Domani a mezzogiorno, in diretta su Sportitalia, la sfida contro Mirandola a Ferrara.

Andrea Zanchi si gode il successo su Treviglio: «Continuiamo a crescere»

 

CODOGNO La prima vittoria della sua gestione, evidente motivo di soddisfazione per contenuto e importanza, lo entusiasma al punto giusto: il tempo di un pensiero per riavvolgere i fotogrammi della gara di mercoledì scorso con Treviglio e la mente di Andrea Zanchi, da meno di due settimane coach dell’Assigeco al posto di Cesare Riva, è già alla sfida di domani a Ferrara contro la Dinamica Dwb Mirandola. È essenziale l’appuntamento valevole per l’undicesima di andata, per quanto il calendario possa ancora rappresentare un riferimento dopo la “scomparsa” di Bologna che porta a 18 il numero delle partecipanti alla Dna con due a riposare ogni giornata. I rossoblu giocano alle 12 il “lunch match” in diretta sotto i riflettori di Sportitalia (la seconda volta della stagione, la prima coincise con la vittoria su Torino) stimolati a dare una prova di consistenza lontani dal “Campus”.

Delle sei gare in trasferta l’Assigeco ne ha perse cinque e si presenta al “PalaCarife” di Ferrara, “casa” del Mirandola colpito duro dal terremoto dello scorso maggio, con l’intenzione di dare continuità a quanto intravisto a Lucca, sabato scorso, e all’esplosione di vitalità contro Treviglio.

Andrea Zanchi

«Togliamoci dalla testa che sia una gara agevole – avverte Andrea Zanchi -. Mirandola è neopromossa (in due anni è passata dalla Dnc alla Dna, ndr), è affiatata avendo conservato la struttura della passata stagione, gioca bene e arriva galvanizzata dal successo ottenuto a Bari nel turno infrasettimanale».

L’Assigeco è decisa a continuare sulla strada tracciata nelle ultime due settimane per arrivare in una posizione di classifica più consona alle aspettative iniziali.

«Il nostro obiettivo principale è di fare tesoro di quanto fatto nelle ultime due gare giocate e di continuare a crescere soprattutto sotto il profilo della mentalità continua il 48enne coach rossoblu -. Cerchiamo di metterci nell’ottica di conquistare il successo curando con particolare attenzione la definizione della nostra identità».

Mancin, top scorer a Bari, Venturelli, Pignatti, Pilotti e Losi sono i punti di riferimento della squadra di Antonio Tinti che l’Assigeco deve limitare con la stessa intensità difensiva mostrata nelle ultime uscite.

On the road” è una questione mentale, visto che dal punto di vista fisico i rossoblu appaiono pimpanti. «La “testa” in questo sport è fondamentale dice Zanchi -. La migliore medicina è sicuramente la vittoria, anche se si dovrebbe cercare di cambiare i valori dando più spazio alla coscienza di aver fatto un buon lavoro, all’impegno che paga. In ogni caso si può vincere solo di squadra: ogni elemento deve fare il possibile per spingere l’ingranaggio comune all’obiettivo finale».

Chiumenti e Marino sono pronti a finalizzare ancora il gioco creato dai compagni:

«Muovere la palla velocemente è imperativo nel basket di oggi caratterizzato dal grande atletismochiosa il coach veneziano -. Tutto però nasce dalla difesa che regala maggiore sicurezza in attacco e permette di colpire in transizione». All’Assigeco domani servirà anche questo.

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi