Assigeco_LogoI rossoblu sono imprecisi al tiro ma dominano a rimbalzo e nei recuperi difensivi. Rimontato il San Severo: settimo successo su nove gare al “Campus”

 

UCC ASSIGECO 69

ENOAGRIMM SAN SEVERO 63

(17-8; 31-32; 50-48)

UCC ASSIGECO: Marino 15, Prandin 14, Planezio 4, Chiumenti 22, Ricci; Bellina 8, Fiorito 4, Venuto 2. Ne: Vencato, Janelidze. All.: Zanchi

ENOAGRIMM SAN SEVERO: Maggio 12, Sirakov 3, Scarponi 8, Del Brocco 16, Iannilli 10; Gueye 8, Zampolli 3, De Paoli 3. Ne: Mirando, Centrone. All.: Corpaci

Arbitri: Mancini di Caserta e Gasparri di Reggio Calabria

Note: Spettatori 800 circa. Tiri liberi: Assigeco 16 su 21; EnoAgrimm 9 su 14. Tiri da tre: Assigeco 7 su 22 ; EnoAgrimm 10 su 22. Usciti cinque falli: Gueye (39′)

CODOGNO Più di tenacia che di talento, il successo che l’Assigeco confeziona con tanta voglia di vincere nel concitato finale (settimo su nove gare al “Campus”) fa tornare il sorriso e rappresenta una possibile base di rilancio sulla quale appoggiare l’ascesa di classifica. Forse illusi dal primo quarto disastroso di San Severo (10 palle perse), i lodigiani devono poi fare i conti con l’effervescenza della formazione di Luca Corpaci, più a suo agio nel seguire l’istinto dei propri uomini migliori che nel mettere organizzazione nel gioco.

Per fortuna l’Assigeco riesce a decifrare una serie di rompicapi, soprattutto in fase offensiva, negli ultimi due giri di lancette. La formazione di Zanchi gestisce più possessi (23/57 al tiro) degli ospiti (22/44) senza però la necessaria serenità per bruciare con maggiore costanza la retina: San Severo crea una barriera di gambe e cuore intorno alla propria area minando la fiducia dei rossoblu, più anemici del solito in fase di tiro.

Le difficoltà offensive non impediscono comunque all’Assigeco di marchiare il parquet la consueta energia difensiva (38-28 a rimbalzo) condita dalla volontà di lottare su ogni pallone (23-14 i recuperi): il fattore vincente di una serata strana. La squadra di Zanchi viaggia sicura quando gode della buona circolazione innescata dalle idee di Marino (7 assist, 4/8 da tre) che possono privilegiare le puntate di Chiumenti all’ombra del canestro (9/15, 6 rimbalzi) o le folate di Prandin sul perimetro (6/9 al tiro, 4 rimbalzi).

In una serata non felice in attacco valgono oro i graffi di Bellina dall’arco (2/4) in momenti topici. L’Assigeco forse si illude nel primo quarto (13-6 all’8′) di poter avere vita facile dato che San Severo fatica a carburare. Un pensiero evaporato sul parziale di 0-12 nei primi 4′ del secondo quarto con il quale i pugliesi mettono per la prima volta il naso avanti (19-20).

Iannilli (3/7, 13 rimbalzi) e Del Brocco (7/9) all’ombra del canestro, Maggio (4/6 da tre) e Scarponi (3/8) da fuori mettono in crisi i meccanismi dell’Assigeco. Che la serata non potesse finire male è intuibile da due magie da tre accarezzando il tabellone di Marino divise fra primo e secondo quarto.

L’Assigeco sale a fiammate nel secondo periodo (29-25 all’8′) senza però prendere l’inerzia. La squadra pugliese ne approfitta per salire al massimo vantaggio in avvio di terzo quarto (31-37 al 2′), ma scatenando sempre la pronta risposta dei lodigiani che variando quintetti, per scelta e per via dei falli sui quali inciampa Ricci, e difese ribaltano nuovamente il punteggio in prossimità della terza sirena. Tre triple consecutive di Del Brocco e Maggio (52-57 al 2′) rappresentano un inquietante segnale di allarme che i rossoblu non ignorano, applicandosi ancora di più nelle piccole e grandi cose del copione.

Chiumenti suona la carica (59-57 al 6′) seguito da Prandin, decisivo nel finale con i tuffi a recuperare palloni impossibili e due giocate di forza e abilità che valgono 6 punti fondamentali (67-63) all’ultimo giro di lancette. San Severo mette tanta pressione ma vede l’ultimo vantaggio (59-60) sulla tripla di maggio a 2’25″ dalla sirena. Dopo conta solo la legge difensiva dell’Assigeco, il vero fattore chiave dell’importante successo.

 

Sala stampa: le dichiarazioni del dopo partita

 

 Fabio Corbani, indimenticato ex coach rossoblu a cavallo dell’anno 2000, ora a Piacenza, non si perde una gara casalinga dell’Assigeco. Questo il suo parere dopo la vittoria su San Severo: «Ritengo che questa squadra abbia bisogno di un paio di vittorie in trasferta per liberarsi di un peso che inevitabilmente incide anche sulle prestazioni casalinghe, dove un passo falso sarebbe negativo al massimo, ed esplodere definitivamente liberando la bella pallacanestro che si intuisce chiaramente è in grado di giocare. Basta poco e poi, sono sicuro, ci sarà da divertirsi».

La EnoAgrimm San Severo è arrivata al “Campus” con un nuovo coach: «Sono con i ragazzi da circa dieci giorni, nei quali abbiamo giocato tre partite – spiega Luca Corpaci, tecnico pugliese -. Siamo andati bene come intensità, meno dal punto di vista dell’organizzazione e della lucidità: ci sono tante cose sulle quali dobbiamo lavorare curando meglio diversi particolari. In una situazione come la nostra certi errori sono normali e accettabili, a patto di considerarli come passeggeri: serve impegno da parte di tutti per migliorare».

Tommaso Marino non ha dubbi: «Abbiamo vinto grazie all’energia, alla voglia di tuffarci sulle palle vaganti, alla determinazione nel perseguire il successo – dice il play rossoblu -. San Severo ci ha costretto a essere meno brillanti del solito: quando non la metti, e in questo gioco è fondamentale, devi provare a vincere con altre soluzioni».

Alberto Chiumenti si gode la vittoria: «Vincere così è importante, fa forza: abbiamo lottato fino in fondo su tutti i palloni – sottolinea il capitano dell’Assigeco -. Non era facile risolvere la situazione ma abbiamo dimostrato di avere più energia di loro nel finale».

 

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi