Logo_DNA35La 36a giornata, la terz’ultima di questa regular season di DNA un pò “maratoneta”, può rappresentare davvero uno spartiacque. Infatti i risultati usciti nell’ultima domenica rendono il quadro molto più chiaro: Torino ha battuto Matera e legittimato la propria leadership, Omegna e Agrigento sono sempre più candidate agli altri due posti nel quartetto play-off, con le sole Castelletto e Casalpusterlengo a poter ragionevolmente sperare, mentre sembra ormai certo il quadro delle novizie “silverline”, con Firenze e Reggio Calabria ad un passo dalla Legadue: quindi con ogni probabilità abbiamo anche i nomi delle sette – otto  “prescelte” che dovranno affrontare il play out, seppur in un ordine ancora tutto da decidere. Insomma tanta carne al fuoco, che ci apprestiamo come al solito a cuocere nella nostra consueta analisi.

Torino-Matera 78-56

Con la lotta play off e play out che impazza, probabilmente lo scontro tra Torino e Matera non vedeva sicuramente in palio i due punti più pesanti di giornata, ma il successo dei piemontesi è senza dubbio un segnale forte e chiaro. Innanzitutto perchè la squadra di Pillastrini ha conquistato il primato matematico proprio contro quella che sembrava essere l’unica a poter contrastare la Manital, che invece allo stesso tempo ha anche dimostrato che quando c’è da vincere, non ci si è dimenticato come lo si fa. Prova davvero convincente quella di Torino che domina in lungo e in largo fin dalle proprie battute, e vincendo per una volta soprattutto con fattori diversi dall’incisività interna di Baldi Rossi e Wojciechowski comunque importanti. Emerge innanzitutto una panchina che sa scaldarsi quando vuole, e che vede in Sandri e Conti due ottime appendici del quintetto base, e poi Evangelisti e Gergati hanno dimostrato come la loro esperienza e le proprie capacità balistiche possano essere un fattore molto importante. Matera riscrive ancora una volta il copione delle proprie sconfitte, troppa insistenza in un tiro da 3 che non vuole saperne di entrare, quando ci sono Vico e Iannuzzi davvero incisivi nel pitturato. Insomma una vittoria che vale molto di più dei due punti, si tratta di un segnale forte da parte di Pillastrini e co., e di una piccola spia luminosa che si accende nel serbatoio Bawer, insomma servirà ben altro per contrastare i piemontesi nella post season.

Omegna-Recanati 68-64

La giornata era stata però aperta sabato da un nuovo successo di una lanciatissima Omegna che regola Recanati. Ancora una volta non possiamo parlare di una Paffoni brillante, strapotente, ma possiamo di nuovo definirla quantomeno vincente. Ancora una partita tirata, con molte palle perse da una parte e dall’altra, ma dove i padroni di casa sono riusciti a tirar fuori una prestazione scorbutica per gli avversari. Recanati infatti ha dovuto constatare lo spessore della difesa rossoverde, cosa che d’altronde spiega perchè i marchigiani abbiano tirato più da 3 che da 2. Dalla lunga distanza tra l’altro, un solo giocatore è riuscito veramente a far male, stiamo parlando di Tessitore che chiude con 20 punti,e un 5/6 dall’arco. Incredibile pensare inoltre che insieme a lui l’unico ad andare in doppia cifra per la squadra di Coen è un altro “subentrato” ossia Castelli, con lo starting five che invece ha raccolto la miseria di 17 punti. Molto quadrata invece Omegna che è stata brava nel distribuire il proprio gioco e i propri punti: merito di una buona gestione a tratti di Mariani, e di un Villani (13 punti, 3/6 da 3) che proprio in questo finale di stagione sta trovando la propria dimensione. Veramente un gran bene per coach Di Lorenzo, anche se la gioia di un’altra conferma sulla strada dei play-off è stata stemperata, e non poco, dall’infortunio che mette ko Masciadri per il resto della stagione, salvo miracoli. Un altro colpo basso della sorte, dopo i problemi di Bertolazzi e Paci, ma un altro merito per un coach che consapevole dell’inizio ad handicap del suo team sa bene allo stesso tempo, che una volta arrivati ai play off, potrà giocarsi e con merito il tutto per tutto.

Agrigento-Lucca 71-66

Una prova del nove finalmente superata per Agrigento che batte Lucca, nella sfida tra le due neopromosse terribili. Una partita molto equilibrata nella quale nessuna delle due contendenti è mai riuscita ad operare uno strappo netto. Anche contro una squadra  di spessore come l’ArcAnthea, questa volta funziona la tattica delle rotazioni estreme con il solo De Laurentiis a non timbrare il cartellino. Allo stesso tempo Ciani sta riuscendo a trovare anche dei punti fermi: Chiacig nell’area è ovviamente un fattore e crea una buona alchimia con Chiarastella, mentre Moruzzi ha assunto definitivamente il ruolo di sesto uomo. Un’organizzazione davvero organica che ha arenato nei momenti decisivi e concitati i piani partita degli ospiti,a cui non è bastato il solito immenso Parente che a referto questa volte ne segna 22. Insomma un bel colpo per i siciliani che continuano a sognare, per i toscani finiscono qui i sogni di gloria di una stagione comunque positiva.

Mirandola-Castelletto 86-87

Un colpo di reni importantissimo lo fornisce Castelletto, che ottiene due punti in quel di Mirandola pesantissimi soprattutto per come sono venuti. Dopo aver dominato in lungo e in largo il primo tempo, la SBS ha rischiato seriamente di compromettere la propria gara a cavallo tra il terzo e il quarto quarto, e ad un certo punto coach Garelli ha probabilmente temuto per il peggio visto che Ceron questa volta non ha minimamente inciso, e Prelazzi non si è dimostrato prontissimo uscendo dalla panchina. Anche perchè con l’ex Omegna in campo, una tra Pazzi e Ihedioha era costretto alla panchina, cosa decisamente non buona visto che i due sono tornati ad essere gli animali d’area visti per gran parte della stagione segnando 36 punti in due. Quindi seppur il computo totale dei rimbalzi sorrida agli ospiti, la battaglia tra lunghi sembra averla vinta Castelletto che, invece è stata più volte infilzata dagli esterni degli Stings, ossia Venturelli ma soprattutto Losi che ha segnato 28 punti, mandando a segno 6 bombe sulle 7 tentate. Una statistica che però serve al solo play, visto che Mirandola non ottiene questi due punti che ora la condannano ai play out, mentre gli altri play quelli off sono ancora raggiungibili da questa Castelletto.

Casalpusterlengo-Chieti 60-69

Chi invece subisce una dura botta alle proprie speranze di post season è Casalpusterlengo che, al contrario dei pronostici, perde contro una Chieti che non molla mai. Nella partita offerta da Sportitalia, si è potuta ammirare una buona BLS, che in vista dei play out mette un po’ di fieno in cascina. Un successo davvero importante anche perchè Rossi (12 punti e 11 rimbalzi) pur restando un punto fermo, non sembra più la sola alternativa dell’attacco teatino. Con un Gatti che non sembra voler uscire da un periodo piuttosto oscuro, servirà sempre di più un Micevic cosi aggressivo, un Raschi sempre incisivo, a anche qualche buona giornata come quella di ieri di Gialloreto che ha inciso profondamente sul match con le sue triple. Pagato quindi a caro prezzo il black out dei padroni di casa nella terza frazione, ma più in generale una prestazione non brillantissima, con Prandin e soprattutto Marino non sui soliti standard, con un settore lunghi non di primissimo ordine nonostante la buona prestazione di Ricci in doppia doppia (16+13). Un’Assigeco he ora può ancora continuare ovviamente a sperare, ma che visibilmente sembra ora un po’ impaurita, impaurita di vedersi vanificare tutti gli sforzi fatti per rimettersi in carreggiate.

Reggio Calabria-Treviglio 71-53

Anche Treviglio ha praticamente salutato la post season, a meno di miracoli, con la sconfitta netta rimediata a Reggio Calabria. Prestazione davvero scoraggiante quella degli uomini di Vertemati molto imprecisi al tiro, soprattutto da 3 dove Reati e Ferrarese hanno mal sparacchiato, sia sotto le plance dove Perego e Raminelli sono stati praticamente annullati prima sa Ammannato, poi da un positivissimo Quaglia (12 punti) che è stato il jolly di giornata dalla panchina, insiema anche a Sabbatino bravo nel cordinare spesso l’azione insieme a Piazza che, seppur più che sufficiente, non è stato proprio nella sua giornata migliore nonostante ripetiamo 8 punti e 7 assist, che risultano poco solo a confronto con quanto questo talentino ci ha mostrato. Insomma Reggio Calabria con questo successo si avvia ora veramente a un finale di stagione tranquillo, tranquillità nelle quale suo malgrado viene ora risucchiata anche la Co.Mark.

Bari-Firenze 63-73

Per le zone basse invece risultata decisivo lo scontro tra Bari e Firenze, dove la vincente poteva guardare con fiducia alla salvezza diretta. Alla fine a spuntarla sono stati gli ospiti, oramai salvi, e che condannano invece la Liomatic alla post season meno gradita e ora in cerca di un posto quantomeno privilegiato. Prova davvero consistente quella della Brandini che costruisce il proprio successo con lo starting five, quasi tutto in doppia cifra ad eccezione di un Caroldi che di ferma a 9 punti. In particolare da elogiare è il lavoro della coppia Casadei-Capitanelli che nella sua omogeneità è riuscita a creare diversi grattacapi ai padroni di casa, con il 4 come sempre bravo nel dentro fuori, e il centro ex Perugia punto di riferimento nel pitturato. E proprio un punto fermo dentro l’area è mancato ai pugliesi con Bisconti e Barozzi troppo molli, e a tratti davvero inconistenti. A nulla vale quindi un nuovo exploit dalla panchina di Bonfiglio, che continua a dare il meglio di se da subentrato che da titolare. Ora sta a coach Putignano decidere se nei play out oramai inevitabili, l’ex Ferentino verrà lasciato ancora ” a sorpresa” in panchina al momento dell’ingresso in campo.

Perugia-Latina 55-66

Non aveva invece praticamente alcun significato la sfida tra Perugia e Latina, con i laziali che nonostante il successo non potranno migliorare la terz’ultima piazza, e con gli umbri oramai ultimi da tempo. Partita davvero bruttina, con gli ospiti che per una volta vedono un Carrizo sottotono, e che quindi portano a casa i due punti grazie soprattutto ai 27 punti che arrivano dalla coppia di subentrati composta da Cecchetti e Plateo, con quest’ultimo pronto probabilmente a tornare nei cinque titolari in post season. Per i padroni di casa una nuova prestazione con meno di 60 punti realizzati, 21 palle perse e poca convinzione. La notizia principale per la Liomatic è il rientro di Poltroneri, apparso però lontanissimo parente di quello che è senza dubbio il leader di questa squadra, la cui condizione deve presto tornare super per permettere a Perugia di non affrontare i play out da vittima sacrificale.

Quindi analizziamo ora una classifica, che si fa di più facile lettura. A 80 minuti dal termine, Torino è matematicamente prima e Matera è definitivamente seconda. Situazione play off: al momento in post season si troverebbero con 38 punti Omegna e Agrigento, tallonate di misura da Castelletto e Casalpusterlengo. Dovrebbe invece essere “finito” il campionato delle quattro squadre (Treviglio, Reggio Calabria, Firenze e Lucca) a quota 34: ancora in corsa per play off e play out per la matematica, ma molto meno per la logica. Logica che ci chiarisce il possibile, anzi probabile quadro play out, con i nomi delle 8 partecipanti che sembrano ormai sicuri. Mirandola, Recanati e Bari sembrano le più candidate a ottenere tre delle posizioni migliori, mentre l’altra vedrà in lotta Ferrara e Chieti. Oramai decise le ultime tre posizioni con in ordine: Latina, San Severo e Perugia.