Logo_DNA32-150x150La ventitresima giornata di DNA ci offre questa volta addirittura più spunti del solito. Il campionato infatti, se si esclude Torino oramai in fuga, si fa sempre più incerto e fare ora pronostici per quanto riguarda dalla seconda posizione in giù, risulterebbe sicuramente complicato. Matera infatti, pur continuando a tenere a distanza le inseguitrici, non riesce a mettere un’ipoteca sul secondo posto e anzi vedere aumentare sempre di più il numero delle insegutrici. Infatti se da una parte è vero che Bari (riposo forzato), Castelletto e Treviglio non hanno fatto punti, dall’altra c’è da dire che ora sono totalmente in gioco nuovamente anche Omegna e Agrigento. Andiamo quindi ad analizzare ai raggi X tutta la giornata numero 23.

Torino-Lucca 77-69

E non possiamo non partire come al solito dalla capolista, ossia da Torino che regola con relativa tranquillità anche Lucca. L’ArcAnthea infatti dopo essersi rilanciata battendo l’altra big del torneo ossia Omegna, non riesce nell’impresa di espugnare il Ruffini. Se si esclude il black out iniziale, gli ospiti non sono dispiaciuti del tutto trovando un ottimo Barsanti (17 punti, 5/10 dall’arco), ma d’altra parte hanno dovuto “sopportare” anche la giornata non ispiratissima al tiro di Davide Parente, per lui 3/15 dal campo e quindi confronto perso con Daniele Parente (10 punti). Ma i toscani pagano dazio soprattutto a rimbalzo e quindi sotto canestro, dove per Torino l’assenza di Baldi Rossi non si è sentita più di tanto, grazie al solito incontenibile Wojchechowski che colleziona, giusto per gradire, un’altra doppia doppia con 17 punti e 14 rimbalzi. A questo punto spazio anche per l’altro talento scuola Treviso, ossia Sandri che certamente non ha accusato il fatto di essere partito in quintetto base, ma anzi ha sfoderato la sua miglior prova stagionale, per lui infatti ci sono 18 punti (6/7 dal campo) e 8 rimbalzi. Torino allunga ancora, e ora chi la prende più?

Matera-Reggio Calabria 69-77

Si allontana cosi (definitivamente?) Matera che rimedia il secondo stop consecutivo, e prova su se stessa la consistenza di questa nuova pazza pazza Reggio Calabria. La squadra di Ponticiello (grande ex di giornata) si conferma una delle più pericolose quando riesce ad accendere contemporaneamente tutti i suoi talentini, ma non solo. Infatti ieri nell’ultimo decisivo quarto oltre al solito contributo di Piazza e compagnia bella, è da registrare la fiammata dell’anima esperta di questa squadra ossia quel Marco Caprari che con i suoi 13 punti, ha dato una bella spinta verso il successo. Più in generale è stata tutta la panchina calabrese ha portare un mattoncino alla causa, cosa che invece non è successa in casa Bawer, e forse quindi la differenza è tutta qui, anche perchè lo starting five, in particolare Rezzano e Iannuzzi, non si era mal comportato. Matera ora deve concentrarsi nel difendere soprattutto il distacco che ha da quel gruppetto di insegutrici, nel quale a poco a poco si sta inserendo anche Reggio Calabria.

Firenze-Omegna 72-81

A proposito di differenti apporti delle panchine, andiamo ad analizzare il successo di Omegna in quel di Firenze. Anche qui infatti la differenza sta sostanzialmente nei punti delle “riserve”, 31 quelli rossoverdi, solo 9 quelli gigliati tra l’altro firmati tutti da Massimiliano Sanna. La Brandini tuttavia non è calata alla distanza come Matera, ma è stata quasi sempre domata da una Paffoni ora davvero in inerzia. Ancora una volta infatti dobbiamo citare, oltre alla panchina, oltre alla crescita esponenziale di Masciadri, soprattutto l’apporto che ha portato sin dal primo giorno un giocatore come Nika Metreveli, che non solo offre ogni settimana un buonissimo contributo personale ma ben si integra con chiunque sia il suo compagno di reparto. Insomma questa Omegna, che sta finalmente trovando in Mariani il proprio naturale direttore d’orchestra, rientra ora totalmente in gioco per obbiettivi decisamente più prestigiosi rispetto a quelli immaginabili fino a un mese fa, mentre Firenze si trova adesso in una situazione davvero inaspettata.

Perugia-Agrigento 80-87

Torna ad affacciarsi nelle prime quattro posizioni, anche Agrigento che esce finalmente dal proprio tunnel e va ad imporsi sul campo di Perugia. Cosi come nella sfida contro Bari, gli umbri hanno mostrato una ritrovata collettività, l’innesto di Mei (18 punti) offre all’attacco della Liomatic un altro punto di riferimento oltre al solito Poltroneri, e sembra aver stimolato indirettamente anche Chiarello che ieri ha fatto la voce grossa con i giovani lunghi ospiti. Tuttavia per i padroni di casa non sono arrivati i 2 punti, perchè nell’ultima quarto si è rivista quella Agrigento che ruota e rende incisivi un pò tutti i suoi effettivi, e cosi ad esempio dalla panchina esce un Moruzzi da 15 punti. Il segno tangibile di un attacco che torna a funzionare sono anche le doppie cifre di Chiarastella, De Laurentiis, Di Viccaro e Mian. Insomma la truppa Ciani sembra finalmente pronta a esaltare e esaltarsi nuovamente, per non precludere nessun obiettivo.

Latina-Castelletto 95-89

Castelletto invece non riesce a riscattare la sconfitta rimediata nel derby infrasettimanale, e cade sul campo di Latina, anzi di una nuova Latina. Avevamo detto più volte anche in passato, che alla Benacquista mancasse assolutamente qualcosa, non riconducibile esclusivamente all’assenza di Santolamazza. Per quanto riguarda la cabina di regia è bastato un miglioramento interno delle prestazioni del duo Plateo-Tavernelli, ma non poteva bastare. Ecco allora che sono arrivati due giocatori di lusso per questa categoria, ossia Carrizo e Canavesi che ieri hanno praticamente vinto da soli la partita. L’ex Ferentino ha realizzato un bel trentello, accompagnandolo con 7 assist per una valutazione pari a 41. Matteo Canavesi ne ha messi invece a referto 26, ma quello che più impressiona in questo caso è il 10/10 da 2. Per quanto riguarda Castelletto è senza dubbio pesata l’assenza di Pazzi (a presto intervento sul mercato?), non a caso Ihedioha ha dovuto fare gli straordinari, e oltre a realizzare 24 punti ha raccolto ben 16 rimbalzi sui 28 di squadra. Sconfitta che brucia per la SBS, che però tuttavia resta lì in alto, e con un acquisto di spessore per sostituire Pazzi, può tornare a rappresentare una minaccia concreta per tutti.

Mirandola-Treviglio 75-63

Scivola anche Treviglio che incappa in una giornata no, e perde  anche piuttosto nettamente nel derby in casa di Mirandola. I padroni di casa ottengono una vittoria doppiamente pesante, sia perchè smuovono cosi la classifica ma anche perchè si tratta di un successo arrivato senza brillare in modo particolare. Mirandola infatti non ha ottenuto praticamente nulla dalla propria panchina, ma è stata in molti casi sospinta da un Pilotti da 21 punti, e da Mancin (6/6 da 2) che ha mantenuto sulle proprie spalle tutto il gioco interno della propria squadra vincendo il personale duello con Raminelli. Dopo aver realizzato 92 punti contro Chieti, Treviglio ha lasciato la propria precisazione a casa, ed ha offerto prestazioni non eccellenti al tiro, sia per quanto riguarda statistiche di squadra come il 3/14 da 3, che individuali dove i mattatori della sfida contro la BLS hanno invece steccato, su tutti Reati (1/9 dal campo) e Ferrarese (0/5 da 3) . La Co.Mark si dimostra ancora una volta una squadra piuttosto altalenante, cosa che potrebbe costare cara agli uomini di Vertemati nei momenti clou della stagione.

Chieti-Recanati 71-69

Visti i risultati, Chieti grazie al successo interno contro Recanati torna cosi a vedere vicina la quarta posizione in classifica. Si è trattato di una partita thriller che nel finale è passata più volta da una parte all’altra. L’acuto decisivo è stato di un Gialloreto fin li negativo, ma in grado di mettere la tripla che a conti fatti ha consegnato la vittoria ai teatini. Più in generale comunque per una volta la BLS non deve ringraziare il solo Rossi, che “incredibilmente” non ha raggiunto la doppia doppia. Questa volta infatti è stata l’intera squadra ad essere protagonista da Gatti a Diomede, fino al giovane Spera. Recanati quindi si trova nuovamente a sfiorare solo i due punti, mancando tra l’altro con Tessitore il tiro della vittoria. A nulla valgono quindi i 35 punti in due della coppia Pierini-Cantagalli, cosa che non può bastare se i marchigiani vogliono raggiungere una salvezza per nulla scontata.

San Severo-Ferrara 86-85

Ancora più al cardiopalma è stata la gara tra San Severo e Ferrara, vinta dai padroni di casa solo dopo l’ennesimo overtime stagionale. I canestri di Circosta (22 punti) e di Ferri (16 punti), sono stati importanti nella rimonta dell’ultimo quarto e proprio un 2/2 ai liberi di Ferri proprio all’ultimo secondo ha praticamente allungato la gara. San Severo infatti si era portata avanti grazie a Gueye, ma anche e soprattutto con la coppia di lunghi Del Brocco-Iannilli che ha fatturato 30 punti con pochissimi errori. Nel supplementare però è finalmente salito in cattedra Maggio che ha realizzato maggior parte dei suoi punti proprio nei 5 minuti supplementari. I gialloneri agganciano cosi proprio Ferrara.

Torino quindi sempre più in fuga e quindi ora a +8 su Matera, che a sua volta conserva 4 punti di vantaggio sul gruppo che insegue ora però sempre più folto e comprendente ora ben cinque squadre ossia Omegna, Agrigento, Bari, Castelletto e Treviglio. Restano comunque in zona Legadue anche Chieti e Lucca con 22 punti e Reggio Calabria con 20, mentre si affacciano ora Casalpusterlengo e Mirandola. A 16 punti c’è poi il terzetto San Severo-Ferrara-Firenze. Infine Recanati e Latina a quota 14 precedono Perugia ultimissima con 10 punti.

Nel prossimo turno ci sono due riposi importanti come quelli di Treviglio e Omegna, ma abbiamo comunque due sfide ad alto livello ossia Agrigento-Torino e Castelletto-Matera, mentre Bari ospita Ferrara. Reggio Calabria e Lucca cercano di avvicinarsi alla vetta accogliendo rispettivamente San Severo e Firenze, mentre Chieti sarà impegnata nel posticipo del lunedi in programma a Mirandola. Chiudono il quadro due autentiche sfide salvezza come Casalpusterlengo-Perugia e soprattutto Recanati-Latina.