Il 21enne rossoblu, protagonista contro Trieste, guarda già alla trasferta di giovedì al “PalaRavizza”: «Il presidente “sente” molto la sfida di Pavia: vogliamo vincere per lui» 

 

CODOGNO Acrobazie sul parquet, atletiche e cestistiche in lieta abbinata, per la delizia di un “Campus” che per la prima volta quest’anno sfiora il “sold out”. Le ragazze della Ginnastica Fanfulla, inedite “cheerleaders”, riempiono ogni pausa con i loro applauditi esercizi; i ragazzi di Simone Lottici scrivono il quarto copione vincente di fila (meglio nel primo che nel secondo tempo), riservando a Trieste lo stesso trattamento di qualche giorno prima a Trento, l’altra “guida” della Division nord est. Una vittoria, quella dell’Assigeco domenica, molto più sudata però di quanto ci si sarebbe attesi in considerazione delle importanti assenze sofferte dal gruppo di Dalmasson, costretto a rinunciare a tre senior del calibro di Carra, Zaccariello e Ferraro.

Come spiegare il differente volto mostrato nelle due parti di gara dai rossoblu? «Trieste è una delle squadre migliori della Dna e Carra è un play formidabile, senza dubbio il migliore del campionato: sapere che lui sarebbe mancato, insieme agli altri due senior, ha creato un effetto strano che si è aggiunto all’impressione suscitata dai risultati della sera prima di Torino, Treviglio e Pavia, le nostre dirette concorrenti per i play off – spiega Federico Loschi, uno dei migliori fra i rossoblu -. Siamo entrati carichi per l’importanza della partita e galvanizzati dalla presenza di un pubblico mai così numeroso con la ferma intenzione di confermare la rinascita della squadra. È finita in altalena forse a causa della nostra inesperienza: quando la gara tende per il verso giusto ci rilassiamo e smarriamo concentrazione. Siamo però sempre stati sopra, non ho mai avuto il timore che Trieste potesse farcela a riprenderci».

Il viaggio a Pavia di dopodomani impone la rapida archiviazione del successo contro Trieste. Saltato ieri il giorno di riposo, l’Assigeco è infatti già al lavoro per preparare il fondamentale appuntamento “on the road”. «Vista la classifica siamo noi ora ad avere il coltello dalla parte del manico: andiamo a Pavia consapevoli delle difficoltà ma con il proposito di puntare al successo – prosegue la 21enne ala di Treviso -. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che, dopo Torino, Trento e Trieste, quello del “PalaRavizza” sia un impegno agevole. Sarà una serata difficile in un ambiente caldo, di quelli che mi caricano da matti. L’aspetto psicologico conterà più dei fattori tecnici, dovremo essere bravi anche sotto questo profilo sfruttando l’entusiasmo delle quattro vittorie in fila».

Il colpo subìto all’andata è stato assorbito con fatica dal patron Franco Curioni: «Anche per questo vorremmo fare un regalo al “pres”, che sente questa sfida più di altre, e fu oggetto in quell’occasione di cori poco carini che ricordiamo bene: non ci fa mancare nulla, sarebbe bello ricambiare – sottolinea Loschi -. Ed è anche una gara fondamentale per la classifica in vista dei play off. Ci sarà da sudare, per cui è bene prepararsi al meglio per dare il massimo sul parquet».

Lottici si aspetta molto da Loschi, vero talento in costante crescita: «Con il coach sto cercando di capire come modificare il mio gioco, magari puntando di più al ferro, per ovviare all’asfissiante marcatura che gli avversari mi dedicano – chiosa l’esterno trevigiano, che con Trieste ha chiuso con 1/2 da due e 3/6 da tre -. Domenica è andata bene anche grazie a Chiumenti e ai compagni che mi hanno trovato bene sullo scarico sul lato debole. Avere tutta quella gente sugli spalti mi ha stimolato parecchio: mi auguro che si possa continuare così ora che entriamo nella fase decisiva della stagione».

Luca Mallamaci