata, e anzi va sottolineata la maturità in questa occasione della squadra siciliana brava a sfruttare quanto capitato. Mian e Moruzzi si sono letteralmente accesi negli ultimi secondi, con l’ex Trieste a infilare la tripla decisiva gelando cosi il pubblico di casa. La Bawer dal canto suo potrà recriminare su alcune decisioni arbitrali, ma coach Di Benedetto dovrà riflettere anche su alcune proprie scelte, tra le quali quella di tenere Iannuzzi (ancora una volta il migliore dei suoi con 15 punti) in panchina proprio in alcuni dei momenti decisivi. Sarà inoltre importante per i lucani che gente come Rezzano e Vitale torni ad essere realmente incisivo e che la panchina, per quanto nei limiti, offra qualcosina in più evitando di sfigurare a confronto con le rotazioni di coach Ciani. Insomma è davvero tutto in bilico, per Agrigento ora c’è un doppio impegno casalingo e molto dipenderà da come i siciliani riusciranno a gestire questa pressione, perchè in caso di eventuali cali una squadra esperta come Matera può trarre le enegie giuste per rispostare l’inerzia dalla propria parte.

Bari-Latina 71-69 (serie in parità sul 1-1)

Passando dai play off ai play out, eccoci dinanzi all’unica altra serie in parità con Bari che è riuscita a riscattare la sconfitta in gara 1, battendo Latina. Ancora una volta però i pugliesi se la sono vista brutta, complice anche l’assenza di Bonfiglio cosa che praticamente ha ridotto ulteriormente le rotazioni al solo Barozzi. E Latina è stata brava a giocare proprio su questo, ossia nel cercare di tenere in campo sempre uomini freschi con coach Billeri che ha ampliato le proprie rotazioni, regalando un buon minutaggio anche a Cecchetti e Pastore. Gli unici due per la Benacquista a superare i 30 minuti di gioco sono stati Carrizo (non ancora del tutto calato nella serie) e Tavernelli (23 punti e 6/7 al tiro) il migliore dei suoi ma anche colui che ha sulla coscienza l’ultima palla persa che poteva voler dire sorpasso o pareggio. Per la Liomatic alla fine risultano decisivi i due tiri liberi di un presentissimo Bisconti (18 punti), ma anche finalmente una prestazione sopra alle righe di Laquintana (20 punti) che ha finalmente offerto di nuovo sprazzi del proprio talento. Un talento che sarà indispensabile per le speranze di Bari di portare a casa questa serie e di conseguenza una salvezza, che è diventata molto più difficile vista la grandissima resistenza di una positiva Latina che vuole giocarsi le proprie carte fino e in fondo.

Recanati-Perugia 77-69 (Recanati conduce la serie 2-0)

A un passo dal 1-1 ci è andata incredibilmente anche Perugia, che però alla fine si è dovuta nuovamente arrendere a Recanati. Come detto però questa volta si è trattato di una Liomatic combattiva, brava nel non fare mai scappare i propri avversari, e che soprattutto è stata abile a non concentrare troppo spesso il proprio attacco nelle mani del solo Poltroneri, mandando in doppia cifra anche altri tre giocatori ossia Chiarello, Cutolo (che però ha anche forzato tantissimo), e Bonamente che ha anche raccolto 11 rimbalzi. Paradossalmente per una volta è stato lo stesso Poltroneri a “negare” la vittoria ai suoi, non chiudendo il gioco da 3 punti finale. Da li ne è quindi nato il supplementare dominato poi da Recanati, trascinata per i 40 minuti regolamentari da uno strepitoso Gnaccarini da 19 punti e 6 assist, ma che nel supplementare ha potuto contare anche su un “esplosivo” Tessitore autore di 4 bombe. Nonostante i buoni segnali continua la striscia negativa di Perugia, che alla prossima dovrà dire addio a questa categoria, probabilmente già a partire da questo venerdi.

Mirandola-Chieti 70-63 (Mirandola conduce la serie 2-0)

Anche Mirandola ha dovuto faticare molto di più questa volta per riuscire a bissare il successo contro Chieti. La chiave per questo tentativo di risposta da parte dei teatini è molto semplice: ossia l’entrata definitiva in questa serie da parte di Lele Rossi che, dopo la scialbissima prestazione di gara 1, ha letteralmente dominato all’interno del pitturato con 24 punti (9/10 al tiro) e 10 rimbalzo, lasciando letteralmente le briciole a Mancin o chi per esso. Il problema però è stato che oltre al gioco sotto le plance del proprio super centro, la squadra di coach Sorgentone non ha saputo offrire nient’altro, offrendo cosi le basi per il clamoroso parziale di 17-3 dell’ultimo quarto che ha permesso cosi ai padroni di casa di fare proprio l’incontro. Bloccato l’attacco ospite gli Stings hanno continuato a puntare sull’ispiratissimo terzetto composto da Losi, Venturelli e Pignatti, con i 3 che hanno realizzato ben 56 punti sui 70 totali. Insomma seppur solo nell’ultimo quarto, coach Tinti è riuscito a bloccare Rossi inibendo cosi l’attacco ospite, se questo dovesse verificarsi anche in gara 3 allore per la BLS potrebbero essere problemi seri, anche perchè ora dalla DNB la separa una sola sconfitta.

Ferrara-San Severo 71-60 (Ferrara conduce la serie 2-0)

Nella parte di tabellone che riguarda i play out il successo più “tranquillo” lo ottiene nuovamente Ferrara ai danni di San Severo. Il moto d’orgoglio da parte degli ospiti qui dura un quarto, ma a lungo andare l’Enoagrimm si sciogle come neve al sole, complice l’ennesima serara scialba di Maggio, uno Iannilli che nonostante i 12 punti è ben lontano dai suoi high stagionali, e in più una serata in cui Gueye e Sirakov sparacchiano di brutto, collezionando insieme un 1/12 dalla lunga distanza. Per la Mobyt quindi una volta rimesse a posto le cose con un parziale di 24-6 nel secondo quarto, nel secondo tempo si è trattato di semplice amministrazione con Ferri e Benfatto come sempre protagonisti, ma anche con una panchina che si sta ritagliando in questa serie comunque un ruolo importante. Quanto visto in questi primi due episodi in Emilia onestamente farebbe immaginare a una chiusura prossima della serie, a meno che San Severo non abbia un improbabile moto d’orgoglio.

Tra 48 ore si ritorna nuovamente in pista, questa volta però ci sarà il cambio campo che per molte squadre rappresenta già l’ultima spiaggia. Avremo già i primi verdetti definitivi? lo scopriremo nel nostro prossimo appuntamento. Buon basket a tutti!