Con i playoff oramai in tasca, la BpMed Napoli si appresta a vivere le ultime cinque giornate di questa esaltante stagione. Giovedì 8 Marzo la banda Bartocci farà visita alla Romana Chimici in quel di Anagni, dopodichè ospiterà San Severo al PalaBarbuto prima di approdare a Legnano per le Final Four di Coppa Italia; la trasferta infrasettimanale di Bari sarà l’ultima sfida con una squadra del Sud, poi si andrà a Treviglio e si chiuderà a Trento il 15 aprile, mentre quello con Casalpusterlengo sarà l’ultimo match della regular season nell’impianto di Fuorigrotta.
I napoletani sono apparsi in crescita nelle ultime due uscite, nonostante fossero rimaneggiati a causa delle condizioni fisiche precarie di Iannilli e Lenardon (quest’ultimo rimasto in panchina in entrambe le gare): le vittorie sul non facile campo di Ferentino e in casa con l’ostica Matera in questo senso sono risultate determinanti, soprattutto se decisivo è stato il contributo da parte di tutti gli under, da Sabbatino a Rotondo, da Guastaferro a Bastone.
Inoltre, sempre circa la batteria degli under, si registra l’onesto esordio di un Alessandro Porfido che, dopo l’esordio a Ferentino, ha realizzato i suoi primi due punti in maglia azzurra proprio contro Matera e dal quale ci si aspetta quel tipo di prestazioni che possano garantire un piccolo salto di qualità in vista delle partite importanti.
Rimarchiamo il contributo degli under soprattutto perchè, in vista degli impegni che seguiranno tra domani e domenica, il loro minutaggio potrebbe crescere vistosamente, potendo mettersi alla prova nelle loro reali qualità e attitudini, al cospetto di formazioni che, soprattutto nel caso di Anagni, fanno della valorizzazione degli under la loro bandiera.
Sfide quindi che saranno stimolanti soprattutto per gli under quelle di questa altra settimana da tappe forzate, cominciando con la Romana Chimici Anagni di Luciano Nunzi, surclassata per 83-54 nella gara d’andata che, pur con le dovute diversità di contesto (anche attienente ai roster, con la partenza di Malamov per il consumato Circosta).
RIVIVIAMO L’ANDATA
C’erano forse in quelle settimane i sintomi di un “mal di trasferta”, ma di certo la BPMed Napoli non cadeva lì dove conta non fallire mai, e cioè in casa. E anche se questa casa non è affollata come al solito (complice il posticipo Napoli – Roma nel campionato di calcio), lo spirito degli azzurri riscalda l’ambiente termicamente semi-gelido del Palabarbuto, centrando la undicesima vittoria stagionale, la settima in otto impegni casalinghi e con un punteggio dominante e meritato. 83-54 è quanto illustrato dai display dell’impianto di Viale dei Giochi del Mediterraneo per l’ultima partita interna del 2011.
Un punteggio che, nei contorni a tratti disarmanti della disparità nella qualità di gioco, percepita soprattutto nel secondo tempo, getta Anagni in una mini crisi da tre sconfitte consecutive, e che deve far riflettere, soprattutto in vista di impegni in cui, data la difficoltà di partenza (Recanati e Ferentino), non dovranno più ripetersi determinate mancanze.
Soprattutto in fase difensiva, con le ingenuità di elementi vitali come Santolamazza , vistosi solo nei primi 20′ e molto confuso nella direzione tattica, e Malamov che, partito dalla panchina, mostrandosi esterno completo, di grande atletismo e senso tattico (ha superato a volte con estrema facilità la marcatura contratta di Rizzitiello, ridimensionato dai 4 falli), ma forse troppo accentratore per una formazione di sistema come quella laziale. C’è poi, a sfavore dei bianco-rossi un gioco offensivo che, ben interpretato dai soli Pozzi e Corral e soltanto nei minuti iniziali, è poi scemato in una insistenza dal perimetro che ha fruttato la miseria di 6 punti su 22 tentativi, complice anche il prematuro raggiungimento di tre falli del 4 ex Molfetta (che ha chiuso con soli 2 punti in 20′ con 3 palle perse), ma anche vere e proprie giornate no come quella di Baroncelli, che chiude con 1/7 dall’arco, o di Benedusi (0/4 dalla distanza), oltre allo scarsissimo impatto di Zanelli, forse schierato di più in campo quando era ormai troppo tardi e senza stimoli.
In questo però complici anche i meriti dei lunghi napoletani, che, tra le poche note liete della trasferta lucana,hanno prima limitato i loro pari in difesa presidiando al meglio l’area e sfruttando l’inconsistenza dell’inerme Vanni, poi si sono imposti in attacco, giovandosi delle loro strette rotazioni in batteria, e producendo soluzioni più o meno rientranti nelle loro corde. Partendo da Iannilli, che con 9+11 e 3 falli subiti oltre a 3 assist e 3 stoppate, corona una prestazione ammazza partita da 25 di valutazione, e decisiva soprattutto nel terzo parziale in cui, impossibilitato a giocare da sotto, ha saputo comunque punire con mano dolce. Quanto invece all’altro gemello puro del pitturato, e cioè Paolo Rotondo, altra performance da incorniciare: ottima tenuta a rimbalzo nel momento propizio per il primo allungo nel secondo quarto, ha poi continuato a lottare come pochi da sotto, risentendo magari nelle cifre al tiro (4/11 complessivo), ma eccellendo nei rimbalzi, con ben 3 carambole offensive. Carambole di questo genere vi sono anche per Simone Gatti, infallibile dall’arco anche se con soluzioni a volte troppo fuori ritmo (3/3), ma da elogiare nel modo in cui ha provato a incidere nel possesso palla offensivo, con tanti falli subiti (ben 6), così come in difesa, mostrando una reattività dimostrata dalle ottime palle recuperate nel secondo e nel quarto quarto.
Innegabile poi l’apporto di Bernardo Musso, autore prima di una prestazione silenziosa, tesa soprattutto a migliorare il gioco e favorire i compagni (6 assist), in particolare Rizzitiello (ispiratissimo in partenza con ben 11 punti e 4/5 dal campo nei primi 10′), poi più lineare rispetto ai suoi tratti di scorer puro nel secondo quarto, indubbiamente decisivo per il distacco definitivo degli avversari con ben 10 punti siglati di striscia (2/2 da 2 e 3/5 da 3): punti d’oro visto l’andamento di un match dove però, oltre all’apporto aggiuntivo di un costante Lenardon nel terzo quarto, anche gli under hanno contato.
Oltre al già citato Rotondo, uno spaesato Mariani (in odor di taglio) e un Sabbatino il cui spazio nel match si è particamente chiuso con i 3 falli del primo quarto, meritano infatti menzioni d’onore un perspicace Guastaferro, che ha sfruttato al meglio gli spazi concessi dal coach nel quarto quarto dopo una partita prevalentemente sacrificata in difesa, e per Nicola Bastone, come sempre efficientissimo e partecipe sul piano del gioco (4 punti in 9′).
Su tutte queste deduzioni il sogno coppa per Napoli prosegue, anche se sfidanti come Ferentino (vittoriosa a fatica su Matera) e Treviglio (corsara a Perugia) non demordono, al pari di Trieste e Trento, protagoniste degli anticipi di ieri. Ma la lotta intanto perde pezzi, come quelli di Perugia e Casalpusterlengo, e questo deve ulteriormente stimolare l’animo di una squadra che sarà chiamata non più tardi di giovedì a ripetersi su un campo ostico come quello di San Severo: Lovatti, Fattori, Scarponi e company sono avvisati.
ANAGNI – IL ROSTER
Così come allora, la squadra laziale è dunque il fanalino di coda della divisione nord-ovest con appena 20 punti in classifica ma sembra essere in netta ripresa. I ragazzi di coach Nunzi, infatti, sono reduci da tre vittorie nelle ultime quattro partite avendo vinto per ultimo il derby contro Latina per 74-64, che ha seguito alla sconfitta esterna sul campo di Chieti e le due vittorie prima in casa contro Matera e poi in trasferta a Fabriano.
Il buon Riccardo Santolamazza, è il playmaker titolare della squadra laziale. In campo per ben 32.5 minuti il classe ’83 vede iscritto il suo nome a referto di continuo con ben 10.5 punti, 5 rimbalzi e 3 assist di media a partita. Il numero due della squadra, ma all’occorrenza si trova anche in cabina di regia, è Valerio Circosta. Anche per lui una doppia cifra da segnalare in fatto di punti, tocca regolarmente quota 10.5, e 4 assist in 30 minuti di permanenza. Il terzo esterno è il classe ’88 Nicolo Benedusi, giocatore fisico ma non dotato di un grandissimo tiro dalla lunga distanza porta alla causa laziale 9.3 punti di media a partita ai quali abbina 3.7 rimbalzi. L’esperto Jacopo Pozzi è l’ala forte della squadra. Con i suoi 202cm risulta un pericolo non indifferente per la difesa napoletana, nonostante questo però il numero di rimbalzi conquistati è di poco superiore a 4. Gli 8.4 punti concludono le sue medie. L’argentino Nahuel Corral chiude il quintetto della Romana Chimici. Il nativo del 1986 è probabilmente il giocatore più pericoloso visti i suoi quasi 12 punti di media e i 7 rimbalzi conquistati a partita.
In panchina troviamo una serie di ragazzi, i c.d. under, molto volenterosi ed energici ma che poco danno in fatto di cifre al resto della squadra. Il playmaker di riserva è Alessandro Zanelli (’92) con 4.2, la guardia Leonardo Ciribeni (’92) con 5.5. Il maggior apporto dalla panchina arriva dall’ala Massimo Baroncelli (’89) autore di 6.3 punti di media. Chiudono il roster il centro Francesco Vanni (’92) e il play/guardia Giuseppe Colangelo (’94).